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Wavemaker, Vergani: “Dobbiamo guidare le aziende negli investimenti adv, per entrare in contatto al meglio con i consumatori”

10 Maggio 2021

Wavemaker, Vergani: “Dobbiamo guidare le aziende negli investimenti adv, per entrare in contatto al meglio con i consumatori”

“La nostra, come tutte le agenzie di comunicazione e agenzie media, ha una mission semplicissima che è quella di aiutare le aziende ad entrare in contatto con i propri consumatori nella maniera più rilevante possibile. Questo ovviamente presuppone la capacità di poter seguire, coerentemente con l’evoluzione della tecnologia e dei mezzi di comunicazione, i cambiamenti che i consumatori hanno via via apportato nel loro rapporto con questi ultimi e soprattutto con le loro modalità di consumo. Usciamo da un anno segnato dal Covid che ha completamente stravolto una serie di modi di essere, modi di vivere, modi di consumare e ovviamente - all’interno di questo cambiamento -  i consumatori, in Italia e nel mondo, hanno cambiato il loro modo di relazionarsi con i mezzi di comunicazione. Questo quindi ha imposto alle aziende, e a noi consulenti, di reagire in maniera agile e flessibile andando a interpretare i cambiamenti e quindi attuando strategie di comunicazione differenziate”

- Sul vostro sito si parla di pianificazione provocatoria e crescita positiva dei clienti, cosa intendete?

“Questa nostra focalizzazione alla crescita continua del business dei nostri clienti, e quindi delle loro vendite, è proprio il baricentro di quello che cerchiamo di fare tutti i giorni. Semplificando molto il concetto, cerchiamo di offrire strategie di comunicazione che consentano alle aziende, a pari parità di investimento, di fare almeno una vendita in più rispetto alle modalità classiche e standard. Questa focalizzazione alla crescita ci porta sempre a generare innovazione, a cercare di capire come raggiungere in maniera efficiente ed efficace il consumatore: è proprio un atteggiamento mentale. E questo lo si fa anche provocando lo status quo, cambiando il solito modo di fare le cose, provando a trovare nuove strade, nuovi percorsi che consentono appunto di generare queste vendite incrementali, che rappresentano la nostra ragion d’essere come consulenti per le aziende”.

 

- Come si cambia passo per guidare la crescita nella comunicazione di domani?

“L’aspetto fondamentale è essere in grado di intercettare in maniera agile e flessibile i cambiamenti dei consumatori mentre stanno succedendo, non dopo. Dopo è troppo tardi. Cercare di capire prima degli altri come sta cambiando il consumatore da un lato, e dall’altro invece sfruttare tutte le nuove capacità, anche tecnologiche. Parliamo di e-commerce, dati, gestione del contenuto, parliamo di allineamento tra mezzo e messaggio, come si diceva anche 30-40 anni fa, ma adesso assolutamente centrale e potenziato – lo ripeto -  dalla tecnologia, per reagire in maniera veloce e coerente, che consenta alle marche di arrivare al consumatore in modo rilevante. Questo è l’asset differenziante degli ultimi mesi”.

- Come evolve il mondo del business nell’era post Covid?

“Il nostro ruolo, quello di consulenti di comunicazione, è divertente e stimolante perché in continuo cambiamento. Non vorrei andare troppo indietro nel tempo ma, per fare un esempio, fino al 1980 c’erano solo due o tre canali televisivi, poi abbiamo avuto un accelerazione incredibile in termini di offerta da quel punto di vista. Prima l’ingresso di Sky ha decuplicato i canali TV; poi è arrivato il digitale, tutte le OTT e  i vari Netflix e Now, si stanno contendendo il tempo e l’attenzione dei consumatori. Si aggiunga anche Twitch e tutta la parte del Gaming. L’aspetto più affascinante del nostro settore è che quotidianamente c’è una novità da intercettare, da capire e interpretare. I consumatori reagiscono ed evolvono, nel periodo del Covid che c’è stata un’accelerazione incredibile. Il fenomeno e-commerce esisteva già, è semplicemente accelerato. Così come il consumo di video, al di là della televisione lineare, quindi comprendendo anche Sky, Netflix, Now, Disney Plus, Amazon Prime, è cresciuto in maniera esponenziale. Pensiamo alla digitalizzazione del mercato italiano: non sarebbe stato possibile in 12 mesi avere l’accelerazione a cui assistiamo, purtroppo a causa del Covid, dalla banda larga, la fibra, la connettività portata a casa e nei piccoli centri, la scuola fatta da casa, anche se sappiamo che in alcune aree e in alcune famiglie è stato più complicata che in altre. È stato veramente questo movimento verso il futuro che ha aiutato l’Italia ad essere un po’ più al passo con i principali mercati europei. Il nostro ruolo all’interno di questo contesto e alla luce di questo mutamento nella fruizione dei mezzi, è consigliare le aziende ottimizzare la propria presenza in comunicazione. Non più solo comprando spazi pubblicitari, ma investendo nella generazione di contenuto, nel presidio dei social, nello sfruttare la tecnologia, il CRM, per entrare sempre più in contatto in maniera costante con i propri consumatori e costruire una relazione che ti porta alla loyalty. Le opportunità si sono moltiplicate e noi, un po’ come un direttore d’orchestra, dobbiamo aiutare le aziende a capire quale strumento suonare e quando, e come integrare le diverse capabilities. Un’ulteriore complessità, risiede poi nel fatto che il mondo si è particolarmente complicato. Le aziende hanno bisogno di strutture, ritengo come la nostra, che possono aiutare a semplificare, armonizzando tutti gli strumenti di comunicazione così da rendere più efficace e efficiente la propria attività di contatto con i consumatori o potenziali clienti in modo da agevolare l’aumento delle vendite rispetto all’anno precedente”.

- Obiettivi futuri dell’azienda?  

“Proseguire nel percorso che abbiamo già iniziato, nel segno dell’l’innovazione Wavemaker ha lanciato un unit Content già 4-5 anni fa. Per noi content significa creazione di contenuto, quindi si spazia dal piano editoriale in ambito social, al Branded Content, al placement, ai progetti speciali, eSports, influencers e below the line. Due anni fa abbiamo lanciato una divisione Tech per cui aiutare le aziende ad utilizzare al meglio le proprie property digitali e per supportarle nella gestione del CRM , fondamentale nella creazione di una relazione con i propri consumatori. Integriamo questo con l’ultima divisione dedicata all’e-commerce, nata l’anno scorso. Questo ci consente di offrire una consulenza a tutto tondo, nelle varie aree della comunicazione. Non solo: è’ innegabile che le diverse attività di comunicazione di un’azienda siano tra loro complementari e sinergiche, e che sempre più spesso i clienti sentano la necessità di un’unica orchestrazione: noi ci poniamo nei confronti delle aziende come unico interlocutore in grado di attivare le diverse leve, semplificando il processo e dando così risposte tempestive alle diverse esigenze".

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