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Pozzallo, controlli sul grano estero: "Chicchi così duri che nemmeno si rompono, essiccati col glifosato, tasso tumorale altissimo" - VIDEO

"Tutti questi chicchi neri, è tutta muffa. Se guardiamo bene è quasi tutto così, a parte qualche chicco verde. Noi parliamo di grano che non va neanche dato agli animali e ce lo fanno mangiare"

04 Marzo 2024

Durante dei controlli al porto di Pozzallo sul grano estero, alcuni residenti, probabilmente attivi nel settore agroalimentare, hanno dato una loro interpretazione sulla qualità dei chicchi. E le considerazioni sono a dir poco spaventose per la salute umana.

Pozzallo, controlli sul grano estero: "Chicchi così duri che nemmeno si rompono, essiccati col glifosato, tasso tumorale altissimo"

"Ci sono dei chicchi che sono verdi ma sono duri, in natura non è mai possibile una cosa del genere. Il chicco verde se si scaccia con le dita deve uscire il latte. Questo non lo puoi nemmeno rompere. Comporta che è un'essiccazione contro natura, non è un'essiccazione naturale. Questo significa che è stato essiccato con il glifosato e questo glifosato si troverà nella pasta, nel pane e in tutti gli alimenti. Il tasso tumorale sarà altissimo".

"Tutti questi chicchi neri, è tutta muffa. Se guardiamo bene è quasi tutto così, a parte qualche chicco verde. Noi parliamo di grano che non va neanche dato agli animali e ce lo fanno mangiare".

Anche Legambiente ha recentemente lanciato l'allarme sul glifosato: "Da oltre venti anni, al porto di Pozzallo giungono e scaricano navi contenenti granaglie sia destinate al consumo umano che al consumo animale – dichiara Alessia Gambuzza, responsabile agricoltura sostenibile Legambiente Sicilia -.  Capita poi che ci si accorge, solo a posteriori, che il latte imbottigliato in qualche stabilimento contiene aflatossine".

"Ma il latte è l’ultimo anello della catena e, rinvenire aflatossine nel latte vuol dire che le vacche sono state alimentate con mangimi contaminati all’origine". Stesso discorso, scrive Legambiente, vale per il glifosato "che, ancora più subdolamente delle micotossine, quali l’aflatossina, può essere rinvenuto nei prodotti finali come pasta o pane, consumati dalla popolazione tutti i giorni e i cui effetti però non si manifestano immediatamente".

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