10 Ottobre 2025
Milano, 10 ott. (askanews) - Scienza, innovazione e umanità per il neonato e la sua famiglia sono stati al centro del XXXI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neonatologia che ha riunito a Montesilvano, in provincia di Pescara, medici, infermieri e professionisti del settore, per un'occasione privilegiata di aggiornamento con un'attenzione particolare alle sfide future.
"Ha visto una presenza molto folta di neonatologi a trattare temi molto importanti per la nostra professione - spiega Massimo Agosti, presidente della Società Italiana di Neonatologia -: dalla promozione dell'allattamento materno, con la nomina di 57 centri italiani che hanno raggiunto gli obiettivi che si erano prefissati in questo progetto, alla neuro-protezione e a tutte le pratiche per attutire il dolore in terapia intensiva neonatale, al rischio psicosociale all'intelligenza artificiale".
Ad aprire i lavori del congresso è stato un videomessaggio del ministro Schillaci che ha fatto il punto sulle nuove prospettive di cura rese possibili dalle tecnologie di ultima generazione come l'Intelligenza Artificiale: "Viviamo in un'epoca in cui il progresso tecnologico e l'intelligenza artificiale consentono diagnosi sempre più accurate e interventi all'avanguardia anche in neonatologia, ma devono sempre essere considerati come strumenti di supporto che non potranno mai sostituire l'esperienza, la professionalità e l'empatia dei nostri professionisti sanitari".
Focus anche sulle strategie di prevenzione, aspetto fondamentale fin dai primi giorni di vita e strategico anche in un'ottica di sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.
"Siamo nel cuore dei primi 1000 giorni, quel periodo che va dal concepimento ai primi due anni di vita. Il neonatologo, quindi è il medico dell'inizio, il medico che si trova ad operare a inizio vita. - sottolinea ancora il presidente della Società Italiana di Neonatologia -. Sappiamo bene quanto la prevenzione sia importante, se fatta fin dall'inizio fin da subito, perché è davvero in questa occasione vale il detto 'chi ben comincia a metà dell'opera'. Riusciamo in questo modo ad evitare malattie anche importanti che si possono sviluppare a breve, a medio e a lungo termine, dando anche un contributo alla riduzione dei costi del servizio sanitario nazionale".
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