Venerdì, 26 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Quando Cecilia Sala recitava nel video di Tony Effe del 2017, era in una gang di spacciatrici nella hit trap "Caramelle" - VIDEO

Il brano, intitolato "Caramelle", vedeva Cecilia Sala interpretare un membro di una gang femminile, con indosso occhiali da sole e una tuta colorata che richiamava lo stile estetico del collettivo romano

09 Gennaio 2025

Cecilia Sala era già conosciuta sui social - insieme al trapper Tony Effe - prima di raggiungere la notorietà nel panorama giornalistico. Nel 2017, all'età di 22 anni, fece un’apparizione nel videoclip di una canzone di Tony Effe, membro della Dark Polo Gang, gruppo che all'epoca rappresentava il fenomeno emergente della trap italiana.

Il brano, intitolato "Caramelle", vedeva Cecilia Sala interpretare un membro di una gang femminile, con indosso occhiali da sole e una tuta colorata che richiamava lo stile estetico del collettivo romano. La sua presenza nel video, che ha superato i 14 milioni di visualizzazioni su YouTube, è accreditata nei titoli di coda sotto la voce "chicas". In quella breve apparizione, Cecilia e le altre ragazze sono impegnate in una simbolica attività di "traffico" di caramelle, evidente metafora della droga.

Cecilia Sala e Tony Effe, polemiche sul significato della canzone

Il testo della canzone, ricco di riferimenti a sostanze stupefacenti, recita: "Sto fumando kush, così non penso a te. Troppe pare in testa, dai ti prego lascia perdere. Compro questi fiori colorati al posto del tuo tè. Vendo solo caramelle alle amiche della Gang".

Non mancano inoltre versi controversi, accusati dai detrattori di perpetuare una visione svilente della figura femminile, come:
"Le dò un bacio e già si spoglia. Non ho bisogno di queste tre. Mi chiama solo per la droga. Caramelle gusto cola. Le vendo a lei, lei le vende in zona".

Cecilia Sala compare solo per pochi secondi, un cameo che potrebbe essere stato il frutto di una conoscenza pregressa con Tony Effe, essendo entrambi romani. Oggi questa apparizione è vista con leggerezza e un pizzico di ironia, un ricordo di un momento della sua giovinezza molto distante dalla drammaticità dei 21 giorni trascorsi nel carcere di Evin a Teheran.

L'episodio rappresenta una curiosità che ben si inserisce in un percorso di vita variegato e in evoluzione, mentre Cecilia, recentemente liberata, si lascia alle spalle le difficoltà vissute in Iran.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti