08 Ottobre 2025
“Lo scontrino? Possibile che non lo capisce nessuno? Non è un alibi, è un indizio.” A parlare è Roberto Freddi, amico di lunga data di Andrea Sempio, oggi nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria per il delitto di Garlasco. Freddi, intervistato nel programma di Massimo Giletti Lo Stato delle Cose su Rai 3, ha espresso la propria preoccupazione per l’inchiesta e per il ruolo dell’amico, precisando di conoscerlo “da 25 anni”.
Nel corso dell’intervista, l’uomo – ripreso senza mostrarne il volto – ha commentato il celebre scontrino che Sempio aveva presentato all’epoca per giustificare la sua presunta presenza a Vigevano nelle ore dell’omicidio di Chiara Poggi. Secondo Freddi, quel documento sarebbe “un indizio e non un alibi”, parole che gettano nuova luce su un elemento da tempo discusso dagli inquirenti.
L’amico di Sempio ha inoltre posto una domanda che suona come una critica implicita all’indirizzo della Procura: “La domanda che mi faccio è: perché proprio Andrea? Che non è l’unico amico di Marco Poggi. Oltre a me, ci sono tutti nomi che lei sa.” Un interrogativo che lascia intendere perplessità sul fatto che solo Sempio sia oggi indagato.
Freddi ha poi concluso con toni di preoccupazione: “Siamo preoccupati perché qui non si capisce. La Procura avrà in mano qualcosa, usciranno allo scoperto a un certo punto.” Parole che, pur nella prudenza, lasciano trasparire l’inquietudine di chi teme nuovi sviluppi in un caso che, a distanza di quasi 20 anni, continua a non trovare una pace definitiva.
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