12 Dicembre 2024
Torna virale il video del 2020, trasmetto in diretta nazionale, in cui l'allora premier Giuseppe Conte elencava una serie di restrizioni e di limitazioni alla libertà dei cittadini, per la pandemia Covid. Dalla chiusura degli esercizi commerciali alle visite controllate in casa. Dalla colorazione differente per le zone nei giorni feriali alle limitazioni per l'uscita di casa "solo per motivazioni di lavoro, salute e necessità". Iniziava così la seconda fase di lockdown.
La riscoperta del video è dovuta molto probabilmente alle polemiche che riguardano l'annullamento delle multe per i "no-vax". Proprio in questi giorni cade la ricorrenza del Dpcm natalizio di 4 anni fa, strumento impiegato dal Governo Conte 2, più e più volte, per decretare le limitazioni.
Ecco il discorso dell'ex presidente Conte, che inizia con la lista dei giorni in cui, a causa della zona rossa, non era permesso uscire di casa e la "concessione" che consentiva di ospitare in casa solo due persone (più eventuali figli minorenni, ma solo se di età inferiore ai 14 anni): "I giorni 24, 25, 26, 27 dicembre, ancora 31 dicembre e poi 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021. La zona rossa contempla le seguenti misure: si esce di casa solo per ragioni di lavoro, necessità e salute. È possibile però - ecco, questa è una misura particolare che introduciamo - ricevere nella propria abitazione sino a due persone non conviventi. Dalle ore cinque alle ore 22. Queste due persone potranno portare con sé anche figli minori di 14 anni che sono quindi esclusi dal computo e le persone con disabilità o anche conviventi non autosufficienti. Questa misura l'abbiamo pensata per consentire quel minimo di socialità che si addice a questo periodo".
Il discorso proseguiva con un'ulteriore "concessione", questa volta legata all'attività fisica dei cittadini, solamente se svolta individualmente: "È consentita inoltre l'attività motoria nei pressi della propria abitazione e l'attività sportiva all'aperto in forma individuale". E poi le restrizioni per lavoratori, negozi, commercianti e attività produttive, ma con qualche eccezione: "Per quanto riguarda le altre misure, ricordo che con questa zona rossa la chiusura ci sarà la chiusura degli esercizi commerciali, dei centri estetici, dei bar, dei ristoranti, tranne l'asporto fino alle ore 22 e le consegne a domicilio. Restano invece aperti alcuni esercizi come supermercati, negozi di beni alimentari di prima necessità, edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Peraltro le chiese, i luoghi di culto saranno aperti per le funzioni religiose, saranno aperti sino alle ore 22".
Per i giorni feriali, si era preferito passare ad un altro colore di zona, l'arancione: "Passiamo alla zona arancione. L'intero territorio nazionale sarà zona arancione nei giorni feriali. Per maggiore chiarezza li indico: giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio. In questi giorni ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio comune di abitazione e di residenza, senza dover giustificare il motivo. Però qui dobbiamo raccogliere un indirizzo del Parlamento, che è stato chiaro. Per venire incontro a chi abita nei comuni più piccoli sono permessi gli spostamenti dei comuni fino a 5000 abitanti per un raggio di 30 chilometri" non uno di più."Tuttavia non ci si può spostare nei capoluoghi di provincia per non contribuire agli affollamenti dei capoluoghi di provincia, quindi delle città più grandi. Rimangono chiusi bar e ristoranti, eccezion fatta per l'asporto fino alle 22 le consegne, le consegne a domicilio. I negozi saranno aperti sino alle ore 21. Abbiamo impiegato un po di tempo. Io stesso inizio questa conferenza stampa un po' più tardi, perché volevamo inserire direttamente in questo decreto legge anche immediate misure di ristoro". Si conclude così il video virale, "per non dimenticare".
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