18 Settembre 2025
Fonte: X@SylvesteKat
Il 18 settembre 2025 rimarrà una data di infamia nella storia del conflitto israelo-palestinese. Durante l'Urban Renewal Summit di Tel Aviv, il Ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha pronunciato parole che hanno scosso la comunità internazionale, descrivendo la devastata Striscia di Gaza come "una miniera d'oro immobiliare che divideremo con gli Stati Uniti, con i quali siamo già in trattative".
Davanti a un pubblico di imprenditori e operatori immobiliari, Smotrich ha esposto la sua visione cinica con una freddezza che ha gelato l'opinione pubblica mondiale trasformando la tragedia di milioni di persone in "opportunità immobiliare": "La Striscia di Gaza sta diventando una bonanza immobiliare. Abbiamo versato molti soldi per questa guerra. Dobbiamo vedere come divideremo la terra in percentuali. La demolizione, la prima fase del rinnovamento urbano, l'abbiamo già fatta. Ora dobbiamo solo costruire".
Il fanatico e messianico Ministro di estrema destra (oltre che razzista, fascista e omofobo come da lui stesso definitosi) ha inoltre rivelato che "c'è un business plan, sviluppato dalle persone più professionali, che è sulla scrivania di Trump" e ha confermato di aver "già iniziato i negoziati con gli americani" per definire come spartire l'enclave palestinese.
Le dichiarazioni di Smotrich si inseriscono nel controverso progetto "GREAT Trust" (Gaza Reconstitution, Economic Acceleration and Transformation Trust), un piano già circolato nell'amministrazione Trump che prevederebbe:
Il piano, sviluppato da imprenditori israeliani e americani, trasformerebbe Gaza in una "Riviera del Medio Oriente" per élite internazionali, costruita letteralmente sui resti della popolazione palestinese sfollata chissà dove.
Bezalel Smotrich non è nuovo a dichiarazioni altamente scandalose, oltre che disumane e terribili. Il Ministro delle Finanze israeliano è già sotto sanzioni di Regno Unito, Canada e Australia per le sue posizioni estremiste. In passato ha dichiarato che sarebbe "giustificato e morale affamare Gaza", affermazioni che avevano già provocato condanne internazionali per crimini di guerra. Smotrich, esponente dell'ultradestra religiosa, ha più volte sostenuto che Gaza debba diventare "parte inseparabile dello Stato di Israele" e ha apertamente promosso l'espulsione dei palestinesi dalla loro terra.
Mentre Smotrich parla di "opportunità immobiliari", la realtà di Gaza è altamente drammatica:
Un'indipendente commissione di esperti ONU ha recentemente dichiarato che Israele sta commettendo genocidio a Gaza, rendendo ancora più vergognose le parole di Smotrich che trasforma questa tragedia in un'opportunità di profitto.
Le dichiarazioni hanno scatenato un'ondata di indignazione mondiale:
Gli esperti di diritto internazionale denunciano che il progetto di Smotrichcostituisce una forma di annessione mascherata che viola apertamente:
Come ha dichiarato il professor Adil Ahmad Haque della Rutgers University: "È disgustoso che qualsiasi Stato cerchi di trarre profitto dalla sofferenza e dalla spoliazione di una popolazione civile".
Le dichiarazioni di Smotrich trovano eco nelle altrettanto controverse e scandalose proposte di Donald Trump, che a febbraio aveva annunciato l'intenzione USA di "prendere il controllo" di Gaza per trasformarla nella "Riviera del Medio Oriente".
Le dichiarazioni di Smotrich rappresentano il culmine del cinismo dell'estrema destra israeliana, che non si limita più a nascondere i propri obiettivi di espansione territoriale e pulizia etnica, ma li presenta apertamente come "opportunità di business". Trasformare una tragedia umanitaria in una "miniera d'oro immobiliare" rappresenta una deriva etica senza precedenti che scuote le coscienze mondiali e pone interrogativi fondamentali sul futuro della legalità internazionale.
Mentre Netanyahu si prepara all'incontro con Trump del 29 settembre, la comunità internazionale si trova di fronte a una scelta cruciale: accettare passivamente questa trasformazione della tragedia palestinese in affare immobiliare, o reagire con fermezza per difendere i principi fondamentali del diritto internazionale e della dignità umana. Le vergognose, immorali e indecenti parole di Smotrichnon sono solo scandalose: sono la confessione di un progetto di annichilimento che vorrebbe trasformare il genocidio in profitto. Un progetto che la storia giudicherà con la severità che merita, e che la comunità internazionale deve fermare prima che sia troppo tardi.
Di Eugenio Cardi
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