22 Gennaio 2025
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, presieduto da Monica de Virgiliis, ha approvato il Piano Strategico 2025-2029 della Società. L'Amministratore Delegato Stefano Venier presenterà alla comunità finanziaria la roadmap del Piano, che delinea gli investimenti, gli obiettivi finanziari e le iniziative di innovazione, €12,4 miliardi per un'infrastruttura paneuropea multi-molecola, il focus sarà sulla sicurezza energetica e la transizione verso il Net Zero.
“Siamo in un momento cruciale per il settore energetico, in cui le crescenti incertezze e la volatilità dei prezzi richiedono sistemi resilienti in grado di resistere agli shock geopolitici e allo stesso tempo consentire la transizione verso il Net Zero in modo sostenibile per tutti”, ha dichiarato Stefano Venier, Amministratore Delegato di Snam. “Investiremo 12,4 miliardi di euro per un'infrastruttura paneuropea in grado di gestire molecole tradizionali e decarbonizzate come gas naturale, biometano, idrogeno e CO₂, garantendo sicurezza e sostenibilità e soddisfacendo al contempo l'evoluzione della domanda energetica. Realizzeremo la nostra ambition creando valore per tutti gli stakeholder, attraverso due leve strategiche: sostenibilità e innovazione”.
Gli investimenti previsti dal Piano 2025-2029 sono i più consistenti della storia di Snam e proseguono sulla scia delle iniziative adottate in risposta alla crisi energetica del 2022.
Negli ultimi anni, la Società ha triplicato la capacità di rigassificazione e aumentato la flessibilità del sistema di stoccaggio. L'acquisizione degli asset di Edison Stoccaggio, prevista entro il primo trimestre del 2025, e il completamento della Linea Adriatica entro il 2027 contribuiranno a costruire un sistema energetico resiliente, flessibile e sostenibile in Italia e in Europa, consolidando la leadership di Snam lungo l’intera catena del valore midstream.
Nonostante le sfide poste dall'aumento dei tassi di interesse e del relativo costo del debito, Snam ha conseguito una solida performance finanziaria. Negli ultimi due anni, l’EBITDA è cresciuto del 23% e l'utile netto del 6%. Inoltre, le emissioni Scope 1 e 2 sono state ridotte di circa il 25% (2024E vs 2022), anche in presenza di un riassetto dei principali flussi di gas che si è rivelato più energy-intensive. Questi risultati evidenziano la capacità di adattamento e l’impegno di Snam all'eccellenza operativa e alla sostenibilità.
Proprio la sostenibilità e l’innovazione continuano a essere le leve strategiche per supportare l'ambizione di Snam a diventare un operatore energetico multi-molecola leader a livello paneuropeo. Il Piano Strategico 2025-2029 prevede un aumento del 25% degli investimenti per la transizione energetica, riflettendo gli avanzamenti di iniziative chiave come il progetto Ravenna CCS e il SoutH2 Corridor. Ulteriore attenzione sarà rivolta alla riconversione degli impianti di biometano e alle soluzioni di efficienza energetica.
Il Piano Strategico 2025-2029 di Snam prevede investimenti totali per 12,4 miliardi di euro (al netto di circa 1 miliardo di euro di finanziamenti pubblici), con un incremento dell'8% rispetto al piano precedente. Il piano si concentra su due ambiti principali:
Una parte consistente degli investimenti, 10,9 miliardi di euro (rispetto ai 10,3 miliardi di euro del piano precedente), è dedicata allo sviluppo sostenibile delle infrastrutture gas:
Gli investimenti nei business della transizione energetica ammontano a 1,5 miliardi di euro (rispetto agli 1,2 miliardi di euro del piano precedente), così ripartiti:
Snam sta guidando l'evoluzione verso un sistema energetico multi-molecola, facendo leva anche sulle sue società partecipate presenti lungo i principali corridoi energetici europei.
Riconosciuta come la più importante via di importazione dell'Italia, SeaCorridor svolge un ruolo cruciale per la sicurezza energetica dell'Europa grazie alle infrastrutture di Snam e alla capacità di esportazione verso Nord. È il punto di partenza del prossimo SoutH2 Corridor, che collegherà il Nord Africa alla Germania meridionale attraverso le reti gestite da TAG, GCA, società partecipate da Snam, e bayernets.
Lungo la direttrice Est TAP e Desfa forniscono gas all'Italia, ai Balcani e all'Europa centrale e orientale, rafforzandone la sicurezza energetica dopo la riduzione delle importazioni di gas russo.
Lanciato all'inizio del 2024, con il sostegno di diversi operatori tra cui Desfa, il South-East European Hydrogen Corridor mira a stabilire una rotta di approvvigionamento di idrogeno dall'Europa sudorientale alla Germania. Tale rotta potrebbe essere ulteriormente collegata al SoutH2 Corridor, attraverso il mare Adriatico.
Teréga svolge un ruolo chiave nel progetto H2med, che collegherà le reti di idrogeno della penisola iberica all'Europa nordoccidentale.
Snam detiene inoltre una posizione di leadership nello stoccaggio multi-molecola, grazie anche alle competenze delle sue società partecipate: Teréga e Desfa sono attualmente impegnate in progetti CCS; dCarbonX sta sviluppando un portafoglio di asset di stoccaggio offshore nel sottosuolo (gas naturale e idrogeno) in Irlanda e nel Regno Unito; Storegga si sta concentrando principalmente sulla CCS nel Regno Unito (Scozia) e negli Stati Uniti.
La leadership in questi progetti e corridoi consente di rafforzare la visibilità e di capitalizzare l’expertise tecnico, finanziario e istituzionale, a sostegno della crescita delle società partecipate, offrendo al contempo una prospettiva più ampia su un mercato energetico paneuropeo dinamico e interconnesso.
Snam beneficerà inoltre di una maggiore visibilità e del contributo delle società partecipate, che si prevede crescerà di circa il 40% nell'orizzonte di Piano, passando dai 300 milioni di euro previsti nel 2024 a circa 420 milioni nel 2029. I fattori chiave saranno il ritorno alla redditività di TAG in seguito alla rimozione dal 2025 dei rischi connessi ai volumi, l'espansione di TAP a 1,2 miliardi di metri cubi all'anno entro il 2026 e la crescita delle società partecipate italiane.
Snam ha in gran parte mantenuto la suddivisione in 3 cluster strategici delle sue società partecipate: i value-enhancers includono gli asset industriali posizionati lungo i corridoi energetici-chiave, i business-enablers comprendono le società partecipate senza collegamenti fisici diretti con gli asset di Snam, e gli opportunistic assets includono gli investimenti con un potenziale tale da generare un valore significativo.
Innovazione
L’approccio strategico dual-track all’innovazione di Snam punta sia sull’innovazione comprovata (proven innovation) sia su quella esplorativa per migliorare l'eccellenza operativa e promuovere soluzioni energetiche decarbonizzate.
Nel periodo 2025-2029, Snam investirà 338 milioni di euro in iniziative di proven innovation e altri 62 milioni di euro in attività di innovazione esplorativa. Questo ammontare sarà indirizzato verso la digitalizzazione avanzata, l'applicazione dell'intelligenza artificiale e di tecnologie all'avanguardia per sostenere lo sviluppo di molecole decarbonizzate.
Dal 2018, il programma SnamTEC è stato decisivo per migliorare le prestazioni degli asset, la resilienza e la sicurezza operativa, integrando nuove tecnologie e strumenti nelle principali attività del Gruppo. Saranno impiegate sia tecnologie esistenti sia emergenti per accogliere nelle infrastrutture Snam molecole diverse. Implementando e sperimentando tecnologie a zero o basse emissioni di carbonio nei settori dell'industria, dell'energia e dei trasporti, Snam contribuisce attivamente alla decarbonizzazione del sistema.
Nella prima metà del 2025 Snam presenterà il suo primo Innovation Plan, che illustrerà nel dettaglio la strategia di innovazione, l'ecosistema, i progetti chiave, le collaborazioni e una roadmap tecnologica decennale in tema di innovazione.
Sostenibilità
La strategia di sostenibilità adotta un approccio all-round pienamente allineato agli obiettivi aziendali e alle attività operative.
Negli ultimi anni sono stati raggiunti alcuni traguardi importanti:
In prospettiva, le priorità di Snam si concentrano sull'esecuzione e sul raggiungimento dei suoi ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e di biodiversità, come recentemente delineato nel Transition Plan. Gli obiettivi principali sono:
Inoltre, Snam è determinata a raggiungere gli obiettivi della Sustainability Scorecard, a mantenere una posizione di leadership nei principali rating ESG e ad ottenere le certificazioni della Science Based Targets initiative (SBTi) e della Science Based Targets Network (SBTN), quando disponibili.
Snam prevede una solida performance nel periodo 2024E-2029, preservando al contempo la solidità e la flessibilità finanziarie.
Nell'orizzonte del Piano, si prevede che i seguenti indicatori registrino i tassi di crescita medi annui (CAGR) indicati di seguito:
Guidance
La guidance 2024 è confermata. Per quanto riguarda il 2025:
Miglioramento della dividend policy:
Il dividendo totale del 2024 sarà distribuito nel 2025, con il 40% (0,1162 euro per azione) già pagato come acconto il 22 gennaio 2025 (record date: 21 gennaio 2025; data di stacco: 20 gennaio 2025). Il restante 60% (0,1743 euro per azione) sarà distribuito il 25 giugno 2025 (record date: 24 giugno 2025; data di stacco: 23 giugno 2025), previa approvazione dell'Assemblea degli Azionisti chiamata ad approvare il bilancio 2024.
Struttura finanziaria e costo del debito
Snam si impegna a mantenere una solida struttura finanziaria per tutto il periodo del Piano.
In risposta a un contesto globale volatile caratterizzato da tassi di interesse elevati, la strategia finanziaria della Società si concentrerà sulla diversificazione delle fonti e degli strumenti di finanziamento, sull'ottimizzazione del capitale circolante e sulla gestione dei flussi di tesoreria. Nell'orizzonte del piano, il costo medio del debito dovrebbe raggiungere il 2,8%, 20 punti base in più rispetto al piano precedente, riflettendo le condizioni di finanziamento attuali e previste.
Nonostante il previsto aumento dell'indebitamento a circa 21,2 miliardi di euro nel 2029, dovuto all'incremento degli investimenti, Snam manterrà un'ampia flessibilità finanziaria entro le soglie di credito stabilite dalle agenzie di rating Moody's, Standard and Poor's e Fitch, garantendo l’attuale merito di credito.
Si prevede che la percentuale di finanziamenti sostenibili rispetto ai finanziamenti complessivi aumenterà in modo significativo, raggiungendo il 90% entro il 2029, in aumento rispetto al precedente obiettivo dell'85% entro il 2027, posizionando Snam tra le società leader nella finanza sostenibile.
Snam immagina un futuro in cui i suoi asset e investimenti anticipano e si adattano all'evoluzione del mix energetico, passando dal gas naturale a molecole alternative come l'idrogeno e la CO2. Ciò aumenterà i volumi complessivi trasportati attraverso la rete Snam, rafforzando il ruolo della Società nella transizione energetica.
Gli asset resilienti di Snam, supportati da investimenti e da un modello climate-adaptive, garantiscono flessibilità e sicurezza energetica a prezzi accessibili, oltre a costituire un'opzione economicamente vantaggiosa per il trasporto di molecole decarbonizzate.
Tra il 2030 e il 2034, Snam prevede opportunità di investimento fino a 14,7 miliardi di euro, che si aggiungono ai 12,4 miliardi previsti nell’arco di Piano. Ciò porta gli investimenti totali previsti nell'orizzonte 2025-2034 a circa 27 miliardi di euro.
Tali investimenti si concentreranno su:
Grazie alla visibilità delle sue attività regolamentate, a una struttura finanziaria solida e flessibile e all'innovazione e alla sostenibilità come fattori chiave del piano strategico, Snam è in posizione ideale nel percorso di transizione verso un mix energetico multi-molecola, creando valore a lungo termine per tutti i suoi stakeholder.
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