01 Aprile 2025
Antonio D’Amato, procuratore capo di Messina, ha tenuto una conferenza stampa questa mattina alle 11 sull’omicidio di Sara Campanella. Ai microfoni ha dichiarato: “Al decreto di Fermo si è arrivati sulla base appunto di questi elementi univoci ed oggettivi che ci consentono anche di ritenere l'esistenza di un compendio indiziario grave a carico del giovane che è stato identificato, che frequentava lo stesso corso della vittima.”
Poi ha aggiunto sull’amore non corrisposto da parte di Sara: “Emerge altresì che c'erano state delle attenzioni da parte di questo giovane anche in maniera insistente reiterata nel tempo e che tuttavia almeno allo stato delle indagini a quello che ci risulta non essendo mai smodate queste attenzioni in un qualcosa di né di violento di minaccioso né di particolarmente morboso evidentemente non avevano destato una particolare attenzione da parte della vittima stessa, che aveva sì condiviso con i compagni di corso con i compagni di corso come dire questa attenzione che le dava fastidio e queste attenzioni che si andavano come dire ripetendo nel tempo. Da circa un paio d'anni evidentemente da quando era iniziato questo corso per tecnico di laboratorio in biologia ma che non avevano superato quella soglia tale da determinare nella vittima una preoccupazione.”
In conclusione, ha detto il pm che “L'attività di indagine si è strutturata grazie innanzitutto alla collaborazione di tutti gli studenti che erano compagni di corso della vittima che hanno fornito un contributo determinante ai fini della ricostruzione, sia sotto il profilo della dinamica del fatto omicidiario, sia ai fini della identificazione e successiva localizzazione del presunto omicida. A questi elementi si sono aggiunti quelli ricavati dalle immagini tratte dagli impianti di videosorveglianza del Policlinico e di esercizi privati commerciali, quindi esercizi commerciali privati che avevano evidentemente gli impianti di videosorveglianza per la tutela della proprietà privata con proiezione sulla strada, hanno consentito di estrapolare quei frame che ci hanno consentito di operare la ricostruzione del fatto.”
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia