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F2i verso l'uscita da Farmacie Italiane, trattativa con Dr. Max per una valutazione di circa 300 milioni e possibile cessione dell'intero capitale

Il fondo guidato dall'AD Renato Ravanelli tratta con Dr. Max la vendita della quota del 72,6% in Farmacie Italiane. Valutazione complessiva da 300 milioni di euro, con Unicredit nel ruolo di advisor

17 Ottobre 2025

Renato Ravanelli, Amministratore Delegato di F2i

F2i riapre il risiko delle farmacie in Italia. Il fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli è in trattative avanzate con il gruppo ceco Dr. Max per la cessione della partecipazione del 72,6% detenuta nella catena Farmacie Italiane. L’operazione, che potrebbe concludersi entro l’anno, rientra nella strategia di rotazione degli asset maturi del terzo fondo di private equity di F2i. Tra gli azionisti principali del fondo figurano Cdp Equity, le fondazioni bancarie, le casse previdenziali e i principali istituti italiani, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Un investimento nato dopo la liberazione del 2017 

F2i era entrata nel comparto farmaceutico alla fine del 2018, in seguito alla liberalizzazione del settore, rilevando il polo FarmaCrimi, fondato dai fratelli Rocco e Vincenzo Crimi. I due imprenditori avevano reinvestito con una quota di minoranza che oggi vale circa il 26,9% del capitale. Nel capitale figura anche Medeor, boutique d’investimento specializzata in sanità, con una quota residuale dello 0,45% attraverso il veicolo MedeorPart5. Sebbene non sia ancora definito se anche gli altri soci parteciperanno alla cessione, fonti vicine al dossier indicano che Dr. Max punta ad acquisire il 100% di Farmacie Italiane. L’operazione sarebbe seguita come advisor da Unicredit

Valutazione da 300 milioni F2i pronta a incassare oltre 160 milioni 

Il valore complessivo dell’operazione si aggirerebbe attorno ai 300 milioni di euro, includendo circa 90 milioni di debito. In base a questa stima, la quota di F2i avrebbe un valore di circa 160 milioni, più del doppio rispetto all’investimento iniziale, da circa 70 milioni, sostenuto nel 2018. Da allora, Farmacie Italiane è passata da 27 a 51 punti vendita tra farmacie e parafarmacie, con una presenza che da Milano e Roma si è estesa ad altre città italiane. 

I conti 2024 e la crescita della rete 

Nel 2024 Farmacie Italiane ha registrato 249,3 milioni di euro di ricavi (260 milioni considerando il canale online), 20 milioni di ebitda e un utile netto di poche centinaia di migliaia di euro.
Nel corso dell’ultimo esercizio, la società ha ridotto il numero di parafarmacie per concentrare risorse su investimenti e riduzione dell’indebitamento. 

Il ruolo di Dr.Max nel mercato europeo 

Il gruppo Dr. Max, controllato dal fondo ceco Penta Investments, è il secondo operatore di farmacie in Europa con oltre 3.000 punti vendita in 18 Paesi. In Italia è presente con circa 210 farmacie, dopo l’acquisizione nel 2023 della catena Neo Apotek, ma resta ancora una realtà di dimensioni ridotte rispetto ai leader del mercato nazionale.
Il principale concorrente, Hippocrates Holding (marchio Lafarmacia), conta oltre 550 punti vendita, mentre tra gli altri operatori figurano Farmagorà e Alma del gruppo Pharma Green.

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