10 Ottobre 2025
A "Ore 14 sera" su Rai 2 si è parlato nuovamente del delitto di Garlasco e delle "prove" che hanno portato alla condanna di Alberto Stasi per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, fra cui anche delle tracce di sangue sulla bicicletta "che non erano sangue", come ripetuto in studio dall'avvocato Antonio De Rensis.
Uno dei momenti chiave del processo che portò alla condanna di Alberto Stasi fu la discussione sulla presenza di tracce biologiche sui pedali della sua biciletta. I carabinieri del Ris nel 2007 ad un primo esame avevano stabilito che in quelle tracce ci fosse sangue di Chiara. Le analisi successive rivelarono che c'era il dna di Chiara, ma non sangue, bensì lieviti e funghi.
Intanto però Stasi venne fermato e subì un interrogatorio "molto duro", come sottolineato dal suo avvocato Antonio De Rensis, da parte della pm che chiese a più riprese come mai ci fosse del sangue sui pedali della bici. Stasi continuava a ripetere di non spiegarselo e provò a dare alcune risposte parlando di presunto sangue da ciclo mestruale, non riuscendo a trovare altre spiegazioni a suo avviso plausibili. Durante l'interrogatorio, Stasi ripeté più volte: "Non sono stato io, la Chiara lo sa e lo sa anche chi è stato, perché è stato lui, non io".
A Ore 13, l'avvocato Rensis ha sottolineato: "Questo è un interrogatorio molto duro. Ho sentito parlare per alcuni di diritti calpestati, macchinazioni, ma questo è un interrogatorio molto duro e basato sul nulla. Il sangue non c'era".
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