09 Settembre 2023
Il generale Roberto Vannacci è stato ospite, a Marina di Pietrasanta, presso il Bagno Biondetti dove ha avuto luogo la prima tappa del tour di presentazione del libro Il mondo al contrario, testo che al momento avrebbe superato la soglia psicologica delle 50mila copie vendute. Qui, pochi minuti prima di salire sul palco, ha parlato con Il Giornale d'Italia di libertà di espressione e del suo presunto futuro in politica. Nelle stesse ore, la diffusione della notizia che il Colonnello Fabio Filomeni, fondatore due settimane prima dell'Associazione Culturale Il Mondo al Contrario, avrebbe comunicato le proprie dimissioni dal ruolo di coordinatore dell'associazione stessa, adducendo motivazioni di carattere personale.
Generale, a suo avviso perchè ormai esprimere un parere su chi è normale e chi non lo è, secondo vari punti di vista, alza oggi un tale dibattito?
La normalità non è un'opinione. Io ho cercato in otto dizionari della lingua italiana la definizione di normalità: coincide, guarda caso, con quella da me espressa nel libro. Una delle critiche che faccio a questo pensiero unico è la relativizzazione, la sogettivizzazione di qualsiasi cosa. Così anche le parole diventano opinabili, anche la semantica diventa una scienza senza più significato, perchè viene tolto alle parole il significato stesso. La normalità è definita in maniera chiara: è quanto posto dalla consuetudine, quello che fa la maggioranza, la "non-eccezionalità". Ciò è spiegato benissimo, non solo in materie come fisica e chimica, ma anche nei normali dizionari della lingua italiana: la normalità e quanto ho scritto nel mio libro. Chi la vuole interpretare in maniera diversa lo fa in maniera strumentale. Quando io dico che il cielo è azzurro, dico una cosa semplice, e non sto discriminando chi lo percepisce rosso, non sto discriminando i daltonici. Sto dicendo solo che il cielo è azzurro. Non trasformate le mie frasi in ciò che volete, ma prendetele per quello che è il significato delle loro parole.
Numero di copie vendute, a quanto è arrivato? Perchè stanno girando molti numeri...
Non glielo dirò mai. Però prometto che organizzerò un evento in cui renderò pubblici i numeri delle vendite.
Futuro in politica, per le europee è pronto?
No, io faccio il soldato. Se ci sarà qualche operazione durante le europee non lo so, ma io faccio il soldato...
Ma lei, generale, ha dichiarato in passato che, "a fronte di un progetto e con gli strumenti", avresti dato la disponibilità. Progetto e strumenti si stanno materializzando?
Io ho detto che prima di pensare di dedicarmi ad un'altra attività, voglio verificare di averne le capacità. Andare in politica non è una cosa scontata, come non lo è fare l'industriale o l'imprenditore. Prima di intraprendere questa avventura voglio essere certo di averne le capacità. Sono sempre stato un professionista, non mi metterei a fare qualcosa dove non sarei convinto di riuscire.
Roberto, difficile immaginare che chi ha guidato la Folgore, il Col Moschin, chi ha le tue missioni alle spalle, non sia in grado di dedicarsi anche ad altro...
Su questo mi trovi in disaccordo. Non credo esista una scarpa che si adatta a tutti i piedi. Sono, penso di essere un bravo professionista delle operazioni militari e delle operazioni speciali: non necessariamente questo fa di me un bravo politico, un bravo industriale o un bravo imprenditore
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