Pescara, 60enne uccisa a colpi di pistola dall'ex marito davanti al nipote 12enne, l'uomo arrestato dopo essersi barricato in un bar

Nel tardo pomeriggio del 9 ottobre 2025, il piccolo comune di Lettomanoppello, in provincia di Pescara, è stato teatro di un drammatico omicidio che ha sconvolto l’intera comunità. Cleria Mancini, 66 anni, è stata uccisa a colpi di pistola dall’ex marito Antonio Mancini, 69 anni, pluripregiudicato del posto. Il delitto è avvenuto in strada, nei pressi di una farmacia, mentre la donna passeggiava con il nipotino di dodici anni, che per un soffio non è stato colpito dai proiettili.

Pescara, 60enne uccisa a colpi di pistola dall'ex marito davanti al nipote 12enne, l'uomo arrestato dopo essersi barricato in un bar

Secondo le ricostruzioni, Antonio Mancini ha aperto il fuoco in mezzo alla gente, sparando più colpi in rapida successione. La donna è morta sul colpo, mentre il nipote, illeso ma sotto shock, ha assistito all’intera scena. Dopo l’omicidio, l’uomo è fuggito in auto fino a Turrivalignani, dove si è barricato in un bar e ha continuato a sparare, colpendo un’auto parcheggiata. I carabinieri della Compagnia di Popoli e del Reparto operativo del Comando provinciale di Pescara sono intervenuti tempestivamente, riuscendo a bloccarlo e arrestarlo.

Omicidio Benevento, le testimonianze dei vicini: "Liti e urla dalla casa ogni settimana", i carabinieri: "Non ci risultano dissidi o violenze"

Le autorità locali, però, escludono che ci fossero elementi che potessero far prevedere quanto accaduto. Il sindaco di Paupisi, Salvatore Coletta, ha dichiarato: «Non c’erano mai stati interventi dei servizi sociali, nulla lasciava presagire una simile tragedia»

Emergono dettagli inquietanti sul passato dell’omicida: secondo il figlio della coppia, da oltre dieci anni erano state segnalate alle autorità le minacce e il possesso illegale dell’arma, una pistola rubata nel 2011 a un agente della polizia penitenziaria. Antonio Mancini, noto per comportamenti violenti e post intimidatori sui social, viveva in condizioni di isolamento e dipendeva da una pensione sociale.

La Spezia, convalidato l'arresto dell'uomo accusato di aver ucciso l'ex moglie, la collega della donna teste chiave

In alcuni messaggi, inviati dopo il delitto, Umberto Efeso accusa i sei figli: "E' colpa loro, hanno plagiato la madre. Ora devono piangere lacrime amare"

Il sindaco Simone D’Alfonso e l’assessora Luciana Conte hanno espresso profondo cordoglio e indignazione: “Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità. Non si tratta solo di un conflitto tra ex coniugi, ma di un disagio profondo che ha trovato sfogo in un atto di violenza estrema”. Anche esponenti politici regionali hanno invocato maggiori fondi per i centri antiviolenza e strutture di supporto psichiatrico, sottolineando la necessità di un intervento sistemico per prevenire simili tragedie.