25 Settembre 2025
Dopo la recente promozione del rating dell’Italia da parte di Fitch, l’agenzia ha rivalutato anche i principali gruppi bancari italiani e alcune società collegate al governo.
In particolare, Intesa Sanpaolo ha visto il suo Long-Term Issuer Default Rating (IDR) salire da “BBB” ad “A-” e il Viability Rating (VR) passare anch’esso da “BBB” ad “A-”, con outlook stabile. Secondo Fitch, l’aumento riflette sia il miglioramento del rating sovrano italiano sia l’eccezionale solidità della banca, che giustifica un livello leggermente superiore a quello del Paese.
Anche UniCredit ha beneficiato di un upgrade simile: il Long-Term IDR e il Senior Preferred Rating sono stati portati a “A-” con outlook stabile, un gradino sopra il rating sovrano. Fitch sottolinea come la diversificazione geografica in economie performanti e la forte capacità di assorbimento delle perdite pongano UniCredit in una posizione di forza rispetto ai concorrenti nazionali. Il Viability Rating è salito ad “A-” e sono stati rivisti al rialzo anche tutti i rating relativi a depositi, Senior Non-Preferred, Tier 2 e Additional Tier 1, mentre il rating a breve termine dell’emittente è confermato a “F2” e quello dei depositi a “F1”.
Fitch Ratings ha migliorato i rating Long-Term Issuer Default Ratings (IDR) di Credem a "BBB+" da "BBB" e Viability Ratings (VRs) a "bbb+" da "bbb". L'outlook sul Long-Term IDR è Stabile. L'azione di rating fa seguito al miglioramento del rating sovrano dell'Italia da "BBB" a "BBB+" con Outlook Stabile dello scorso 19 settembre 2025. I rating di Credem riflettono principalmente la sua posizione ben consolidata nelle regioni più prospere del nord Italia e una qualità degli attivi superiore alla media, integrata da un modello di business ben diversificato che Fitch considera un chiaro vantaggio strategico e competitivo in Italia. Tali punti di forza hanno contribuito a un andamento degli utili più stabile rispetto alla maggior parte delle banche concorrenti nell'ultimo decennio. Inoltre, i rating riflettono anche la prudente politica di credito e di gestione del capitale.
L’agenzia di rating Fitch ha alzato il rating del debito senior non garantito di Iren S.p.A. da "BBB" a "BBB+" e quello delle sue obbligazioni ibride da "BB+" a "BBB-", a seguito del recente miglioramento del Long-Term Issuer Default Rating (IDR) dell'Italia.
Il rating del debito senior non garantito di Iren riceve un incremento di un notch rispetto al rating corporate Iren (Long-Term IDR) di "BBB", per riflettere i minori rischi sugli strumenti di debito emessi da società di servizi con oltre il 50% dei loro utili da attività regolate.
Parallelamente, Fitch ha migliorato i rating di cinque società collegate al governo italiano – Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Ferrovie dello Stato Italiane (FS), AMCO, SACE e FNM – portando i loro Local-Currency IDR da “BBB” a “BBB+”, con prospettive stabili. Anche i rating a breve termine sono stati alzati: CDP, FS, AMCO e SACE da “F2” a “F1” e FNM da “F3” a “F1”. Questi aggiornamenti riflettono il rafforzamento del debito sovrano italiano e la solidità delle entità collegate al governo.
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