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A Roma il primo meeting nazionale di APMO

2 milioni di italiani con patologia oculare invalidante

10 Ottobre 2025

Roma, 10 ott. (askanews) - Oltre 6 milioni di italiani sono affetti da patologie oculari, un terzo dei quali presenta una riduzione della vista invalidante; ma oggi, nonostante l'esistenza di tecnologie avanzate, trattamenti innovativi e strumenti diagnostici precoci, all'Oftalmologia è dedicato solo l'1% della spesa sanitaria pubblica, risultando marginalizzata nelle priorità del SSN. In occasione di un momento chiave come la Giornata Mondiale della Vista, che si celebra in tutto il mondo, l'Associazione Pazienti Malattie Oculari (APMO) riunisce Istituzioni, Società scientifiche, Associazioni pazienti e Aziende nel primo meeting nazionale APMO, che si è svolto a Roma, invitando tutti i portatori di interesse a dialogare sulle strategie da mettere in atto per garantire accesso ai percorsi di cura, innovare in maniera sostenibile la salute visiva, sostenere la qualità della vita dei pazienti affetti dalle più comuni patologie oculari, con un'attenzione particolare al territorio. Abbiamo parlato con Francesco Bandello, Presidente APMO e Direttore Unità Oculistica IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano:

"Siamo tutti riuniti e tutti con gli stessi obiettivi per cercare di sensibilizzare il mondo dei decisori sulle esigenze dell'oculistica. Oculistica che purtroppo sovente va a piedi lista perché non è una specialità che porta a morto i pazienti, però è una specialità importante perché la qualità di visione è fondamentale per avere una buona qualità di vita. Avere un paziente che vede poco significa purtroppo avere una pessima qualità di vita e poi anche costi che aumentano enormemente. Quindi bisogna avere uno sguardo un po' rivolto in avanti, non fermarsi alle considerazioni più immediate per capire che l'oculistica deve essere finanziata adeguatamente".

Accessibilità alla diagnosi precoce, alle terapie più innovative ed efficaci, avere le risorse per la migliore appropriatezza terapeutica: sono questi gli obiettivi che si propone APMO e che muovono l'impegno dell'Associazione verso il ruolo di punto di riferimento nazionale per i pazienti con malattie oculari. È poi intervenuta Vincenza Maria Elena Bonfiglio, Membro del Consiglio Superiore di Sanità, Prof. Ordinario di Oftalmologia:

"Oggi siamo qua a mettere i riflettori sulla necessità di portare avanti una campagna che promuove e tutele il benessere visivo. Questa società oggi nasce dal desiderio di noi oftalmologi di dare al paziente la possibilità di sentirsi accompagnato nella sua malattia oculare, di dare al paziente delle informazioni corrette e di tutelare il diritto alla vista. Ho detto e ribadisco, mi preme dire che il diritto alla vista significa vedere, significa libertà, vedere significa dignità della persona, vedere significa lavorare, ecco perché è impatto sociale".

Infine è intervenuto il Prof. Teresio Avitabile, Ordinario di Malattie dell'Apparato Visivo:

"Qui siamo oggi per incontrare proprio la politica ai massimi livelli, perché avremo la presenza del Ministro per discutere proprio di questo problema. Una istanza che io vorrò portare è semplificare. Noi dobbiamo semplificare. Come dice il Ministro, non spendere di più, spendere meglio. Dobbiamo cercare di spendere meglio per evitare percorsi tortuosi, faragginosi che ci portano a perdere tempo e a spendere soldi inutili".

Al Congresso numerose le autorità presenti, primo tra tutti il Ministro della Salute, Orazio Schillaci. La giornata è stata organizzata con quattro tavole rotonde in cui si sono alternati i rappresentanti di Istituzioni, Società scientifiche, Associazioni e Aziende, oltre ai pazienti e agli specialisti. Temi centrali: l'accesso ai percorsi di cura e l'innovazione sostenibile.

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