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Guindani (Stefano Guindani Photo ): “Ho ideato un progetto per raccontare come l’Art Week è vista dalla città; manifestazione in crescita negli ultimi 3 anni”

Il Giornale d’Italia ha intervistato Stefano Guindani, Fondatore di Stefano Guindani Photo: “Milano è percepita come una città estremamente moderna; secondo me l’Art Week si sta avvicinando al livello della Biennale di Venezia o di Art Basel”

06 Aprile 2025

Stefano Guindani, Fondatore di Stefano Guindani Photo, in occasione dell’evento “Tavola rotonda. Politiche culturali come strumento di sviluppo economico”, è stato intervistato da Il Giornale d’Italia

Quali sono le motivazioni per cui ha deciso di instaurare una collaborazione con Banca Generali?

Insieme a Michele Seghizzi, responsabile della comunicazione di Banca Generali, abbiamo immaginato un progetto volto a raccontare il mondo dell’arte e a testimoniare quanto la Banca sia vicina e sensibile a questo universo. Da qui è nata l’idea di seguire e documentare l’Art Week, non limitandoci a presentare le opere o i nomi degli artisti, ma cercando di restituire il modo in cui la città vive e interpreta questa settimana.

È particolarmente interessante osservare come, dopo la Fashion Week e la Design Week, anche l’Art Week stia riscuotendo un crescente successo di pubblico e attenzione: un fenomeno bello e significativo, che merita di essere valorizzato”.

Qual è il taglio che ha deciso di dare a questo progetto?

L'idea è quella di raccontare come le persone vivono l'opera d'arte, quindi non la classica foto museale dell'esposizione fine a se stessa, ma cercare di cogliere in fotografia e in video lo stupore di queste persone quando guardano l'opera, quando vivono l'ambiente della mostra. Questo è lo scopo del mio lavoro in questa situazione”.

Quali sono le sue aspettative?

Mi diverte molto perché è molto interessante cogliere le persone di fronte a un'opera d'arte e a volte è arte contemporanea, quindi non è la scultura del Canova che ovviamente non puoi che stare ad ammirarla; l'arte contemporanea a volte può darti emozioni sia positive che negative, ma è di provocazione, quindi è interessante vedere la reazione e anche poi l'espressione che ne scaturisce sul viso delle persone che stanno guardando l'opera”.

Questo progetto è finalizzato poi a esporre le sue fotografie in una mostra?

Dipende dalla banca. Per adesso le stiamo raccogliendo. Sicuramente saranno dei contenuti sui media per raccontare un po’ tutto il progetto. Poi se io sarò abbastanza bravo, forse diventerà un piccolo catalogo piuttosto che una piccola esposizione”.

Secondo lei in una città come Milano, che è comunque permeata dall'arte, che valore ha questo progetto?

Ritengo che sia di fondamentale importanza, anche perché Milano è percepita a livello internazionale come una città estremamente moderna, un punto di riferimento consolidato per la moda e, sempre di più, per il design – ambito che, a mio avviso, sta persino superando la moda in termini di centralità e rilevanza.

L'idea che la settimana dell'arte milanese diventi importante come magari la Biennale di Venezia o Art Basel secondo me è una cosa a cui dovremmo veramente aspirare e che secondo me a piccoli passi ci stiamo avvicinando. Negli ultimi tre anni ho visto una crescita veramente notevole dell'Art Week”.

Ha altri progetti in collaborazione sempre con Banca Generali?

Si, abbiamo un progetto molto interessante che ci racconterà una delle eccellenze italiane ma per il momento il segreto”.

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