04 Dicembre 2025
Andrea Sempio, fonte: imagoeconomica
Gli investigatori coordinati dalla procura di Pavia sono convinti che Andrea Sempio abbia un movente per uccidere Chiara Poggi. E sono convinti di averlo individuato, anche se al momento resta segreto. Allo stesso tempo ci sono ben sei punti contro il 37enne, venuti fuori principalmente in questi mesi, nell'ambito della nuova inchiesta: dal DNA sulle unghie di Chiara Poggi allo scontrino del parcheggio di Vigevano, dalle telefonate a casa di Chiara all'impronta 33, dall'inchiesta parallela della procura di Brescia alle foto davanti casa Poggi il giorno del delitto.
Andrea Sempio avrebbe avuto un movente per uccidere Chiara Poggi. Gli investigatori coordinati dalla procura di Pavia sono convinti di averlo trovato. Un dettaglio non banale, che potrebbe aggravare ancora di più la posizione del 37enne, indagato nel nuovo filone dell'inchiesta relativo all'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007. La Procura di Pavia, diretta da Fabio Napoleone, e i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, agli ordini del colonnello Antonio Coppola, stanno cercando di comporre gli ultimi tasselli del caso. Al rebus solo temporaneo del movente si aggiungono sei punti contro Sempio, da presentare nel processo contro di lui.
È probabilmente la prova sulla quale si sta lavorando da più tempo. Le ultime novità raccontano di una perizia di Denise Albani che stabilisce come sotto le unghie di Chiara Poggi ci fosse il DNA di Sempio. "La riconducibilità del DNA ad Andrea Sempio e a tutti i soggetti a lui imparentati in via patrilineare va da moderatamente forte a forte sulla base della popolazione di riferimento".
C'è poi lo scontrino del parcheggio di Vigevano, presentato da Sempio nel 2008 come alibi e decisivo per la sua archiviazione nel 2017. Tuttavia, nella nuova indagine è tornato sotto la lente degli inquirenti. La procura di Pavia sostiene che lo scontrino non è suo e che non si sarebbe mai recato in città quel giorno. Un super testimone ha rivelato che quello scontrino è falso, anche se la giornalista Lodovica Bulian ha dichiarato che non si sarebbe mai presentato nessuno in caserma.
Sempio chiamò più volte il numero fisso dei Poggi i giorni che hanno preceduto l'omicidio. Ma quando fu interrogato nel 2007 e nel 2008 spiegò di aver telefonato per cercare l'amico Marco, ignorando che si trovasse in montagna e di aver confuso altre volte il numero fisso col cellulare.
Un altro dei temi discusso per mesi è stata l'impronta 33 sul muro delle scale che portano al seminterrato della villetta Poggi. Una consulenza del Ris ha stabilito che 15 minuzie sono compatibili con l'impronta di Sempio. In passato era stata giudicata non utile per un confronto.
Procede in procura a Brescia l'inchiesta parallela sulla possibile corruzione che avrebbe portato all'archiviazione di Sempio nel 2017. Coinvolti l'ex pm di Pavia Mario Venditti e il padre di Sempio, Giuseppe, che potrebbe aver corrotto con bonifici fino a 40 mila euro l'ex pm per agevolare l'archiviazione.
Si tratta di uno degli ultimi dettagli emersi. Il giorno del delitto Andrea Sempio e le gemelle Cappa sono stati fotografati fuori dalla villetta di casa Poggi. Le foto inedite sono state pubblicate a distanza di 18 anni. Il 37enne è stato fotografato alle 15:53 di quel giorno: sta parlando con una cronista da dentro l'auto ferma nei pressi della casa.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia