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Honda pronta alla fusione con Nissan e Mitsubishi, obiettivo: diventare principale azionista del nuovo colosso automobilistico

Honda mira a ottenere il comando della futura holding, con una posizione dominante grazie alla sua maggiore capitalizzazione di mercato, se la fusione andrà in porto, il gruppo risultante sarà il terzo al mondo per vendite

02 Gennaio 2025

Honda pronta alla fusione con Nissan e Mitsubishi, obiettivo: diventare principale azionista del nuovo colosso automobilistico

Honda sta cercando di assumere il comando della futura holding che nascerà dalla fusione con Nissan e Mitsubishi, creando un nuovo colosso mondiale dell'automobile. La fusione, prevista per l’estate 2026, vedrà probabilmente Honda come il principale azionista del nuovo gruppo, con una rappresentanza di maggiore peso rispetto a Nissan. Secondo fonti vicine al dossier, l’accordo di fusione, annunciato il 23 dicembre 2024, rifletterà l'attuale predominanza di Honda in termini di capitalizzazione di mercato rispetto a Nissan.

La disparità di capitalizzazione tra Honda e Nissan

Infatti, la capitalizzazione di Honda è attualmente quattro volte superiore a quella di Nissan, che sta affrontando una grave crisi finanziaria, con un calo delle vendite in Nord America e Cina e un crollo dei profitti. Per rispondere a queste difficoltà, Nissan ha deciso di ridurre la propria capacità produttiva del 20% a livello globale dopo il conteggio di 9.000  esuberi. Questi fattori potrebbero complicare l’accordo e minacciare la sua realizzazione, ma non sono stati esclusi colpi di scena durante i negoziati.

Mitsubishi, l'altro attore della fusione

Mitsubishi, quarta casa automobilistica giapponese, partecipa anche a questo processo, con Nissan come suo principale azionista.

Se la fusione tra Honda, Nissan e Mitsubishi avverrà, il gruppo risultante sarà il terzo maggiore al mondo per volume di vendite, dopo Toyota e Volkswagen. Nonostante la posizione di Mitsubishi nel progetto, la sua bassa capitalizzazione di mercato rappresenta un ostacolo, con la casa che dovrà decidere entro fine gennaio se aderire o meno.

Le prospettive per il futuro della holding

Secondo alcune analisi, Honda avrà il diritto di nominare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione della futura holding, incluso il presidente. Il concambio delle azioni potrebbe essere di 5:1 a favore di Honda, confermando la sua posizione dominante nel nuovo conglomerato, che avrà un'influenza preminente sulla gestione e sulle decisioni strategiche.

 

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