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Classifica Top Manager Reputation, sul podio confermato Orcel (Unicredit), seguito da Berlusconi (Mediaset) e Messina (Intesa Sanpaolo)

L'analisi di dicembre della Top Manager Reputation conferma la solidità e i cambiamenti nell'arena delle figure apicali delle principali aziende italiane, confermando la prima posizione dell’AD di Unicredit, che continua la sfida con Bpm

13 Gennaio 2025

Classifica Top Manager Reputation, sul podio confermato Orcel (Unicredit), seguito da Berlusconi (Mediaset) e Messina (Intesa Sanpaolo)

La classifica Top Manager Reputation vede confermato al primo posto Andrea Orcel (Unicredit), seguito da Pier Silvio Berlusconi (Mediaset) che sale di due posizioni e Carlo Messina (Intesa Sanpaolo). Nella top-5 troviamo anche Claudio Descalzi e Giorgio Armani, con quest'ultimo che guadagna una posizione. Scorrendo le prime dieci, spicca il notevole avanzamento di Luca de Meo (+5), che si piazza al settimo posto, mentre Urbano Cairo perde due posizioni ma resta tra i primi dieci (nono).

Stefano Donnarumma sale al sedicesimo posto (+6), e Giuseppe Castagna e Flavio Cattaneo guadagnano entrambe dodici posizioni, raggiungendo la 28ª e la 29ª posizione rispettivamente. L'analisi di dicembre della Top Manager Reputation conferma la solidità e i cambiamenti nell'arena delle figure apicali delle principali aziende italiane.

Andrea Orcel in testa alla Top Manager Reputation, completano il podio Pier Silvio Berlusconi e Carlo Messina

Andrea Orcel mantiene saldamente il primo posto con un punteggio di 85.65, nonostante le sfide in corso con Bpm, dove si scontra con l'AD Giuseppe Castagna (28° con +12 posizioni). Pier Silvio Berlusconi si distingue conquistando il secondo posto (81.40), grazie a un notevole incremento dell'utile di MFE (+38,7% nei primi nove mesi del 2024) e a una visione internazionale sempre più orientata alla crescita. Carlo Messina, con 80.93 punti, mantiene il terzo posto, consolidando la sua posizione di leader in Europa grazie ai 3 miliardi di dividendi distribuiti da Intesa Sanpaolo.

Al quarto posto troviamo Claudio Descalzi (80.78), AD di Eni, seguito da Giorgio Armani (78.88), che guadagna una posizione grazie alla sua presenza imperiosa nel mondo della moda. Sesto è Renato Mazzoncini (77.18), AD di A2A, mentre al settimo posto, con un’impennata di cinque posizioni, troviamo Luca de Meo (77.11), AD di Renault, la cui leadership è sempre più al centro dell'attenzione, anche dopo gli sconvolgimenti in Stellantis. L'ottavo posto è di Brunello Cucinelli (77.10), seguito da Urbano Cairo (77.07) e Alessandro Benetton (75.10), che chiudono la top-10.

Tra le altre figure da segnalare, Matteo del Fante scende al 11° (-2), mentre Luigi Ferraris e Stefano Venier di Snam avanzano rispettivamente al 12° e al 13° posto, con Venier che guadagna due posizioni. Al 16° troviamo Stefano Donnarumma (68.50), che compie un grande salto in avanti, grazie alla presentazione di un ambizioso piano da 100 miliardi. Tra gli altri movimenti degni di nota, Cristina Scocchia (69.42) resta stabile al 14° posto, mentre Renzo Rosso (69.24) avanza di una posizione. Chiude la top-20 Pierroberto Folgiero (64.47), mentre Marina Berlusconi scivola al 19° posto (64.89), alternando momenti di grande visibilità a silenzi.

In crescita anche Flavio Cattaneo (29°,+12), Pietro Salini (31°,+8), Maximo Ibarra (35°,+10), Aldo Isi (40°,+9), Gianpiero Strisciuglio (48°,+5), Stefano Domenicali (50°,+5), Giovanni Ferrero (52°,+12), Paolo Arrigoni (56°,+5) e Luigi Cantamessa (57°,+6).

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