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Banca Generali, cresce l'utile netto nei primi 9 mesi 2024 a €338,6 min (+33%), masse totali a €101,0 mld (+14%)

Nei nove mesi, i flussi di raccolta sono aumentati del 9% a €4,7 miliardi, la raccolta netta a fine ottobre ammonta a €5,2 miliardi (+11%); Mossa: "Masse della clientela ai massimi storici superando il traguardo dei 100 miliardi di euro"

07 Novembre 2024

Banca Generali, cresce l'utile netto nei primi 9 mesi 2024 a €338,6 min (+33%), masse totale a €101,0 mld (+14%)

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Generali ha approvato i risultati consolidati al 30 settembre 2024. I primi nove mesi del 2024 si sono chiusi con un utile netto consolidato di €338,6 milioni, in crescita del 33% rispetto allo scorso anno. Il risultato è stato realizzato in un contesto favorevole per i mercati finanziari azionari e obbligazionari che la banca ha saputo cogliere al meglio, forte di un modello di Wealth Management flessibile e diversificato. Le masse gestite e amministrate per conto della clientela hanno superato la soglia dei cento miliardi di euro a fine periodo (€101 miliardi, +14% a/a).

Nei nove mesi, i flussi di raccolta sono aumentati del 9% a €4,7 miliardi, evidenziando una ripresa sempre più consistente della domanda di soluzioni gestite. Lo sviluppo dimensionale, accompagnato dalla consueta efficienza operativa, ha spinto il balzo reddituale favorendo anche l’ulteriore rafforzamento dei livelli di patrimonio e liquidità della banca, ben al di sopra dei requisiti regolamentari.

L’utile ricorrente è salito del +2,7% rispetto al già eccellente livello dello scorso anno attestandosi a €256,7 milioni, mentre la componente variabile è stata pari a €81,9 milioni (rispetto ai €5,2 milioni nei 9M 2023) trainata dalla performance netta positiva generata per i clienti nel periodo.

Esaminando le principali voci di conto economico, si segnala quanto segue: Il margine di intermediazione è aumentato significativamente a €723,4 milioni (+22,8% a/a) beneficiando del positivo apporto sia del margine finanziario (€247,9 milioni, +2,9% a/a), sia delle commissioni nette ricorrenti (€353,3 milioni, +4,6% a/a).

Il margine d’interesse ha raggiunto i €237,3 milioni (+4,1% a/a), consolidando il livello dello scorso anno. Al risultato ha contribuito un contesto di tassi rimasti elevati più a lungo rispetto alle previsioni seppure in leggera discesa rispetto ai massimi dello scorso anno - e il rafforzamento sempre pi tangibile del livello di depositi della clientela retail. Per quanto riguarda gli attivi finanziari, che rappresentano il 75% degli attivi fruttiferi della banca, si segnala l’incremento della componente obbligazionaria a tasso fisso al 56% del totale (dal 48% di fine esercizio 2023) in ottica di maggiore stabilizzazione dei rendimenti futuri. La duration è pari a 1,3 anni (da 1,2 anni di fine 2023) e la maturity a 3,7 anni (da 3,7 anni di fine 2023).

Le commissioni lorde ricorrenti si sono attestate a €772,0 milioni (+7,7% a/a) evidenziando le seguenti dinamiche: le commissioni di investimento3 sono ammontate a €672,6 milioni (+5,9% a/a) sostenute dalla ripresa delle commissioni lorde di gestione (€635,7 milioni, +5,2% a/a) e dal buon andamento delle commissioni di consulenza evoluta (€36,9 milioni, +21,7% a/a); le altre commissioni ricorrenti (bancarie, di negoziazione e d’ingresso) sono aumentate a €99,4 milioni (+21,3% a/a), con un incremento riconducibile principalmente alle iniziative di diversificazione dell’offerta di prodotti e servizi con riferimento alle masse amministrate.

Le commissioni variabili hanno apportato un contributo significativo pari a €122,2 milioni nei nove mesi (€10,3 milioni nel precedente esercizio), raccogliendo i frutti delle forti capacità gestionali interne che, facendo leva su un contesto di mercato favorevole, hanno consentito di generare performance positive per i clienti.

I costi operativi si sono attestati a €210,5 milioni (+8,8% a/a), di cui €7,1 milioni di oneri straordinari principalmente legati ad incentivi all’esodo e spese legate a operazioni di natura straordinaria. I costi operativi ‘core’ sono stati pari a €185,5 milioni, con una variazione del +6,4% rispetto al precedente esercizio che risulta in linea con la guidance del piano triennale 2022-2024.

Al netto degli oneri legati al rinnovo del Contratto Nazionale del settore del Credito (€3 milioni) e al progetto di sviluppo sul mercato svizzero (€8,9 milioni), l’incremento dei costi operativi ‘core’ risulta molto contenuto e pari al +2,3% a/a.

L’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è pari a 28bps (30bps a fine 2023), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti, è risultato pari al 33,8% (34,9% a fine 2023), entrambi valori su livelli da best-practice del settore.

Nei nove mesi sono stati contabilizzati accantonamenti, contributi ai fondi bancari e altre rettifiche per €60,3 milioni contro i €46,3 milioni dello scorso anno. Si segnala in particolare una variazione di €12 milioni degli accantonamenti per incentivazioni triennali e fondi attuariali per la rete di cui €9 milioni legati all’adeguamento del tasso di attualizzazione ai tassi di mercato. Si segnala inoltre una variazione di €6 milioni legata soprattutto ad attività di M&A, personale e prudenzialmente per altri rischi.

Il tax-rate del periodo si è attestato a 25,2%, in calo rispetto al 26,9% del corrispondente periodo dello scorso anno principalmente per l’aumento dell’incidenza del risultato realizzato da giurisdizioni estere legato alla maggiore componente di commissioni variabili.

Le parole di Gian Maria Mossa Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali

“Ci avviamo verso i migliori risultati nella storia della banca in termini finanziari, di portafoglio clienti e numero di banker, supportati da diversi trend positivi: forte interesse da parte di professionisti del settore e dal mondo bancario tradizionale al nostro modello di servizio, masse della clientela ai massimi storici superando il traguardo dei 100 miliardi di euro, slancio nella raccolta dai prodotti di risparmio gestito finanziario della casa e forte accelerazione della componente assicurativa nelle ultime settimane. Sul fronte dei conti, migliorano le voci ricorrenti che abbinate all’efficienza operativa ci proiettano verso nuovi ambiziosi traguardi non solo di redditività, ma anche di solidità. L’offerta su Intermonte e l’innovazione dei servizi in Svizzera garantiscono le fondamenta per nuovi traguardi di crescita cui stiamo lavorando con grande impegno e determinazione. La forza dei nostri consulenti al vertice del settore per professionalità e sviluppo e l’apprezzamento che ci arriva dalla clientela e dagli imprenditori ci fanno guardare con grande fiducia ai prossimi mesi.

Risultati economici del terzo semestre 2024

L’utile del terzo trimestre 2024 è cresciuto del 23,7% a €99,1 milioni. Nello specifico, la componente di utile ricorrente si è attestata a €86,2 milioni (+3,0% a/a), consolidando il livello del terzo trimestre 2024, e la componente di utile variabile a €12,9 milioni (rispetto ai -€3,7 milioni dello scorso anno) sostenuta dai mercati finanziari nel periodo.

Il margine di intermediazione ha messo a segno una crescita 16,4% a €229,1 milioni, favorito dall’aumento delle commissioni nette ricorrenti a €119,7 milioni (+4,6% a/a) in scia al progresso delle masse e dalla solida tenuta del margine finanziario a €81,2 milioni (+1,9% a/a). Le commissioni variabili sono risultate pari a €28,2 milioni (rispetto ai €2,7 milioni del terzo trimestre 2023) per la buona performance dei mercati finanziari nel periodo.

I costi operativi si sono attestati a €73,9 milioni (+11,6% a/a) di cui la componente ‘core’ ha rappresentato €63,7 milioni (+6,4% a/a). Al netto dei costi per lo sviluppo di progetto svizzero e dei costi legati all’incremento del Contratto Nazionale del settore del credito, i costi operativi ‘core’ nel trimestre sarebbero stati in linea con quelli dello scorso esercizio.

Il risultato operativo è stato pari a €155,2 milioni, in crescita del 18,9% rispetto al terzo trimestre 2023.

Il risultato pre-tasse è cresciuto del 22,8% a €134,4 milioni, dopo aver spesato accantonamenti, contributi ai fondi bancari e rettifiche di valore nette per €20,8 milioni rispetto ai €21,2 milioni dello scorso anno.

Coeficiente Patrimoniali al 30 settembre 2024

Al 30 settembre 2024, il CET1 ratio di Banca Generali si è attestato al 22,6% e il Total Capital ratio (TCR) al 25,2%, tenuto conto della rettifica per l’obbligazione AT1 da €50m che verrà rimborsata a fine anno (26,5% su base reported).

Entrambi i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base di una distribuzione degli utili parametrata sui livelli massimi previsti dalla politica dei dividendi in essere in ottica di prudente allineamento ai requisiti regolamentari. Nello specifico, il dividend pay-out applicato è risultato pari all’85% degli utili del periodo. Anche adottando queste ipotesi prudenziali, i coefficienti di capitale sono risultati su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP di 8,0% per il CET1 ratio e 12,38% per il TCR.

Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 6,1% tenuto conto della rettifica per l’obbligazione AT1 che verrà rimborsata a fine anno (6,4% su base reported), su livelli più che doppi rispetto al minimo regolamentare del 3%.

Infine, gli indicatori di liquidità della banca a fine settembre si sono mantenuti su livelli di assoluta eccellenza, pari al 332% (335% a fine 2023) per l’LCR-Liquidity Coverage ratio e al 204% (da 214% a fine 2023) per il NSFR-Net Stable Funding ratio.

Data l’ampia solidità dei suoi coefficienti patrimoniali, Banca Generali stima che - escludendo correzioni di mercato straordinariamente severe - sarà in grado di confermare un livello di Total Capital Ratio (TCR) > 20% nei prossimi anni tenendo conto delle seguenti assunzioni: i) entrata in vigore della normativa bancaria ‘Basilea 4’ a partire dal primo gennaio 2025; ii) inclusione nel perimetro di gruppo di Intermonte, ipotizzando il buon esito dell’offerta pubblica di acquisto annunciato lo scorso 16 settembre 2024 sul titolo (‘Comunicazione ex-102’).

Risultati commerciali al 30 settembre 2024

Le Masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti di Banca Generali sono salite nel terzo trimestre dell’anno raggiungendo il nuovo massimo assoluto di €101,0 miliardi (13,8% a/a, +8,8% da inizio anno). La crescita è legata al buon risultato dell’attività commerciale e alla positiva performance degli attivi nel periodo.

Nello specifico, gli Assets under Investment hanno rappresentato il 67% del totale e hanno toccato i €67,7 miliardi, mettendo a segno un incremento del 7,6% da inizio anno grazia alla spinta delle soluzioni gestite (€47,0 miliardi, +9,0% da inizio anno). nell’ambito di queste ultime, si sono distinti i prodotti gestiti ‘di casa’ del gruppo Banca Generali, quali i contenitori finanziari (€12,1 miliardi, +14,5% da inizio anno) ed i fondi di casa (€11,4 miliardi, +13,2% da inizio anno). Si evidenzia inoltre il continuo progresso degli attivi ‘AUC e Banking in consulenza evoluta’, che a fine settembre ammontavano a €6,1 miliardi (+12,0% da inizio anno).

Gli Altri Attivi sono risultati pari a €33,3 miliardi, in rialzo dell’11,4% da inizio anno. Al risultato hanno contributo la crescita dei Conti Amministrati (AUC) non legati a consulenza evoluta (€22,9 miliardi, +14,2% da inizio anno) e dei Conti Correnti, che hanno ripreso a crescere rispetto allo scorso anno salendo a €10,4 miliardi (+5,6% da inizio anno) a fine periodo.

Si precisa infine che, complessivamente, le Masse in Consulenza Evoluta a fine settembre sono risultate pari a €10,4 miliardi (+17,2% a/a, +8,3% da inizio anno), corrispondenti ad una incidenza sulle masse totali del 10,3% (invariata rispetto a fine 2023).

Con riferimento poi alla società di gestione lussemburghese BG FML, si segnala che le masse sono cresciute a €22,3 miliardi (+14,9% a/a, +9,0% da inizio anno), spinte dall’aumento della componente retail (€11,4 miliardi, +19,4% a/a, +13,2% da inizio anno).

Infine, le masse ESG sono aumentate a €20,3 miliardi pari al 43,1% delle soluzioni gestite al 30 settembre 2024 (+5,6 punti percentuali da inizio anno), di cui il 28,2% riferito a soluzioni ex art.8 e 9 stricto sensu e il 14,9% riferito a OICR ex art.8 e 9 sottostanti soluzioni di investimento finanziarie e assicurative.

La raccolta netta totale dei primi nove mesi del 2024 è stata pari a €4,7 miliardi (di cui €1,1 miliardi nel terzo trimestre), in crescita del 9% rispetto ai nove mesi 2023. I dati hanno mostrato un progressivo netto miglioramento nella composizione di prodotto nel corso del periodo.

Nello specifico, i flussi negli Assets under Investment sono aumentati a €2,0 miliardi nel periodo, più che raddoppiando i livelli dello scorso anno. Il buon risultato è stato determinato in particolare dalle soluzioni gestite (€1,5 miliardi da inizio anno, +73% a/a). Tra queste si segnala il contributo delle soluzioni contenitore che hanno catalizzato flussi per €1,2 miliardi (+125% a/a) e dei fondi di casa per €640 milioni (+56% a/a), quest’ultimi beneficiando di una recente revisione ed ampiamento dell’offerta.

I flussi negli Altri Attivi si sono attestati a €2,7 miliardi nei nove mesi anche grazie al maggiore apporto di liquidità (€554 milioni da inizio anno) rispetto allo scorso anno (deflussi per €1,4 miliardi)

legata alla progressiva normalizzazione del livello dei tassi di mercato, ad una accelerazione

dell’acquisizione di nuova clientela e al maggiore turnover legato alle scadenze di titoli.

Risultati commerciali ad ottobre 2024

Nel mese di ottobre, Banca Generali ha realizzato una raccolta netta pari a €424 milioni, in crescita del +36% rispetto al corrispondente mese dello scorso anno, portando il totale dei nuovi flussi da inizio anno a sfiorare i €5,2 miliardi (+11% a/a).

Il dato ha evidenziato la migliore qualità della raccolta da inizio anno confermando ulteriormente il progressivo ritorno d’interesse dei clienti verso i prodotti di risparmio gestito. I flussi negli Asset under Investment hanno raggiunto il livello mensile più alto del 2024 attestandosi a €431 milioni (€2,5 milioni da inizio anno, +221% a/a), trainati in particolare dalla dal successo delle soluzionigestite e dal progressivo recupero della domanda di polizze vita tradizionali di riflesso alla riduzione dei tassi d’interesse di mercato.

Nel mese si è distinta in particolare la domanda per soluzioni contenitore - sia finanziari che assicurativi - che nel complesso hanno raccolto €357 milioni nel mese per un totale di €1,6 milioni da inizio anno (+205% a/a). Anche la domanda di fondi di casa si è confermata solida (€78 milioni nel mese, €718 milioni da inizio anno, +105% a/a).

Gli altri attivi sono risultati poco variati ad ottobre (-€7 milioni nel mese, €2,7 milioni da inizio anno) per la rotazione verso soluzioni di investimento di riflesso ad un maggiore volume di scadenze di titoli e alla normalizzazione del livello dei tassi d’interesse.

Prevedibile evoluzione della gestione 

Il contesto geopolitico si conferma complesso e caratterizzato da un ulteriore inasprimento delle tensioni in Medio Oriente e in Ucraina. I mercati finanziari sono comunque rimasti focalizzati sui dati macroeconomici di crescita ed inflazione da cui dipendono le mosse dei banchieri centrali. Al riguardo le aspettative degli investitori sono cambiate più volte ma indubbiamente tutte puntano su un’ulteriore riduzione dei tassi d’interesse nei prossimi trimestri.

In questo contesto, Banca Generali si appresta ad entrare nella fase conclusiva del piano triennale 2022-2024 confermandosi in linea o prossima al raggiungimento degli obiettivi finanziari definiti, ovvero:

- Crescita dimensionale (Consistent Growth): stima per il triennio 2022-2024 di un flusso cumulato di raccolta netta compreso tra €18,0-€22,0 miliardi;

- Crescita reddituale (Profitable Growth): obiettivo di generare una crescita media ponderata (CAGR) degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell’arco del triennio 2022-2024;

- Crescita remunerativa (Remunerative Growth): distribuire dividendi in crescita nell’arco del piano, sulla base della Dividend Policy approvata, pari a €7,5-€8,5 per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-2025 (vista per cassa).

Per quanto riguarda nello specifico l’anno in corso, il 2024, Banca Generali ha precisato di puntare a realizzare: Un margine finanziario (margine d’Interesse e utili da trading) pari a €75-77 milioni nel quarto trimestre 2024 per un totale di €323-325 milioni per l’intero esercizio 2024 in virtù della tenuta della redditività degli attivi finanziari e della crescita dei volumi dei depositi retail.

Un management fee margin ≥ 1,42% per l’anno in corso (superiore alla guidance di un livello ≥ 1,41% medio fissato ad inizio del piano triennale 2022-2024 per il periodo).

La crescita dei costi operativi ‘core’ non superiore al +6% annuo pur continuando ad investire per lo sviluppo del progetto svizzero, il progetto ‘data driven Bank’ e l’impatto del Contratto Nazionale del settore del credito.

Infine, su queste basi e alla luce degli utili già realizzati, Banca Generali precisa di essersi posta l’obiettivo di distribuire non meno di €8,0 per azione di dividendi cumulati nel periodo 2022-2025 (vista per cassa) rispetto all’obiettivo di piano di €7,5-€8,5 per azione (vista per cassa).

Banca Generali prevede di presentare il nuovo piano triennale 2025-2027 nel secondo trimestre 2025 in attesa di aver concluso l’Offerta Volontaria di Acquisto per rilevare Intermonte, primaria società di brokerage indipendente focalizzata sul mercato italiano, con l’obiettivo di integrare competenze complementari per sviluppare il servizio alla clientela corporate e differenziare ulteriormente il proprio posizionamento sia nei confronti della clientela private che dei Consulenti Finanziari.

L'acquisizione di Intermonte ha l'obiettivo di internalizzare competenze strategiche per arricchire ulteriormente la value proposition di Banca Generali nei confronti dei clienti e rafforzare il suo posizionamento private, con la particolare vicinanza agli imprenditori e alle piccole e medie imprese (“PMI”).

Nello specifico, Banca Generali si attende di realizzare importanti sinergie facendo leva e/o sviluppando attività complementari e sinergiche in ambiti dove Intermonte può vantare competenze distintive quali: Negoziazione e Global Markets, Prodotti Strutturati & Advisory, Investment Banking e Corporate Advisory.

Banca Generali ha inoltre confermato l'obiettivo di conseguire un ritorno sull'investimento superiore al costo del capitale della banca, confermando la piena fiducia nella prospettiva Di creare valore per gli azionisti attraverso questa operazione.

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