23 Dicembre 2025
Andrea Sempio, indagato in concorso per l’omicidio di Chiara Poggi, insiste pubblicamente sulla propria innocenza: “Non ho ucciso io Chiara Poggi”. Inoltre, affronta anche il tema della possibile innocenza di Alberto Stasi, spiegando come questa ipotesi lo spinga a immedesimarsi nella sua stessa condizione: “L’idea che Alberto Stasi possa essere innocente ti fa riflettere e dire: 'Ok, e se mi trovassi in una stessa condizione?'. Io sto rischiando di andare verso quella condizione”.
Nel corso dell’intervista a 10 Minuti con Alessandro Sallusti, Andrea Sempio affronta il “peso personale e familiare” dell’indagine che lo vede indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, soprattutto a ridosso delle festività natalizie. “In realtà, è il secondo, perché quando era già successo nel 2016 noi lo avevamo scoperto proprio il 23 dicembre, quindi appena prima di Natale. Sta diventando un po' una ricorrenza, diciamo. C'è poco da dire, andiamo avanti, si cercherà di essere... io lo passerò con la mia famiglia, cercheremo di passarlo il meglio possibile, però ovviamente non si può, non si riesce tanto a distogliere la testa dal fatto che hai sempre questa tegola dietro”.
Un peso che, sottolinea, ricade anche sui suoi genitori. Commentando le parole del padre — “Adesso bisogna essere cattivi” — Sempio spiega: “Purtroppo i miei genitori si trovano in questa condizione: tutti i giorni escono notizie, tutti i giorni arriva una notizia o qualcuno che scrive su Internet, qualcuno che ci manda lettere dove ci sono insulti, minacce e abbiamo il nostro plotone di giornalisti sempre davanti a casa. Loro non possono fare nulla, cioè non possono difendermi in qualche modo”.
Sempio descrive una famiglia molto unita, finita sotto i riflettori mediatici: “La mia è una famiglia che è sempre stata molto unita, non solo io con i miei genitori, ma anche ad esempio mio padre con le sue sorelle”. E respinge le accuse di omertà: “No, ne sparano talmente tante che a me personalmente lasciano abbastanza indifferente”.
Nel racconto emerge anche il rapporto con Marco Poggi, fratello di Chiara. “Marco è ancora un mio amico”, afferma Sempio, precisando: “Tutt'oggi è ancora un mio amico; ci vediamo ovviamente, adesso non ci stiamo vedendo per via della situazione. Sarebbe un disastro, per dire, uscire a cena io e lui”. E aggiunge: “Ci sentiamo ancora; ci stiamo, sempre per la situazione, sentendo un pochino meno”.
Nessun rapporto diretto, invece, con i genitori di Chiara Poggi: “Io e Marco Poggi siamo ancora amici, con i genitori di Chiara non è capitato di incontrarci”.
Durante la puntata viene mostrata anche una clip audio in cui Sempio parla di “donne e maschi alfa”, tema sul quale l’indagato chiarisce la propria posizione: “Io parlavo della 'teoria del maschio alfa', che secondo me è una cavolata”. E aggiunge: “È proprio che la teoria sulle donne, che se tu sei un maschio alfa ti corrono tutte dietro, è una cavolata”.
Spazio anche agli scritti personali e ai diari sequestrati nel corso dell’indagine. In particolare, la frase finita al centro dell’attenzione investigativa: “Quando ho scritto 'Ho fatto cose inimmaginabili', mi riferivo a una giornata di caos”. E precisa: “Era proprio nel senso che era stata una giornata di caos… È un po' come fare una seduto dallo psicologo con sé stesso”.
Alla domanda più diretta posta da Sallusti, Sempio risponde insistendo sulla sua innocenza. “Lei ha ucciso Chiara Poggi?”. “No”.
Infine, parlando della propria dimensione interiore e spirituale, conclude: “Non credo in Dio, ma diciamo che ho una certa spiritualità… credo ci sia qualcosa, ma non mi fido troppo delle religioni ufficiali”.
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