20 Novembre 2024
Dott. Kamel Ghribi, Presidente GKSD Investment Holding Group, in occasione dell'evento di Inaugurazione dell'Anno Accademico 2024-2025 è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Come si è chiuso quest'anno 2023 2024 per l'Università Vita-Salute San Raffaele?
"Si è chiusa alla grande, molto bene, come abbiamo sentito dire anche dal Rettore. Siamo passati da quasi 192 a 990 studenti. Siamo la prima università, non dico in Italia, ma quasi, in Europa. Un anno stupendo con un risultato fantastico. L'Università è il motore della ricerca e per le iscrizioni credo che non possiamo lamentarci, siamo sempre in crescita. Questo ci fa onore, da sempre, perchè è una nostra priorità perseguire questa strada, intrapresa ormai due anni fa".
Cosa ci aspettiamo per il prossimo anno e quali sono i piani che attuerete?
"Abbiamo la priorità di costruire un campus universitario, per costruire qualcosa di importante per studentesse e studenti. Noi abbiamo un piano di investimenti molto importante, per il prossimo 2025-2026, di quasi 600 milioni per le costruzioni. È una Advanced università, non solo in Europa, ma nel mondo, e credo che è ciò che Milano si merita e che l'Italia si merita. Il cittadino italiano, merita qualcosa di straordinario. Noi stiamo facendo questo".
Come vede l'Università Vita-Salute San Raffaele nei prossimi dieci anni?
"Pensiamo intanto ai prossimi tre anni, perché, ormai, con questo mondo è già tanto che stiamo andando avanti lavorando. Abbiamo già un piano dal 2024 fino 2028, già quattro anni e questo è per noi sufficiente. Abbiamo gente fantastica, abbiamo dei ricercatori fantastici, dobbiamo far sì che questi rimangano in casa non scappano via. E l'università? Può giocare questo ruolo per far sì che questi giovani talenti crescono nei prossimi 4 o 6 anni, ma che soprattutto dopo gli studi rimangono in Italia. Questo è veramente la cosa più importante, il Paese ha bisogno di nuovi dottori nuovi".
Come vede la situazione geopolitica dopo le elezioni di Trump?
"Non importa chi vince in America, la politica americana è sempre quella, cambia poco. Ci sono dei parametri nelle loro relazioni estere, cambierà poco o meno. Tutti quando scendono in gara promettono mare, venti, l'impossibile. La politica americana non cambia di tanto, che siano repubblicani o democratici poco cambia. Trump sicuramente è una persona che viene da studi economici, un businessman. Sicuramente farà sì che l'Europa intervenga in maniera più massiccia nel settore finanziario, che sia per la NATO, che sia per protezione di sei frontiere. Ma Trump lui dice sempre che dice ciò che pensa, pensa ciò che dice. Per me l'America forse l'America first. Io credo a quello che dice su questa cosa qua. Credo che avremo dei momenti molto difficili nei primi tempi. Spero però, con la sua rivincita, che finiscano queste guerre. Il resto, il dazio, l'economia, le vedremo man mano. Speriamo che la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente finisca".
Lei ha idea se candidarsi o no nelle future elezioni della Tunisia?
"La Tunisia è un grande Paese, è a 1.30h da Milano, 2h da Ginevra, 50 minuti da Roma. Ha un mare stupendo. Credo che la Tunisia mi ha dato tanto, così come i cittadini tunisini. Se la Tunisia mi chiama, io corro".
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