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Vino, il Marchese Gerardo Gondi eletto nuovo presidente del Consorzio Chianti Rufina

Le congratulazioni dell’Assessora all’Agricoltura Stefania Saccardi per la nuova nomina del titolare dell'azienda vinicola Marchesi Gondi

27 Giugno 2025

Gerardo Gondi - Marchesi Gondi

Gerardo Gondi - Marchesi Gondi

 Il Marchese Gerardo Gondi eletto nuovo presidente del Consorzio Chianti Rufina

“Desidero esprimere il mio più sincero compiacimento per l’elezione di Gerardo Gondi – Marchesi Gondi alla carica di presidente del Consorzio Chianti Rufina". Lo ha detto la vicepresidente e Assessora all’agricoltura Stefania Saccardi appena appresa la notizia della elezione del giovane marchese Gerardo Gondi, figlio maggiore del Marchese Bernardo e della Marchesa Vittoria Gondi, per il triennio 2025-2027, avvenuta all’unanimità da parte del Consiglio di Amministrazione. La famiglia Gondi, oltre a possedere la splendida dimora di Piazza San Firenze, progettato nel 1489 dall’architetto Giuliano da Sangallo, il preferito di Lorenzo il Magnifico, ha le facciate disegnate con tre ordini degradanti di bugnato in pietra forte, è proprietaria di Tenuta Bossi di proprietà della famiglia Gondi dal 1592, sempre stata famosa per il suo vino. Situata sulle boscose colline a Nord-Est di Firenze, nel cuore del Chianti Rufina, zona vitivinicola famosa fin dall’epoca degli Etruschi. Questa gemma si trova in una valle vitata, tra le colline a 18 km da Firenze, tra 200 e  400 metri d’altezza s.l.m. L’azienda si estende per 315 ettari di cui 19 ettari a vigneti e 32 a oliveti, oltre a cereali e boschi. La maestosa villa rinascimentale, che domina la vallata con il suo parco monumentale e le cantine, è stata restaurata e modificata nei secoli successivi all’acquisto. Accanto alla villa, è stata costruita da Antonino Gondi una chiesa a tre altari. La famiglia ha creduto nel territorio in cui è immersa questa realtà, il Chianti Rufina che rende unico e riconoscibile il vino qui prodotto.

Gli attuali proprietari, 25° generazione di produttori di vino alla Tenuta Bossi, sono il Marchese Bernardo Gondi e la sorella Donatella coadiuvati dai figli di Bernardo, Gerardo e Lapo. Continuano la tradizione familiare cercando di mantenere quanto hanno sempre fatto i loro antenati, preservare l’integrità e la bellezza del ambiente in cui è inserita l’azienda e proseguire nella filosofia che ha sempre contraddistinto la Tenuta Bossi: la continua ricerca di una qualità altissima dei prodotti. Come sapienti artigiani, romantici vigneron, plasmano il grappolo in vino dandogli un anima che rende i loro vini unici. Il palazzo Gondi di Piazza San Firenze a Firenze, a pochi metri da Palazzo Vecchio, fu progettato per il banchiere Giuliano Gondi Il Vecchio, sulle rovine dell’antico Teatro Romano, sopra il quale era stata costruita anche una torre che ospitava lo studio del notaio Ser Piero Da Vinci, padre di Leonardo. Quest’ultimo, dalla finestra del padre, disegnò l’Impiccato e sembra, l’Annunciazione. Il Palazzo fu inaugurato nel giugno del 1495 in occasione di una visita del Duca di Urbino a Firenze. Nel 1600 fu aggiunta la bella fontana nel cortile. Nel ‘700 e nei primi dell'800 vi furono fatti vari lavori di restauro e di abbellimento per adattare alcune stanze al gusto del tempo, come la splendida alcova del primo piano affrescata da Matteo Bonechi.

“La nomina di Gerardo Gondi  - continua Saccardi - rappresenta un riconoscimento al suo impegno costante e alla visione strategica dimostrata nel corso degli anni, prima come consigliere e poi come vice-presidente del Consorzio.  Imprenditore appassionato, alla guida della storica Azienda Marchesi Gondi – Tenuta Bossi, ha saputo coniugare tradizione e innovazione, valorizzando in modo esemplare il potenziale del territorio della Rufina e affermando la qualità dei suoi vini a livello internazionale.  Accogliamo con grande fiducia le parole con cui il nuovo presidente ha espresso la propria disponibilità a mettere al servizio della denominazione dedizione, passione e lavoro costante, in un momento particolarmente complesso per l’intero settore vitivinicolo. Un ringraziamento sentito va anche a Federico Giuntini – Selvapiana, per l’importante lavoro svolto durante il suo mandato, e congratulazioni ai neo vice-presidenti Faye Lottero e Enrico Lippi, le cui competenze saranno preziose per affrontare le prossime sfide del Consorzio. Auguro buon lavoro a Gerardo Gondi, certa che sotto la sua guida il Chianti Rufina saprà rafforzare ulteriormente la propria identità e il proprio prestigio". 

Antica nobile famiglia fiorentina di cui si ha notizie fin dai tempi di Carlo Magno, i Gondi furono podestà della Repubblica Fiorentina, commercianti di tessuti di lana ed auroserici, battiloro, ambasciatori con i Medici. La “Compagnia Gondi” aveva sedi  non solo in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Polonia ma anche a Costantinopoli e Calcutta. Ebbero cariche politiche importanti soprattutto a Firenze ed a Napoli mentre ricoprirono fondamentali incarichi di Governo in Francia con le due regine Caterina e Maria dei Medici. Molto vicini a tutte le importanti famiglie fiorentine e francesi. Per esempio, in Italia Giuliano Gondi il Vecchio, colui che ha fatto costruire il Palazzo in Piazza San Firenze, sposò in prime nozze Maddalena di Filippo Strozzi. Mentre Elena Gondi, detta Lena, era la madre di Jacopo Salviati quindi consuocera di Lorenzo il Magnifico e madre di Maria, madre di Cosimo I e Leone XI. In Francia invece, Antonio, maestro di palazzo del Duca d’Angiò, è famoso  perché finanziò il  primo viaggio di Giovanni da Verrazzano in cui venne scoperta la Baia di New York e la Florida. Sposò Marie Catherine de Pierre Vive, personaggio molto vicino a Caterina de’ Medici. Suo figlio Alberto, Duca di Retz, Ambasciatore e Maresciallo di Francia, sposò Claude Catherine de Clermont Dampierre ed era anche signore di Versailles. Suo figlio, Carlo Marchese di Belle Île, fu il marito di Antoniette d’Orléans-Longueville, fu anche Generale delle Galere come suo fratello Filippe Emanuel. Lo stemma della famiglia è “due mazze ferrate in croce di Sant’Andrea” in campo oro, simbolo delle nostre origini guerriere, che reca il motto di famiglia “Non Sine Labore”. I Gondi hanno un antico titolo del 1200 “Patrizio Fiorentino” dato dalla Repubblica Fiorentina. Sono Marchesi ma usano la corona ducale concessa loro dal Re di Napoli Alfonso.

 

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