03 Ottobre 2025
"I Palestinesi non esistono". È questa l'affermazione agghiacciante e che più di tutte fa volutamente eco nel triste monologo inscenato dal drammaturgo Stefano Massini nella trasmissione PiazzaPulita.
La puntata di PiazzaPulita andata in onda ieri sera, 2 ottobre, su la7 ha scosso le coscienze. Nessuno si sarebbe potuto aspettare che le più famose e disumane frasi pronunciate dal ministro delle finanze israeliano Bezalel Smotrich potessero essere inscenate pubblicamente. Eppure questo ha fatto lo scrittore e drammaturgo Stefano Massini, con un monologo durato quasi quattro minuti: un condensato di cattiveria, col quale l'artista ha messo davanti all'opinione pubblica la desolazione che le parole hanno il potere di creare. "I Palestinesi non esistono" è stata la prima frase con cui Massini ha squarciato il silenzio dello studio. Una frase destinata a ripetersi molte volte nel corso del suo intervento: un'anafora inserita a cadenzare l'odio, ad aumentare la tensione degli astanti dietro a quelle parole. "Perché ridete? Parlo sul serio, sono un ministro", continua Massini trattenendosi in una parvenza di serietà quasi impossibile da conservare, tant'è grande l'assurdità di queste parole. "I Palestinesi sono una roba del secolo scorso. Non sto scherzando, sono un ministro, non sto scherzando. Non scherzavo nemmeno quando ho detto che se mia moglie deve partorire un figlio in ospedale, non ce la faccio a stare accanto ad una palestinese che partorisce pure lei, che magari partorisce il figlio che poi un giorno ci spara".
E giù, a cascata: "A un bambino palestinese che tira le pietre cosa gli fai? (...) I Palestinesi non esistono e anche se esistessero, beh: chi ha detto che far morire di fame qualcuno sia una cosa sbagliata? A volte è una cosa che va più che bene". Poi l'appoggio alle Sacre Scritture: "Lo dice anche la Bibbia, Deuteronomio 5, 19: cancellerai il tuo nemico da sotto il cielo". "I Palestinesi sono frutto di un errore, di un lavoro lasciato a mezzo. I lavori vanno conclusi (...) e quando un lavoro non lo finisci restano delle cose fra i piedi...". Poi le affermazioni si affastellano, come il tono di voce di Massini: le dichiarazioni scioccanti di Smotrich su Gaza come "miniera d'oro", la pulizia etnica necessaria. L'"auto candidatura" di Smotrich "a fare il boia" eccetera. Tutt'intorno silenzio. E occhi strabuzzati che non sanno a cosa pensare.
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