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TIP, nei primi nove mesi 2024, ricavi pari a €867,826, utile netto pari a €43,9 mln, EBITDA pari a €16,2 mln

Il patrimonio netto €1,38 mld, completamento della cessione di azioni Prysmian di circa e21,6 mln, dividendi per €8,9 mln e interessi attivi per €1,5 mln

15 Novembre 2024

TIP, nei primi nove mesi 2024, ricavi pari a €867,826, utile netto pari a €43,9 mln, EBITDA pari a €16,2 mln

Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners S.p.A. (“TIP” - tip.mi), gruppo industriale indipendente e diversificato quotato al segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana S.p.A., che investe nelle eccellenze imprenditoriali, ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024.

Il gruppo TIP chiude i primi nove mesi del 2024 con un utile netto consolidato pro forma di circa 44 milioni, rispetto ai 73,6 milioni al 30 settembre 2023, che comprendevano oltre 45 milioni di plusvalenze, a fronte dei circa 20 milioni del 2024. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2024 è di circa 1,38 miliardi, rispetto agli 1,44 miliardi al 31 dicembre 2023.

I primi nove mesi 2024

Il buon risultato dei primi nove mesi del 2024 ha beneficiato del contributo delle società collegate che, anche a fronte di un rallentamento generalizzato dell’economia in Europa, hanno continuato a registrare risultati ampiamente positivi, anche se alcune, in misura inferiore ai risultati record del 2023, ma con moltissime partecipate che hanno riportato nel periodo ricavi in aumento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

Il consueto prospetto di conto economico pro forma per il periodo 1 gennaio – 30 settembre 2024, determinato considerando le plusvalenze e le minusvalenze realizzate e le svalutazioni sugli investimenti, è riportato nel seguitoCome noto si ritiene questo sistema, in vigore fino a pochi anni fa, molto più significativo per rappresentare la realtà dell’attività di TIP.

La quota di risultato delle partecipazioni collegate rappresenta un provento di 40,4 milioni, grazie in particolare ai risultati positivi delle partecipate OVS S.p.A., IPGH S.p.A., controllante del gruppo Interpump, ITH S.p.A., controllante del gruppo Sesa, Beta Utensili S.p.A., Sant’Agata S.p.A., controllante del gruppo Chiorino, Roche Bobois S.A., Dexelance S.p.A. e Limonta S.p.A.. Tra queste sono da rimarcare le ottime performance di OVS e di Alpitour.

Il costo del personale

Il costo del personale, in forte calo rispetto all’analogo periodo del 2023, è, come sempre, sensibilmente influenzato dalla componente delle remunerazioni variabili degli amministratori esecutivi che, come noto, sono parametrate ai risultati.

I proventi finanziari

I proventi finanziari comprendono, oltre alle plusvalenze ed in particolare quella relativa al completamento della cessione di azioni Prysmian di circa 21,6 milioni, anche dividendi per 8,9 milioni e interessi attivi per 1,5 milioni. Gli oneri finanziari si riferiscono principalmente agli interessi maturati sui prestiti obbligazionari per circa 8,5 milioni e ad altri interessi su finanziamenti per 2,3 milioni. In realtà nel periodo TIP ha incassato circa 33,9 milioni di dividendi ma la parte eccedente i citati 8,9 milioni è stata contabilizzata come riduzione degli investimenti.

Nel mese di giugno è stata finalizzata l’emissione di un prestito obbligazionario del valore nominale di euro 290.500.000, con scadenza nel mese di giugno del 2029. La liquidità riveniente da tale emissione, impiegata temporaneamente in titoli di stato, è stata poi utilizzata per rimborsare anticipatamente, nel mese di luglio, il precedente prestito obbligazionario del valore nominale di euro 300.000.000, in scadenza nel dicembre del 2024.

La posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo TIP al 30 settembre 2024, senza considerare attività finanziarie non correnti ritenute sotto il profilo gestionale liquidità utilizzabile a breve, era negativa per circa 415 milioni, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2023.

La lieve variazione registrata è essenzialmente riferibile all’utilizzo di liquidità per la distribuzione di dividendi, per gli oneri di gestione, per finalizzare gli investimenti in partecipazioni e l’acquisto di azioni proprie, al netto degli incassi dalle dismissioni e degli incassi di dividendi.

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 è proseguita l’attività di valutazione di nuovi potenziali investimenti, ma resta la convinzione che i prossimi mesi offriranno crescenti opportunità, sia come numero di operazioni che come livelli di prezzo. Pertanto, salvo situazioni particolari, non si ritiene ci si debba affrettare ad effettuare ulteriori acquisizioni, sia direttamente che tramite le società partecipate. Si sarà semmai pronti, in caso di necessità, a supportare anche finanziariamente società partecipate che proponessero operazioni di rilevanza strategica.

Gli investimenti in Equity 

Nei primi nove mesi del 2024 TIP ha infatti contenuto i propri investimenti in equity a 10,5 milioni, concentrati su partecipazioni già in portafoglio, oltre ad acquisti di 806.679 azioni proprie per 7,3 milioni, mentre il flusso generato dalla diminuzione degli investimenti diretti (incluse pertanto le cessioni e le distribuzioni di dividendi dalle società collegate che, non transitati da conto economico, sono stati portati contabilmente a riduzione dell’investimento effettuato) è stata di 63,4 milioni.

Il mese di Gennaio

Nel mese di gennaio 2024 StarTIP ha partecipato, pro quota, con un investimento di ulteriori 4,7 milioni, ad un nuovo aumento di capitale di Bending Spoons. A seguito dell’operazione il gruppo TIP mantiene la partecipazione in Bending Spoons di circa il 3,3%.

Il mese di Marzo

Nel mese di marzo 2024 Investindesign ha acquistato ulteriori azioni Dexelance, con un investimento di circa 2,6 milioni, incrementando leggermente la propria quota di partecipazione.

A seguito di quanto deciso nel 2023, nei primi mesi del 2024 sono proseguite le vendite di azioni Prysmian, fino al completamento del disinvestimento nel corso del mese di marzo.

Il mese di Aprile

Nel mese di aprile è diventata efficace la fusione per incorporazione di Digital Magics S.p.A. in Zest S.p.A. (già LVenture Group S.p.A.). A seguito della fusione, in base al rapporto di concambio, StarTIP ha ricevuto 22.029.906 azioni di Zest S.p.A. e resta, con una partecipazione del 13,708% del capitale sociale e del 13,334% dei diritti di voto, il singolo maggior azionista del gruppo, che attualmente contiene oltre 250 partecipazioni in società innovative e tecnologiche.

L'ottimizzazione finanziaria di Landi Renzo S.p.A.

Nel contesto del progetto di ottimizzazione finanziaria di Landi Renzo S.p.A., finalizzato nel mese di luglio e degli impegni assunti da Itaca Equity Holding S.p.A., tramite la propria controllata Itaca Gas S.r.l., di sottoscrivere una quota dell’aumento di capitale di GBD fino a 10 milioni, già versato a GBD per 7,3 milioni, TIP ha a sua volta effettuato un versamento in conto futuro aumento di capitale di Itaca Equity Holding S.p.A. per circa 2,45 milioni. L’aumento di capitale di Landi Renzo verrà finalizzato entro il mese di dicembre 2024.

Gestione dell'investimento in Asset S.p.A.

Nell’ambito della gestione dell’investimento in Asset Italia S.p.A., i soci di Asset Italia hanno deliberato di prorogare l’originario termine della prospettata integrazione di Asset Italia in TIP, inizialmente previsto entro luglio 2024, al fine di definire la modalità tecnica più opportuna per dare esecuzione ad un percorso alternativo ad esito del quale i soci di Asset Italia divengano soci di singoli veicoli dedicati rispettivamente all’investimento in Alpitour e Limonta o, comunque, soci diretti o indiretti delle società target in cui Asset Italia ha investito.

La non adesione all'OPA lanciata sulle azioni Alkemy

Nel periodo StarTIP ha deciso di non aderire all’OPA lanciata sulle azioni Alkemy, giudicando il prezzo offerto troppo basso. Tale prezzo, peraltro in linea con l’IPO del dicembre 2017 seppur a fronte di una forte crescita sia del settore della digital economy che della società stessa, ci è sembrato stridere sia con le aspettative annunciate dalla società ad inizio 2024 che con i target price in essere fino a poco prima del lancio dell’OPA. Nei giorni scorsi StarTIP ha stipulato un patto parasociale con alcuni rilevanti soci di Alkemy, sia internazionali che italiani, persone fisiche e prestigiose istituzioni, mirato al deposito di una lista espressione delle minoranze in occasione della prossima assemblea, convocata per dicembre con, all’ordine del giorno, la revoca dell’attuale Consiglio di Amministrazione e la nomina del nuovo.

Il mese di Settembre

Nel mese di settembre sono stati avviati, tramite la controllata TXR, acquisti sul mercato di ulteriori azioni Roche Bobois.

E’ inoltre proseguita la consueta gestione attiva della liquidità.

La performance decennale TIP

La performance decennale del titolo TIP evidenziata dal grafico all’8 novembre 2024 risulta del 256,7%, superiore rispetto a molti dei principali indici azionari nazionali ed internazionali, per un total return(1) del 310,4%, che corrisponde ad un dato medio annuo di circa il 31,0% ed a un dato composto annuo del 15,2%.

Dopo l’ottima performance del 2023 ed un ulteriore incremento di valore nel corso dei primi mesi dell’anno in corso, il prezzo del titolo TIP ha oscillato in un range molto lontano sia dal valore intrinseco netto da noi internamente stimato sulla base delle nostre conoscenze degli investimenti in essere, sia dai target price degli analisti che coprono il titolo.

Per cercare di spiegare ancor meglio alla comunità degli investitori, in particolare istituzionali, il valore, l’unicità e il livello di eccellenza delle partecipate non quotate di TIP, nel mese di ottobre è stata dedicata una giornata alle presentazioni delle storie di successo di Alpitour, Azimut Benetti, Bending Spoons, Beta Utensili, Chiorino, Dexelance, Eataly, Limonta, Vianova e Joivy in modo tale da far conoscere il meglio delle storie imprenditoriali e dei progetti di crescita forse non sufficientemente evidenti attraverso i consueti canali di comunicazione. L’evento ha avuto un ottimo riscontro e la registrazione è ora disponibile per tutti sul sito tipspa.it.

Eventi successivi al 30 settembre 2024

Nel mese di ottobre sono stati effettuati acquisti di azioni di SeSa S.p.A., partecipata indirettamente tramite ITH S.p.A. e sono proseguiti gli acquisti di azioni Roche Bobois tramite la controllata TXR.

Sono inoltre proseguiti gli acquisti di azioni proprie e la consueta gestione attiva della liquidità.

Evoluzione prevedibile della gestione

Le nostre impressioni sulla “stranezza” di questo 2024 sono state già più volte espresse negli scorsi mesi e sarebbe pertanto poco utile ripetere concetti già sufficientemente esposti.

L’esito delle recenti elezioni negli Stati Uniti, da molti indicato come possibile catalizzatore di svolte relativamente a tassi di interesse, trend dei mercati finanziari e se possibile inversioni di marcia a livello geopolitico, è stato quello ampiamente scontato e pertanto almeno al momento non sembrerebbe logico intravedere cambiamenti strutturali.

Il mondo occidentale continua, infatti, ad essere caratterizzato da crescite modestissime in Europa e da sviluppi dell’economia americana un po’ più marcati, con tuttavia soltanto l’Asia che continua ad essere – per tutti – il vero motore della crescita mondiale.

I principali mercati finanziari sembrano non accorgersi dei rallentamenti in atto e ritoccano i massimi quasi ogni giorno, probabilmente più per un tema di liquidità in eccesso che di considerazioni di carattere fondamentale.

Il breve periodo

Nel breve le principali banche centrali continueranno a far scendere i tassi di riferimento, ma in noi permane la sensazione che il trend non sia di lungo termine, anche perché i tassi di interesse sul mercato già mostrano andamenti divergenti; quasi tutti gli stati dovranno infatti finanziare i debiti pubblici esplosi con la pandemia, le politiche sociali non ci pare possano essere affievolite e i livelli di inflazione, se non subito almeno nei prossimi 12/18 mesi, confermeranno che molti degli annunciati ulteriori cali dei tassi non potranno tecnicamente avvenire. Come peraltro il 2024 ha già ampiamente dimostrato.

Pertanto il contesto resterà sfidante ed ancora una volta riteniamo che potranno presentarsi sempre più occasioni di investimento interessanti per i gruppi ambiziosi e poco indebitati.

L'invenduto dei fondi di private equity 

L’invenduto dei fondi di private equity resta rilevantissimo, di fatto non smaltibile in due o tre anni e pertanto la logica dice che i prezzi delle aziende continueranno a scendere. A fonte di ciò la timidezza del sistema bancario nell’erogare nuovi fidi, specie a società con indici di leva superiori alle 3-4 volte, non riteniamo possa mutare radicalmente, né in Europa né in America.

Gli annunciati protezionismi, se messi in atto, porranno in essere ulteriori variabili distorsive, almeno di breve termine, che di certo non chiariranno quegli scenari che sono già sufficientemente annebbiati.

Già oggi in gran parte d’Europa, finita l’epoca delle garanzie pubbliche, si respira aria di difficoltà per un numero crescente di società; le composizioni negoziate, i concordati ed altre forme più o meno evidenti di crisi aziendali sono sempre più all’ordine del giorno; per parte loro molti fondi di private equity, per due o forse già tre decenni protagonisti assoluti di circa la metà dell’M&A non solo europeo ma mondiale, stanno cercando forme di estensione dei propri orizzonti temporali, con i controversi continuation fund ed altre simili formule di sostanziale elusione dei propri impegni.

Per cui il quadro sia economico che finanziario a nostro avviso va analizzato con attenzione, senza fretta di investire, senza desideri di approfittare di un periodo che è iniziato da poco ma che è molto possibile continui per almeno uno o due anni.

La visione di TIP

Per TIP, che non solo non ha mai voluto avere vincoli temporali per la valorizzazione dei propri investimenti, ma che ha da sempre scelto il vero lungo termine per poter attuare al meglio le più opportune strategie delle proprie partecipate, continua a prospettarsi un futuro interessante e promettente sul fronte dei nuovi investimenti. Così come sembra esserlo per tutte le stesse partecipate, notoriamente e strutturalmente acquisitive e pronte a cogliere le opportunità che, con il diminuire di compratori e prezzi, sembrano aumentare. Lentamente ma inesorabilmente.6

Pertanto, come già chiaramente esposto nella relazione sui risultati al 30 giugno, pensiamo che il futuro per TIP – e per le sue partecipate, normalmente caratterizzate da indici di indebitamento molto modesti – sia particolarmente promettente.

L'inizio di nuove quotazioni in borsa

Ci teniamo inoltre a ribadire che abbiamo la sensazione – oltrechè l’auspicio – che il 2025 possa essere l’inizio di un ciclo di nuove quotazioni in borsa, di un “going public” da troppo tempo non più tanto di moda, ma che pensiamo possa tornare ad essere uno dei modi preferiti di valorizzazione delle aziende. Se verranno confermate le menzionate tendenze dei prezzi delle aziende e dei tassi di interesse effettivi, anche i delisting dovrebbero diminuire.

TIP comunque continuerà a stimolare le proprie partecipate a fare quanto più possibile ricorso al mercato azionario per accompagnare il loro sviluppo, offrendo quote di società che già da tempo avevano preso la decisione di quotarsi o di proporre aumenti di capitale ma che, sulla base di quanto si era visto sui mercati finanziari europei ed americani negli ultimi anni, non era ancora sembrata la scelta migliore.

Azioni proprie

Le azioni proprie in portafoglio al 30 settembre 2024 erano n. 19.146.336, pari al 10,384% del capitale sociale. Al 13 novembre 2024 le azioni proprie in portafoglio erano n. 19.407.306, rappresentative del 10,526% del capitale.

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Claudio Berretti dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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