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Savona, catena umana sulla spiaggia contro il rigassificatore Snam a Vado Ligure: "Siamo 16mila"; e Fazio fa il "NIMBY" - VIDEO

Una catena umana ha invaso le spiagge del savonese, per protestare contro l'arrivo del rigassificatore nel 2026. La mobilitazione nata sui social

11 Settembre 2023

Una mega catena umana ha preso d'assalto Savona, sulla spiaggia di Spotorno. Il motivo? Dire no al rigassificatore Snam a Vado Ligure. Un tema su cui si sono sollevate proteste anche da personaggi televisivi conosciuti come Fabio Fazio ma è la protesta andata in scena sulle spiagge liguri a far notizia. Gli organizzatori giurano di aver radunato 16mila persone, con mani unite e piedi nell'acqua. Litorale savonese preso d'assalto, dalle Albisole a Spotorno. Ma quando arriverà i rigassificatore a Vado Ligure?

Savona, catena umana sulla spiaggia contro il rigassificatore Snam a Vado Ligure: "Siamo 16mila"; e Fazio fa il "NIMBY"

È il 2026 la data nella quale il rigassificatore Snam dovrebbe approdare a Vado Ligure. La protesta è nata quasi per caso, pochi giorni fa sui social, ed ha ben presto trovato tanti cittadini liguri d'accordo, scesi sulle spiagge non soltanto a prendere il sole ma anche esternare la loro forma di dissenso. Cittadini preoccupati dell'impatto che il rigassificatore possa avere nelle zone turistiche della Regione. Un tema sollevato, come detto in precedenza, anche da Fabio Fazio, ora a Discovery: "Si torna indietro di decenni: un rigassificatore a meno di tre chilometri dalla costa, altro che vocazione turistica del territorio. Facciamo un gioco: area marina protetta, spiagge Bandiera blu, turismo e croceristi, Baia della ceramica e rigassificatore. Qual è l’intruso?".

"Premetto che nessuno desidera un impianto di rigassificazione vicino alla propria città, ma tutti, in contemporanea, vogliono avere garantita l’erogazione del gas in casa. La questione, quindi, non è di facile soluzione. Tuttavia, la scelta appare incomprensibile. Ci sono voluti decenni di transizione, perché Savona e il suo litorale passassero dall’essere concepite e vissute come città industriali a territorio turistico. Ora che il percorso è quasi completato, si torna indietro con una manovra che, almeno ai miei occhi, è difficile da comprendere".

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