Di Maria Melania Barone
02 Agosto 2022
fonte: imagoeconomica.it
Maria Rita Gismondo, direttore di microbiologica chimica, virologia e bio-emergenze dell’ospedale Sacco di Milano già intervsitata da Il Giornale d'Italia ha recentemente dichiarato al quotidiano La Verità, "C’è stata un’atmosfera di caccia alla streghe, un’atmosfera di demonizzazione di tutti quelli che pronunciavano una parola diversa da quella che era concessa dal ministero" della Salute. Secondo la scienziata, il ministero di Roberto Speranza "ha reso tutto più difficile e ha, lo dico con grande responsabilità, provocato morti".
"I miei colleghi medici sono stati travolti da questa atmosfera di demonizzazione di qualsiasi cosa che non sia il vaccino. Il vaccino ha avuto il suo ruolo e nessuno lo ha mai contestato o perlomeno molti di noi non lo hanno mai messo in discussione. La cura, però, è un’altra cosa".
La virologa non fa sconti a nessuno e precisa qualcosa anche che: "Non esiste nessuna malattia per la quale sia a disposizione un vaccino, ma per la quale si demonizzi la terapia. Sono due strade diverse, ma è bene sottolineare che la terapia, quando è disponibile e quando si dimostra efficace a tal punto da prevenire le forme gravi e anche le ospedalizzazioni, è obbligatoria e deontologicamente dovuta".
Ed è stata proprio la terapia, quella domiciliare o magari quella al plasma ad essere così difficoltosa da somministrare che le morti sono state inevitabili. Gismondo racconta che: "Era così difficoltoso per medici e pazienti raggiungere questi farmaci che, secondo me, si è anche creata una forma di credenza che fossero pericolosi da somministrare". Un'atmosfera creata dal Ministero di Speranza "dove qualsiasi approccio libero al Covid è stato demonizzato". Da una parte doveva parlare la scienza, ma dall'altra questa stessa scienza doveva tacere. Alla fine le actoritas sono rimaste le stesse con i soliti nomi di primi della classe che conosciamo.
Ma Maria Rita Gismondo ha qualcosa da dire anche agli Ordini dei medici che hanno contribuito ad alimentare la caccia alle streghe radiando chi curava i pazienti: "I medici hanno avuto paura di fare il loro mestiere. Sappia che ci sono stati dei medici radiati dall’Ordine perché hanno fatto solo il proprio dovere, cioè hanno curato i loro pazienti".
Roberto Speranza "ha reso tutto più difficile e ha, lo dico con grande responsabilità, provocato morti. Perché se oggi nei primi 5 giorni di positività noi somministrassimo gli antivirali, soprattutto agli anziani, anche se non hanno forme gravi, o ai fragili o a tutti quei pazienti ritenuti idonei dal medico curante, non avremmo tutti questi casi di ospedalizzazione e forse molti meno decessi".
Dopo aver sottolineato l'incredibile demonizzazione della terapia demonizzata del covid 19, la virologa sottolinea che: "Pochi giorni fa il presidente della Siaarti ha detto che più dell’86% di pazienti è ricoverato in intensiva per altre patologie. Quando questo fu detto, si alimentò una persecuzione da parte degli Ordini dei medici. In tutto questo Covid c’è stata un’atmosfera di caccia alla streghe, un’atmosfera di demonizzazione di tutti quelli che pronunciavano una parola diversa da quella che era concessa dal ministero (della Salute, ndr)".
Le elezioni politiche di settembre 2022? Un'opportunità per cambiare le cose al Ministero: "Non mi pronuncio sul governo perché non ho le capacità politiche per farlo e nemmeno voglio farlo, il mio ruolo deve rimanere quello della virologa. Come medico trovo questa situazione un’opportunità per il cambiamento dell’intero ministero della Salute. E me lo auguro".
Gli attacchi della Gismondo si colorano di politica, proprio nel mezzo della campagna elettorale, la virologa Gismondo trova il coraggio di attaccare l'operato di Speranza, certamente discutibile e, insieme al Ministero anche l'Ordine dei medici.
La gestione della pandemia è stata condotta in maniera del tutto anti-scientifica ed anti-etica, parola del direttore di microbiologica chimica, virologia e bio-emergenze dell’ospedale Sacco di Milano.
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