08 Ottobre 2025
Palazzo dell'acqua e della Luce, sede storica di Acea
Il gruppo Acea offre l'opportunità, in occasione delle Giornate FAI d'Autunno di scoprire due luoghi simbolo della storia e della gestione dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente nella Capitale. Tra gli oltre 700 luoghi aperti in via eccezionale, in 350 città italiane, da nord a sud, il primo Gruppo industriale idrico del Paese rinnova la collaborazione con il FAI, confermando il proprio impegno nella promozione della cultura e nella valorizzazione del patrimonio nazionale. Sabato 11 e domenica 12 ottobre sarà possibile accedere alla Camera di manovra della Fontana di Trevi, gioiello nascosto nel cuore di Roma. Per la prima volta in assoluto, inoltre, sarà inoltre visitabile Acea Heritage: il Palazzo dell’Acqua e della Luce, sede storica di Acea.
Si potrà visitare la Camera di manovra della Fontana di Trevi, ambiente normalmente non accessibile e di competenza di Acea. Un’occasione unica per scoprire il cuore tecnologico del celebre monumento romano, nascosto al di sotto della sua superficie scenografica. Il percorso condurrà i visitatori tra le apparecchiature che regolano il funzionamento della fontana: pompe, addolcitori, sistemi di controllo del livello delle acque, fino alla “macchina aspiratutto” utilizzata per raccogliere le monete lanciate ogni giorno dai turisti.
La visita includerà la storica camera di manovra, da cui si accede direttamente alla vasca della fontana attraverso finestre aperte tra le sue sculture: un punto d’osservazione privilegiato per ammirare l’opera da una prospettiva inedita e comprenderne le esigenze manutentive. Qui, sotto il pavimento, scorre ancora l’acqua dell’Acquedotto Vergine, mentre una serie di reperti storici – tubazioni, calici, tappi, tabelle di distribuzione – testimoniano il funzionamento del sistema idrico nel corso dei secoli.
Durante la visita si approfondirà anche il ruolo attuale dell’Acquedotto Vergine, attivo quasi ininterrottamente da oltre duemila anni, e ancora oggi in grado di alimentare la fontana con le sue acque limpide. Il monumento, infatti, sorge alla base del colle Quirinale, nel cuore del rione Trevi, che deve il proprio nome a un antico trivio posto accanto alla fontana, in una zona di Roma abitata sin dall’età augustea grazie all’acqua portata dall’Acquedotto Vergine. Agli inizi del Seicento si avviò il progetto per una nuova fontana e Gian Lorenzo Bernini ne curò l’impostazione, ma i lavori furono sospesi per mancanza di fondi e ripresero soltanto un secolo dopo. L’intervento fu completato nel 1762 sotto la direzione di Giuseppe Pannini, che subentrò a Nicola Salvi, ideatore del progetto originario. Finanziata con i proventi del gioco del Lotto, la fontana vide la partecipazione di nove artisti nell’arco di trent’anni. Pannini ne reinterpretò lo stile, introducendo elementi neoclassici come bacini regolari dai bordi levigati in marmo, in sostituzione dei precedenti sbalzi a scogliera. La Fontana di Trevi rappresenta oggi il più imponente intervento scultoreo in pietra realizzato a Roma tra Tardo Barocco e Neoclassicismo. Sebbene nel tempo abbia suscitato critiche, da Valadier a Piacentini, è universalmente riconosciuta come una delle meraviglie più iconiche della città, anche grazie all’effetto scenografico amplificato dalla ristrettezza della piazza che la ospita.
In occasione delle Giornate FAI, apre eccezionalmente al pubblico il Palazzo dell’Acqua e della Luce, storica sede di Acea, situata tra Ostiense e Testaccio, in un angolo di Roma dove passato e presente si incontrano in modo sorprendente. Costruito tra il 1956 e il 1961, l’edificio è un interessante esempio di architettura brutalista italiana. Ma ciò che lo rende davvero speciale è la collezione custodita al suo interno: un patrimonio di oggetti e opere d’arte che raccontano la storia dell’energia, della tecnologia e della creatività nel nostro Paese.
La visita si snoda lungo due percorsi principali. Il primo è un viaggio nella memoria tecnologica: alternatori, trasformatori, contatori a gettoni, lampade storiche – strumenti che hanno accompagnato la modernizzazione dell’Italia e che oggi diventano testimoni di un’epoca.
Il secondo percorso è dedicato all’arte, e in particolare al lavoro di due grandi protagonisti del Novecento italiano: Gino Marotta e Pietro De Laurentiis. Attraverso bozzetti, disegni e studi originali – molti dei quali inediti e concessi in prestito dall’Archivio Marotta e dagli eredi De Laurentiis – scopriamo come questi artisti abbiano contribuito a rendere unica la sede di Acea, integrando arte e architettura in modo armonioso e visionario.
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