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Meloni, conferenza stampa d’inizio anno: "Su Cecilia Sala lavoro con Usa e Iran, su Space X fase istruttoria, Rizzi capo del Dis, andrò all'insediamento di Trump"

La premier sta parlando dei diversi temi d'attualità: "Elisabetta Belloni non si è dimessa per il caso Cecilia Sala"

09 Gennaio 2025

Meloni, conferenza stampa d’inizio anno in DIRETTA: "La telefonata alla mamma di Cecilia Sala l'emozione più grande"

È iniziata la conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni. La premier sta parlando dei diversi temi d'attualità come il caso Cecilia Sala, Space X, la nuova presidenza Usa di Trump e tanto altro. Potete vedere la diretta sul Giornale d'Italia.

Meloni, conferenza stampa d’inizio anno: ecco cosa ha detto

"Non ritengo di dovermi difendere dalle previsione di dover rappresentare un limite per la libertà di stampa o la democrazia". Lo dice Giorgia Meloni, in conferenza stampa alla Camera. "Questo governo non intende comprimere i diritti della stampa né il sostegno all'editoria. Sento dire spesso che io non risponderei alle domande dei giornalisti. Nel 2024 ho risposto a 350 domande in un anno, una al giorno", aggiunge. "Ho fatto una scelta precisa di non partecipare alle conferenze stampa dopo i Consigli dei ministri. Io penso sia giusto che siano i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti a parlarne”, ha poi sottolineato la premier.

"La multa fino a 50 mila euro con una notizia falsa pubblicata con l'intento di diffamare volontariamente qualcuno. Un caso evidentemente limite, non comune. In caso di diffamazione si può risolvere il caso anche con la pubblicazione della smentita".

Sulla liberazione di Cecilia Sala: "Un lavoro molto complesso per il quale devo ringraziare tutto il governo, ma anche voi giornalisti e la famiglia per il comportamento tenuto", dice Meloni rispondendo alla prima domanda della giornalista dell'AdnKronos. “Non c'è stato un momento di svolta in particolare, è stato un lavoro composito". "Mantovano è pronto a tornare al Copasir in audizione nel caso fosse necessario", ha precisato la premier.

"Per quanto riguarda Abedini la vicenda è al vaglio del minstero della Giustizia. Una vicenda di cui dobbiamo parlare certamente anche con gli amici americani e avrei dovuto parlarne anche con Binde che purtroppo ha dovuto rinunciare al viaggio in Italia per gli incendi in California".

Space X, Meloni: "La mia unica lente è quella dell'interesse nazionale"

"Space X consente di comunicare in sicurezza sul piano diplomatico e militare, informazioni molto delicate. Sul metodo posso dire che si tratta di interlocuzioni che il governo ha con molte aziende private", dichiara Meloni. La premier ha ribadito che il governo è in una fase istruttoria e non sono stati conclusi contratti. “Anche io ho dubbi e rifletto. Il tema è che non ci sono alternative pubbliche per queste tecnologie, ovviamente si tratta di mettere in mano a un soggetto privato la protezione dei dati. Ma l'alternativa è non avere la protezione di questi dati. I due scenari non sono ottimali, io sono laica rispetto a questo ma devo porre la questione. Se un domani le comunicazioni dei dati sensibili finiscono nelle mani sbagliate, il governo ne è responsabile”, spiega Meloni.

"Quando Microsoft ha fatto investimenti nei data center in Italia nessuno si è stracciato le vesti. Ma allora il problema sono gli investimenti privati o le idee politiche degli investitori"?" chiede provocatoriamente Meloni ai giornalisti in sala.  

Dimissioni Belloni: "Non c'entra Cecilia Sala"

Meloni prova a chiarire anche la situazione sulle dimissioni di Elisabetta Belloni: "Concordammo di rendere pubbliche le sue dimissioni dopo le festività, le sue dimissioni mi erano arrivate prima di Natale. Non c'entrano nulla né vicenda Sala né SpaceX".

Centri in Albania, Meloni: "Cassazione dà ragione al governo"

La premier sul tema dei migranti: "A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo:  spetta al governo dire quali siano i paesi sicuri e che il giudice non possa  sistematicamente disapplicare, ma solo in casi specifici, che è una cosa diversa da  quello che hanno fatto i giudici di Roma. I centri in Albania sono pronti per essere  operativi, poi fortunatamente negli ultimi giorni gli sbarchi sono quasi azzerati". 

Trump: "Escluso che si annettano nuovi territori con la forza"

"Mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a  tentare di annettere con la forza territori che interessano loro. Abbiamo già visto Trump presidente, è una persona che quando fa una cosa la fa per una ragione: penso che  le sue dichiarazioni siano un messaggio per alcuni grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili verso questi Paesi. Il canale di Panama è fondamentale per il  mercato, la Groenlandia è ricca di materie prime strategiche che e sono territori che  hanno visto negli ultimi anni un crescente protagonismo cinese: è un modo energico pe  dire che gli Usa non staranno a guardare di fronte a eventuali iniziative di altri grandi player", dice Meloni. 

Sovraffollamento in carcere: "No amnistia, ma soluzioni per nuove strutture. Ci saranno 7mila nuovi posti"

Così la premier sul sovraffollamento in carcere: "Secondo me il modo serio di risolvere il problema (delle condizioni dei detenuti in carcere e il sovraffollamento, ndr) non è l'amnistia o l'indulto ma è un altro: da una parte ampliare la capienza delle carceri e poi stiamo lavorando per rendere più agevole ad esempio il passaggio dei detenuti tossicodipendenti nelle comunità. Ascolto sempre con grande attenzione le parole di papa Francesco che ringrazio. Quello che dice sull'amnistia è nella bolla sul Giubileo ed è rivolto ai governi di tutto il mondo non riguarda specificatamente il nostro Paese".

"La mia idea non è che questo si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle carceri, ma adeguare la capienza delle carceri alle necessità", ricordando che "perciò abbiamo nominato un commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria che ha l'obiettivo di realizzare 7000 nuovi posti in 3 anni a partire dal 2025".

Ucraina, Meloni: "Non prevedo disimpegno di Trump"

In Ucraina "non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni  di Trump: lui parla di 'pace con la forza' e io ho sempre sostenuto che l'unico modo  per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per  convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del  territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché  temo che la Russia si sia un po' impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare  diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora".

"Non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni  di Trump: lui parla di 'pace con la forza' e io ho sempre sostenuto che l'unico modo  per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per  convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del  territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché  temo che la Russia si sia un po' impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare  diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora".

Ancora su Musk: "Musk è una persona nota e facoltosa che esprime le sue posizioni. Quando mi si dice che è un pericolo per la democrazia io segnalo che non è il primo, di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni ne ho viste parecchie, spesso le esprimono contro di me. Il problema è quando delle persone facoltose utilizzano quelle risorse per finanziare partiti ed esponenti politici per condizionare le scelte politiche. Questo non lo fa Musk, questo lo fa Soros e quando è accaduto si è parlato di filantropi", dice Meloni. "Io questo pericolo per la democrazia non lo vedo", aggiunge.

"Il tema del peso di queste società che gestiscono piattaforme esiste da qualche anno. Il fatto che queste società che governano pezzi di comunicazione hanno un fatturato che supera il Pil di un Paese, è un problema che io ho posto anni fa. Ma è un tema più grave quando queste società decidono chi possa dire cosa. La libertà di espressione è alla base della democrazia. Questo non lo fa Musk, lo hanno fatto altri che hanno deciso chi poteva dire e cosa poteva dire. Io sono stata bannata varie volte. Il problema non puo' sorgere solo quando uno dei padroni delle piattaforme non è più d'accordo con me".

Meloni sul viaggio da Trump

L'ultimo viaggio lampo in Usa, "non rituale, era un'idea nata durante l'incontro di Parigi ed è stata l'occasione per confermare un rapporto molto solido, non so se posso privilegiato, ma certamente solido tra Italia e Usa". "Io ho avuto un ottimo rapporto anche con Biden", ma avere "due leader conservatori può rafforzare ulteriormente la convergenza", cosa che sarebbe un "valore aggiunto per l'Italia e l'Ue". 

"Durante l'incontro con Trump abbiamo parlato del quadro generale senza entrare nei singoli dossier" anche perché "ad oggi il presidente è ancora Biden. L'accoglienza è stata al di là delle aspettative".

Meloni sulla sorella Arianna

Così la premier Meloni sulla sorella: "Non penso che i giudici abbiano messo mia sorella Arianna nel mirino, ma mi stupisce molto che le vengano addebitate moltissime cose false. Una cosa falsa può essere una svista, due cose false possono essere una svista, tre cose false possono essere una svista, quattro sono una strategia e allora mi interrogo sulla strategia". Così Meloni. "Chiederò a mia sorella cosa ne pensa, se trova un minuto mentre stipa tutta questa gente nelle cariche dello Stato", ha concluso.

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