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Caroli (Luiss): " 'Necessario essere orientati a comprendere le esigenze dei giovani per colmare il gap occupazionale"

Matteo Caroli, Associate Dean per la Sostenibilità e l’Impatto Luiss Business School: "Circa il 40% dei giovani è assolutamente favorevole all'alternanza scuola-lavoro per rispondere alle sfide future"

30 Aprile 2025

Matteo Caroli, Associate Dean per la Sostenibilità e l’Impatto Luiss Business School, in occasione della presentazione del Rapporto UGL-Luiss Business School “Indagine sull’orientamento scolastico. I giovani di fronte alla scelta del loro percorso universitario”, ha dichiarato:

Questo primo rapporto con UGL sul tema della dell'orientamento dei giovani agli studi universitari. Sono emersi aspetti molto interessanti in primo luogo la grande attenzione che i ragazzi hanno verso un'attività di orientamento: essere orientati a comprendere le loro reali esigenze, ciò per cui sono portati negli studi e ciò che il mondo del lavoro si aspetta. Questi sono i due temi fondamentali. I giovani si aspettano un sostegno importanti dalle loro scuole e anche dalle università, non soltanto nel capire qual è l'offerta formativa dell'università ma anche quale sono poi appunto le esigenze che il mondo del lavoro quindi un contatto il più anticipato possibile nel mondo del lavoro. Circa il 40% dei giovani è assolutamente favorevoli all'alternanza scuola lavoro. Altro dato interessante l'attenzione alle competenze che saranno importanti per il futuro e qui è molto forte l'attenzione alle competenze di natura tecnica di natura scientifica peraltro anche tra le ragazze quindi un equilibrio di genere nell'attenzione verso materie scientifiche come ingegneria, farmacia, medicina, biologia, ecc. Attenzione poi a una formazione continua, cioè i giovani si rendono conto che l'università è un passaggio importante, ma che poi dovranno continuare a formarsi nel tempo per aggiornarsi rispetto a esigenze sempre nuove del mondo del lavoro.

Quanto pesa oggi il divario tra le scelte universitarie e le reali opportunità occupazionali e quali strategie formative possono aiutare per colmare questo gap?

Questo è un tema sul quale bisognerà lavorare perché effettivamente è stato ridotto in Italia il tasso di abbandono delle università, ma rimane un gap nelle competenze effettive. I dati di Excelsior rivelano un deficit dell'offerta in particolare di risorse umane giovani rispetto alle esigenze delle imprese del mondo del lavoro e questo probabilmente perché non c'è un orientamento sufficientemente forte incisivo nel appunto orientare i ragazzi a scegliere il tipo di studi per i quali sono più portati. Supportati. Bisogna quindi che le università rafforzino il rapporto, il dialogo, la collaborazione con il sistema delle imprese e in genere con il mondo del lavoro.

I risultati di questo rapporto hanno un po' sorpreso quelle che erano le aspettative e le previsioni da parte vostra?

Io direi che questo rapporto ha evidenziato una percentuale significativa di giovani molto consapevoli, un dato assolutamente positivo. Consapevoli dell'importanza appunto di avere un rapporto di comprendere le esigenze del mondo del lavoro di prepararsi a un mondo del lavoro che ovviamente è sempre più complesso. Emerge anche un altro dato e c'è c'è circa un 30 35% di persone che in realtà ha dichiarato di non avere la minima idea di che cosa fare. E questo segnala quindi che c'è una minoranza ma una minoranza significativa un terzo di un campione significativo dal punto di vista statistico che va che va supportato e purtroppo se andiamo a vedere poi i dati a livello regionale nelle nelle regioni del sud questa percentuale aumenta in modo significativo grazie.

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