30 Ottobre 2021
Carlo Freccero ha lasciato tutti senza parole durante la trasmissione Piazzapulita. Il conduttore Corrado Formigli lo ha interrogatio bollando come una "follia" considerare i contrari al green pass come i nuovi partigiani, così come sarebbe "assurdo" tirare in ballo nazismo e dittature. Il conduttore chiede a Freccere se sia d'accordo con le affermazioni più dure sentite nelle piazze no green pass. "Totalmente" risponde Freccero lasciando lo studio senza parole.
"So che per voi è tutto assurdo ma purtroppo c'è qualcosa che si agita, molto importante. Vedo Andrea Crisanti sorridere..." dice rivolto al microbiologo, anche lui ospite in collegamento. "Sa che questo è un dibattito che non si svolge solo a Trieste ma in tutto il mondo. Attraverso il green pass, che altro non è che una tessera digitale, si sta affermando un sistema autoritario senza precedenti in un nessun altro sistema" è la tesi dell'autore ed esperto di media e linguaggi televisivi.
"È così semplice. Le élite e il potere hanno capito che il sistema cinese è quello che sta riuscendo meglio a far crescere l'economia. Anche noi stiamo sviluppando un sistema cinese..." dice Freccero ma Formigli sbotta: quindi Draghi vuole trasformare l'Italia nella Cina? "Se volete banalizzate fatelo - replica Freccero - ma lo sapete che il greeen pass appartiene al ministero delle Finanze? Non sapete niente, studiate prima di fare i moralisti. È ovvio che serve a controllare, se ne parla già, ad esempio per vedere se uno paga le tasse o no". Per la Merlino "non è così terribile, io le tasse le pago...". "Ma da questo può iniziare altro" chiosa Freccero.
"In Cina c'è un sistema a punti, una tessera con cui si vede se ubbidisci alle regole" continua Freccero che accosta la card cinese col sistema del gren pass: "Ma tanto il mainstream non ne parla".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia