27 Novembre 2025
Riccione, 27 nov. (askanews) - Con oltre mille specialisti presenti, il XVI Congresso Nazionale IG-IBD segna un cambio di passo nella presa in carico delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali. Si apre una nuova fase della ricerca che mira a trasformare radicalmente gli esiti a lungo termine di queste patologie ad elevato impatto sociale.
Prof. Claudio Fantini, Professore Ordinario di Gastroenterologia dell'Università degli Studi di Cagliari e Segretario Generale IG IBD, ha dichiarato: "Il congresso rappresenta l'occasione per affrontare diversi temi, dall'innovazione terapeutica fino alla gestione dell'innovazione tecnologica relativa al monitoraggio delle MICI".
Nel corso dei tanti tavoli di confronto, i medici hanno tracciato il quadro di un settore in rapido cambiamento, illustrando come stiano evolvendo sia gli strumenti terapeutici sia il modo di accompagnare i pazienti nel loro percorso di cura.
Cristina Bezzio, Medico Gastroenterologo presso IBD Unit Gastroenterologia Humanitas Rozzano, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un'evoluzione nella gestione delle MICI grazie anche all'approvazione di diversi nuovi farmaci che vantano diversi meccanismi d'azione. Accanto a questa evoluzione, è cambiato anche il nostro approccio verso la gestione dei pazienti ed un diverso monitoraggio".
Il Congresso ha posto inoltre al centro il valore della multidisciplinarietà: la complessità delle MICI richiede un confronto strutturato tra gastroenterologi, radiologi, chirurghi, immunologi e oncologi. Modelli organizzativi integrati permettono di rispondere in modo più efficace e personalizzato ai bisogni clinici e assistenziali.
"Abbiamo affrontato diverse tematiche che vanno dalla terapia alla gestione multidisciplinare delle patologie", ha affermato Angela Variola, Responsabile UOS Centro Malattie Rettointestinali IRCCS Sacro Cuore Don Calabria.
La spinta verso il cambiamento arriva anche dalle nuove generazioni: per l'edizione del ventennale, IG-IBD ha scelto di dar voce a un ampio panel di esperti under 50, protagonisti delle sessioni più avanzate. Il futuro della cura si costruisce oggi, i giovani clinici portano tecnologie innovative, nuovi approcci e una visione orientata agli esiti nel lungo periodo.
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