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Fenice di Ferragni, al via l'aumento di capitale da 6,4mln dopo perdite da 10,2mln, sì da Sisterhood (32,5%) e Alchimia (40%), no di Morgese (27,5%)

Con il via libera all’aumento di capitale, le perdite possono essere ripianate e la società riparte con 200 mila euro di capitale

11 Marzo 2025

Chiara Ferragni, Fenice e i soldi degli infermieri: emessi due insoliti bond da €15 mln dal socio dell'influencer

Chiara Ferragni (fonte Instagram Che tempo che fa)

Via libera in assemblea all'aumento di capitale da 6,4 milioni di euro di Fenice, la società titolare dei marchi di Chiara Ferragni, dopo le perdite da 10,2 milioni degli anni 2023 e 2024. Lo si legge in una nota dell'azienda in cui viene sottolineato che la delibera, con i termini posposti dall'amministratore unico Claudio Calabi, è passata con il voto favorevole di Sisterhood (cioè della stessa Ferragni con il suo 32,5% delle quote) e di Alchimia, che possiede l'altro 40% e fa riferimento all'ex presidente Paolo Barlettache.

Fenice di Ferragni, al via l'aumento di capitale da 6,4mln dopo perdite da 10,2mln

Sono stati votati favorevolmente i tre punti all’ordine del giorno: approvazione del bilancio 2023 in ritardo, dello stato patrimoniale e l’aumento di capitale che salva l'azienda dal fallimento. Contrario l'ex socio Pasquale Morgese, azionista al 27,5% della società.

In particolare Sisterhood si è detta "pronta a sottoscrivere l'aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta" ed eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per consentire a Fenice di "proseguire con successo la propria attività". L'importo dell'aumento di capitale della società che detiene i marchi di Chiara Ferragni è di 6,4 milioni di euro.

Le perdite di 10,2 milioni registrate tra il 2023 e la fine di novembre del 2024 hanno azzerato il patrimonio. Il bilancio 2023 si è chiuso con ricavi intorno agli 11-12 milioni rispetto al picco dei 14,3 milioni del 2022. Ma gli effetti del pandoro-gate allora non si erano ancora sentiti o comunque solo in piccola parte. L’impatto notevole è sul 2024, quando il brand Chiara Ferragni avrebbe prodotto poco meno di 2 milioni di fatturato con perdite cumulate (2023+2024) a circa 10,2 milioni.

Fenice, Morgese contrario a bilancio 2023 e ricapitalizzazione

In assemblea l'imprenditore Pasquale Morgese, azionista al 27,5% della società dell'influencer, ha votato contro il bilancio e contro la ricapitalizzazione. Morgese, socio di lungo corso della Ferragni, si sarebbe riservato di impugnare sia il bilancio che le delibere assembleari relative alla ricapitalizzazione.

Fenice riparte con 200 mila euro di capitale dopo le perdite di 10,2 mln

A quattro mesi dal suo arrivo come amministratore unico di Fenice, Claudio Calabi ha mandato in porto il piano per salvare la società che ora può ripartire. Con il via libera all’aumento di capitale le perdite possono essere ripianate: Fenice può ora contare su 200 mila euro di capitale.

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