Cecilia Sala, primo podcast sul carcere in Iran dopo la liberazione: "Per resistere leggevo ingredienti del pane, desideravo più di tutto un libro" - VIDEO

In un dialogo con Mario Calabresi, direttore di Chora Media, Cecilia Sala ha raccontato in un podcast la propria esperienza prima della liberazione dal carcere di Evin, in Iran, dove era imprigionata dal 19 dicembre scorso. La confessione di Cecilia Sala si trova nel podcast Stories. L’intervista ha offerto uno spaccato personale e intenso della vicenda vissuta dalla giornalista.

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Alla domanda di Calabresi su quale fosse stata la cosa più difficile da affrontare, Cecilia ha risposto: "La tua testa... A un certo punto mi sono ritrovata a passare il tempo a contare i giorni, a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti del pane, l'unica cosa in inglese, e non ho mai pensato... Ho fatto previsioni più positive e più negative, anche molto negative su quale sarebbe potuto essere il mio destino lì dentro, ma non ho mai pensato che sarei stata liberata così presto".

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La giornalista, arrestata a Teheran il 19 dicembre 2024 e detenuta nel carcere di Evin, è stata liberata grazie a un intenso lavoro diplomatico. Ad accompagnarla nel viaggio di ritorno, il direttore dell'Aise, Giovanni Caravella

Queste parole mostrano il peso psicologico e il senso di isolamento vissuto durante il periodo della detenzione. L’intervista ha permesso di approfondire non solo le difficoltà materiali, ma anche il modo in cui Cecilia ha affrontato le incertezze e la solitudine. "E la cosa che più volevo era un libro.Era la storia di un altro, qualcosa che mi portasse fuori. Un'altra storia in cui mi potessi immergere e che non fosse la mia in quel momento", ha aggiunto Sala.