06 Agosto 2025
Un migliaio di dipendenti Gucci si mobilitano per reclamare il bonus di €600 negato dall'azienda. Le sigle sindacali Fisascat CISL, Filcams CGIL e Uiltucs accusano la casa di moda di aver negato l'erogazione dell'importo welfare previsto dal contratto integrativo applicato in ultravigenza (valido solo in corso le trattative per il rinnovo). In una nota ricordano come la direzione dell'azienda avesse fornito più volte clausole specifiche di garanzia sull'erogazione del pacchetto, anche per il 2025, introdotto con l’integrativo sottoscritto nel luglio 2022 e scaduto il 31 dicembre 2024.
I sindacati si esprimono così: "L'azienda, con un comportamento del tutto strumentale, non ha fatto altro che far trascorrere tempo prezioso, prendendosi gioco delle lavoratrici e dei lavoratori che ogni giorno si impegnano nei punti vendita e che attendevano e continuano ad attendere l'importo welfare. Non vogliamo cadere e non cadremo nella logica di uno scambio al ribasso che tolga tutele da una parte per spostarle da un'altra. Riteniamo molto grave l'atteggiamento dell’azienda e per tale ragione siamo a proclamare uno stato di agitazione a livello nazionale con possibili azioni sindacali che saranno eventualmente comunicate a livello territoriale".
Il brand di lusso è colpito da una crisi finanziaria: la società madre Kering ha chiuso il secondo trimestre 2025 con ricavi in calo del 18%, scesi a €3,7 miliardi; il primo semestre aveva segnato un -16% a €7,5 miliardi. L’utile netto è stato di €474 milioni. L’utile operativo ricorrente si è attestato a €969 milioni, con un margine operativo del 12,8%, in calo di 470 punti base sull’anno scorso. Gucci perde il 26% e scende a €3 miliardi nel semestre.
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