02 Dicembre 2024
Abbattuto l'orso M91 in Trentino dopo poche ore dal decreto che imponeva la sua uccisione, impedendo così agli animalisti e a tutti i contrari di fare ricorso contro questa decisione. L'orso però non aveva mai aggredito nessuno, dunque non aveva né ferito né ucciso. Inoltre "era in letargo", come denunciato dagli animalisti in protesta.
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/478309/maurizio-fugatti-banchetto-carne-d-orso-festa-lega-nord.html
Il decreto di abbattimento dell'orso M91 era stato firmato venerdì dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e la notte tra sabato e domenica gli agenti del Corpo forestale hanno proceduto all'uccisione dell'orso. All'esemplare, un maschio di 2 anni, nell'ottobre scorso era stato applicato un radiocollare per monitorarne gli spostamenti dopo una cattura con la trappola a tubo. Sul nuovo abbattimento, così come per i casi degli esemplari M90 e KJ1, arriva la condanna da parte di tutti gli animalisti e di Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente.
La decisione è stata presa al fine di “assicurare la tutela della sicurezza e dell’incolumità pubblica”. L’operazione, infatti, è stata giustificata sulla base del Pacobace (Piano Interregionale per la Conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro – Orientali): M91 in primavera aveva seguito a lungo una persona e, nel corso dall’estate e dell’autunno, era entrato più volte in centri abitati o nelle immediate vicinanze di abitazioni, attirato dall'odore del cibo proveniente dai cassonetti "liberi", ossia mai sostituiti dalla politica trentina con gli appositi dispositivi anti-orso. Per lo stesso motivo, dunque per una mancanza dell'amministrazione, anche altri orsi si sono avvicinati a centri abitati nel corso degli ultimi anni. L’esemplare era stato classificato pericoloso ai sensi del Piano citato (fino al grado 16 su 18).
Tuttavia non aveva mai aggredito nessuno e nel caso del turista inseguito, quando questo gli aveva tirato alcune pietre e lo aveva minacciato con un bastone – comportamenti totalmente sconsigliati quando si incontra un orso – M91 non aveva reagito in maniera aggressiva e si era allontanato.
La decisione, avvallata dall’Ispra, è stata presa per scongiurare “l’evenienza del verificarsi di un evento di ancora maggiore gravità rispetto a quelli già registrati”.
“Ancora una volta Fugatti ha firmato un provvedimento ammazzaorsi nella notte e l’uccisione è stata comunicata poche ore dopo, praticando un metodo anche antidemocratico, rendendo così impossibile alla Lav di rivolgersi al Tar per chiedere la sospensione di un decreto tanto sanguinario quanto assurdo perché ha condannato a morte un orso che doveva invece essere preso ad esempio per non avere risposto alle molteplici provocazioni subite nel tempo”, ha dichiarato Massimo Vitturi, esperto dell’associazione animalista in grandi carnivori. “Fugatti con la sua politica orsicida e la volontà di impedire la convivenza tra umani e selvatici, più volte dimostrata nel corso degli anni, continua a rappresentare il principale pericolo per i cittadini trentini. La tutela della sicurezza delle persone non si realizza con l’uccisione degli orsi ma solo attraverso la scrupolosa applicazione delle indicazioni scientifiche, alle quali però Fugatti e i suoi sodali sembrano essere del tutto refrattari”.
Anche Michela Vittoria Brambilla, ex deputata Fi e ora presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha commentato la vicenda: “Ancora una volta come nei precedenti casi di M90 e KJ1, il presidente Maurizio Fugatti e la sua giunta hanno agito d’imperio, abbattendo M91 poche ore dopo l’emissione del decreto che lo condannava a morte, per impedire alle associazioni animaliste di presentare ricorso. Si tratta di una prassi inaccettabile che deve finire una volta per tutte”.
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