02 Aprile 2025
Il settore italiano del Mobile rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy ed è storicamente caratterizzato da una forte propensione all'export. Tuttavia, il 2023 ha segnato un calo del fatturato del -3% rispetto all'anno precedente, e il 2024 continua a essere influenzato da un contesto economico e geopolitico incerto. L'analisi dell'Osservatorio Imprese di CRIF evidenzia la resilienza del comparto, ma anche i rischi derivanti dalle scelte commerciali internazionali, in particolare quelle degli Stati Uniti.
“Il settore del Mobile ha mostrato negli ultimi anni una buona tenuta sia in termini di performance economico-finanziaria che di rischiosità. In particolare, nel 2024 il comparto si conferma in linea con il profilo di rischio nazionale. Tuttavia, l’attuale contesto internazionale, e in particolar modo le scelte dell’amministrazione statunitense in merito all’applicazione di dazi su prodotti importati, rappresenta un elemento che potrebbe fortemente influenzare l’andamento della rischiosità degli operatori di settore. Questo anche alla luce della forte propensione all’export del comparto, che vede negli Stati Uniti uno dei principali canali di vendita. I dazi restano osservato speciale non solo per i potenziali effetti diretti sul mercato statunitense, ma anche per quelli collaterali che potrebbero riguardare l’aumento della pressione competitiva sugli altri mercati o le scelte di politica monetaria in termini di andamento dei tassi di interesse. Di conseguenza, ciò potrebbe determinare un incremento della rischiosità a livello settoriale”, afferma Luca D’Amico, CEO di CRIF Ratings.
Nel 2024, gli importi di credito erogati alle Società di Capitali del settore Mobile sono diminuiti del -3% rispetto all’anno precedente, riflettendo la contrazione del fatturato iniziata nel 2023. Questo fenomeno è legato alla riduzione della domanda di arredamento, che aveva beneficiato in precedenza di incentivi e tassi di crescita straordinari. Il tasso di default delle imprese del settore si attesta al 2,32% a giugno 2024, in linea con la media nazionale (2,46%).
L’analisi dei bilanci 2023 mostra una leva finanziaria leggermente migliore rispetto alla media nazionale (2,7x contro 3x), segnalando una buona tenuta nonostante il calo del fatturato. Tuttavia, in termini di liquidità e copertura degli interessi, il settore registra valori inferiori alla media nazionale (liquidità al 120% contro il 130%, copertura degli interessi a 9x rispetto a 12x), pur rimanendo su livelli accettabili.
Il settore del Mobile in Italia conta circa 20.000 imprese, di cui il 40% Società di Capitali, il 22% Società di Persone e il 38% Ditte individuali. La distribuzione geografica evidenzia una forte concentrazione nel Nord Italia (57%), con Lombardia (21%) e Veneto (16%) come regioni principali. La maggior parte delle imprese ha un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro (70%), ma il comparto mostra una concentrazione doppia rispetto alla media nazionale nelle fasce di fatturato superiori ai 2 milioni di euro.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia