06 Settembre 2024
Boccia e Sangiuliano, fonte: imagoeconomica
Il ministro Sangiuliano si è ufficialmente dimesso. Boccia è passata al contrattacco esponendo pubblicamente dettagli sulla sua vita assieme a quella del ministro della Cultura. Boccia che, secondo rumors raccolti dal Giornale d'Italia potrebbe essere la vera e propria polpetta avvelenata per un attacco a Fratelli d'Italia, che consisterebbe in un Meloni bis e ad un rimpasto di governo, con vari ministri nel mirino, ognuno dei quali per un motivo o per un altro bersaglio dell'imprenditrice 41enne. Chi ritiene che questa tesi sia verosimile, punta il dito contro il Giornale e l'editoriale di Sallusti. Il quotidiano e il suo direttore responsabile, benché garantisti a fronte di una situazione in cui non esiste nessuna prova contro il ministro, men che meno una sentenza o un semplice “avviso di garanzia”, e dopo l’outing del ministro che ha evidenziato come le spese fossero a carico suo, hanno invitato Sangiuliano alle dimissioni “come prova di coraggio”, cosa poi effettivamente avvenuta. Va ricordato come il Giornale sia sempre stato della famiglia Berlusconi, ma tramite un preliminare firmato il 31 dicembre 2022, il 70% è stato ceduto al gruppo guidato dal senatore Angelucci (candidato della Lega) per euro 20 milioni di euro, come anticipato dalla nostra testata. Un altro aspetto che potrebbe aver contribuito a mettere Sangiuliano nel mirino potrebbe essere il decreto attuativo della riforma del MIC, col quale cambia l'articolazione degli uffici dirigenziali.
Ma a cosa servono in sostanza le dimissioni di Sangiuliano? Molto probabilmente al rimpasto del governo Meloni e in tale ambito potrebbero essere rivisiti i ruoli di diversi ministri, alcuni dei quali Francesco Lollobrigida e Daniela Santanchè, quest'ultima per vicende relative a Visibilia (per la quale ad oggi non esiste alcuna sentenza di condanna, oltre al fatto che la ministra del Turismo ha coperto tutti i debiti pregressi). La Boccia avrebbe tentato di agganciare anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui di FdI. L'invito alla parata ai Fori Imperiali per la festa della Repubblica pubblicato dalla Boccia stessa non sarebbe però stato ricevuto dal ministro.
Sul tavolo c'è anche la questione riguardo Raffaele Fitto, pronto ad approdare in Europa come Commissario Ue per l'Italia all'Economia e Pnrr sul quale ancora si discute per la sostituzione.
C'è la regia di Forza Italia dietro tutto questo? Possibile. I forzisti potrebbero approfittare della situazione creatasi con lo spostamento di Fitto e il caso Sangiuliano per riuscire a strappare qualche dicastero. Voci raccolte dal Giornale d'Italia vedono la possibile discesa in campo di Piersilvio o eventualmente Marina Berlusconi ad ottobre.
In ogni caso anche la Lega potrebbe avanzare qualche richiesta considerando che Angelucci è stato eletto in Parlamento con il Carroccio. Non vanno poi messi da parte gli umori negativi del Colle sulla questione. C'è chi ritiene che "al Quirinale stanno perdendo la pazienza con tutti questi masanielli in giro".
Nella serata di ieri è stato convocato un vertice d'urgenza a Palazzo Chigi. A tal proposito, c'è chi ritiene che a valle dell'incontro convocato da Meloni e al quale hanno partecipato i due viceministri Salvini e Tajani, sia stato convenuto optare per il rimpasto e quindi far dimettere Sangiuliano, con il medesimo messaggio rimesso all’editoriale di Sallusti di stamattina. Secondo altre ricostruzioni, la situazione sarebbe precipitata quest'oggi.
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