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Webuild e Saipem avviano l'analisi sul dossier Pizzarotti: attenzione puntata sull'intera struttura societaria

Sono state avviate interlocuzioni preliminari volte a esplorare possibili scenari strategici, tra cui l’ingresso di un nuovo socio nel capitale; i due colossi potrebbero trovarsi a competere per un’operazione che influenzerebbe significativamente l’intero settore

24 Settembre 2025

Webuild e Saipem avviano l'analisi sul dossier Pizzarotti: attenzione puntata sull'intera struttura societaria

La partita attorno a Impresa Pizzarotti & C. si sta progressivamente animando: il gruppo parmense attivo nel settore delle costruzioni avrebbe recentemente ricevuto manifestazioni di interesse da parte di due grandi player, Webuild e Saipem.

Durante l’estate, il contractor appartenente alla famiglia Pizzarotti (che controlla l’azienda attraverso la holding Mipien), assistito dall’advisor Lazard, ha avviato interlocuzioni preliminari volte a esplorare possibili scenari strategici, tra cui l’ingresso di un nuovo socio nel capitale

Le valutazioni in corso si inseriscono nel dialogo aperto tra il gruppo e istituti di credito (tra cui Intesa SanpaoloUnicreditCrédit AgricoleBanco BPM e Mps), che complessivamente vantano 1,8 miliardi di creditiIn questa fase, era emersa anche l’ipotesi di un possibile coinvolgimento del Gruppo FS, che lo scorso 26 luglio ha lanciato l’Integrazione Verticale Costruzioni, ma al momento l’interesse concreto sembrerebbe concentrarsi soprattutto su Webuild e Saipem. I due colossi potrebbero trovarsi a competere per un’operazione che avrebbe un impatto rilevante sull’intero settore.

Il valore strategico dell'operazione

Uno degli elementi chiave sarà definire con precisione il perimetro dell’eventuale operazione. L’ingresso nel capitale di Pizzarotti, o addirittura l’acquisizione di una partecipazione di controllo, per Webuild avrebbe un valore strategico significativo, in linea con il percorso già avviato con Progetto Italia, l’iniziativa partita con il salvataggio di Astaldi alla fine del 2020; a ciò si aggiunge il fatto che le due aziende condividono numerose commesse, tra cui spiccano il lotto 1 dell’alta velocità Salerno-Reggio Calabria e in Sicilia.

Il dossier Pizzarotti avrebbe una valenza strategica anche per Saipem, considerando la lunga storia di collaborazioni tra i due gruppi su opere infrastrutturali, in particolare nel settore dell’alta velocità ferroviaria. Tra i progetti congiunti più rilevanti figura il Consorzio Cepav Due, dove Saipem ricopre il ruolo di capofila e in cui è presente anche il Gruppo ICM.

Il percorso di Pizzarotti

Pizzarotti prosegue il percorso di composizione negoziata della crisi: negli ultimi anni, il gruppo ha registrato una crescita del fatturato, trainata principalmente dal backlog nel settore delle infrastrutture, che rappresenta oltre l’80% del volume produttivo. Un contributo significativo è arrivato anche dalla strategia di rilancio sul mercato nazionale, che oggi genera circa il 75% dei ricavi, con commesse finanziate dal PNRR, caratterizzate da marginalità elevate.

Nonostante questo slancio, l’azienda ha dovuto fare i conti con l’impatto negativo dell’aumento dei costi energetici e delle materie prime, che ha inciso sul risultato netto.

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