09 Dicembre 2022
Gli ambientalisti di Ultima generazione, hanno tentato il blocco dell traforo del Monte Bianco, che serve per produrre le centrali a carbone. Un passo indietro verso la cosiddetta transizione ecologica che tarda ad arrivare, secondo loro. Gli ambientalisti dichiarano che il traforo del Monte Bianco costituirà un problema per le popolazioni che abitano intorno all'area e, quindi, hanno supplicato e scongiurato i lavoratori di fermarsi. Per farlo hanno occupato direttamente la carreggiata, hanno esposto uno striscione che reca la frase "no gas, no carbone" e hanno iniziato un sit-in inseguendo quindi il transito di tutti i veicoli.
Il passaggio è stato impedito anche ad alcuni mezzi spazzaneve, necessari in quelle zone. Poi, a questi veicoli è stato concesso il transito, data la loro importanza per la sicurezza delle strade. Poco dopo è arrivata la polizia, che ha chiesto di sgomberare la carreggiata in quanto i veicoli non potevano essere bloccati all'interno del tunnel. Quindi il traffico da quel momento ha continuato a fluire su una delle due corsie, mentre gli attivisti sono rimasti a presidiare l'altra corsia anche opponendosi alle intimazioni delle forze dell'ordine.
Inizialmente gli agenti hanno consegnato delle coperte isotermiche e poi li hanno spostati di peso togliendo le catene con cui si erano legati e portandoli al commissariato per acquisire le generalità.
Non si tratta dell'unico blocco perpetrato da ambientalisti che sono intenzionati a fermare il traforo del Monte Bianco. In particolare il gruppo ambientalista ultima generazione si è fatta notare negli ultimi tempi per le azioni dimostrative nei musei e nelle gallerie d'arte e pochi giorni fa anche alla prima della scala. Le segnalazioni delle loro proteste si sono avute anche nelle città di Roma, a Milano e altre grandi capitali d'Europa.
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