29 Luglio 2024
Il Consiglio di amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 giugno 2024.
“Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno. L’Ebitda +5% e l’Utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria. – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Gli importanti risultati economici sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre al proseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024.”
“In questo primo semestre abbiamo effettuato quasi 650 assunzioni in parte a copertura delle sostituzioni e in parte a supporto della crescita pianificata e finalizzate allo sviluppo aziendale, continuando ad essere un importante realtà lavorativa per i nostri territori” – dichiara Moris Ferretti, Vicepresidente esecutivo di Iren – Inoltre, il 71% degli investimenti sostenuti nel periodo sono di natura sostenibile e consentono ad Iren di procedere rapidamente verso il raggiungimento dei target di piano industriale in materia di economia circolare, con il recupero di materia per oltre 560 tonnellate di rifiuti, di transizione energetica, con la nuova capacità rinnovabile, e di tutela della risorsa idrica, con il 71% delle reti idriche distrettualizzate.”
I Ricavi consolidati al 30 giugno 2024 si attestano a 2.697,6 milioni di euro in diminuzione del -16,1% rispetto ai 3.214,4 milioni di euro del primo semestre 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 320 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities in corso di normalizzazione dopo la crisi energetica degli ultimi anni, e per circa 48 milioni dai minori consumi ed effetti climatici. Risultano in flessione anche i ricavi correlati alle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110% (-190 milioni circa). Infine, le variazioni di perimetro incidono sui ricavi per circa 42 milioni di euro e sono riferibili al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e AcquaEnna (da giugno 2023).
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 635,8 milioni di euro, in aumento del +4,8% rispetto ai 606,5 milioni di euro del primo semestre 2023. Il primo semestre 2024 è stato caratterizzato da uno scenario energetico meno favorevole rispetto al 2023, da importanti revisioni tariffarie che hanno interessato la BU Reti (con l’aggiornamento positivo dei parametri regolatori), dal pieno recupero della marginalità della Mercato e dall’avvio, seppur ancora non a regime, della fase operativa di alcuni impianti della filiera Ambiente. Per quanto concerne lo scenario energetico il principale fattore caratterizzante il periodo è la flessione del prezzo dell’energia elettrica (-31,6% sul 2023) e quindi dei margini di generazione elettrica e calore; ciò ha comportato un forte impatto negativo sul margine operativo lordo (-71 milioni di euro), parzialmente assorbito (+41 milioni di euro) dalle maggiori quantità prodotte, in particolare legate alla produzione Idroelettrica (+49,2% sul 2023), che ha beneficiato di un miglioramento dell’idraulicità di periodo e del fotovoltaico per l’apporto di nuovi impianti (+48,2% sul 2023). Particolarmente positiva risulta l’attività di commercializzazione, in particolare la vendita di energia elettrica, che ha beneficiato di un importante recupero della marginalità (+45 milioni di euro). Un contributo positivo al margine è generato dalla crescita organica correlata agli incrementi tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati sulle reti negli scorsi anni (+ 7 milioni di euro) e alle revisioni tariffarie di inizio anno (+39 milioni di euro), più che compensati dalla flessione della produzione non a regime degli impianti della filiera ambiente (-28 milioni di euro) e dalla fase di conclusione dei cantieri di efficientamento energetico (-31milioni di euro).
Concorrono infine al miglioramento del margine le variazioni di perimetro correlate al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e di AcquaEnna (da giugno 2023), per circa 10 milioni di euro.
La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: in forte miglioramento la business unit Mercato +48,4%, Reti +25,8%, Ambiente -5,6%, Energia -30,1%.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 280,6 milioni di euro, in aumento del +13,1% rispetto ai 248,1 milioni di euro del primo semestre 2023. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per circa 33 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento, minori accantonamenti al fondo rischi per circa 34 milioni di euro, prevalentemente per il venir meno degli accantonamenti straordinari effettuati in conseguenza delle disposizioni del DL “Sostegni ter” nel 2023 e non più ripetibili, e minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 2 milioni di euro.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 145,2 milioni di euro, in crescita (+2%) rispetto ai 143,0 milioni di euro del 30 giugno 2023. La lieve crescita è interamente imputabile all’incremento del tax rate. Lo scorso anno il tax rate del Gruppo era significativamente inferiore, per effetto della non imponibilità dei crediti di imposta riconosciuti a contrasto dei costi dell'energia delle imprese. Il risultato ante imposte (EBT) è infatti in crescita del 12,6% rispetto a quello dello scorso anno.
L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.013 milioni al 30 giugno 2024, in lieve scostamento (+2%) rispetto a 3.933 milioni di euro del 31 dicembre 2023. Il flusso di cassa operativo copre interamente gli investimenti tecnici e finanziari del periodo, mentre il capitale circolante netto, che beneficia della cessione dei crediti da Superbonus per quasi 250 milioni di euro, subisce un temporaneo incremento per l’aumento dei crediti da fatture da emettere nei business regolati, nella filiera energetica e inerenti agli investimenti del PNRR.
Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 369 milioni di euro, in calo (-8%) rispetto allo stesso periodo del 2023, di cui 19 milioni di euro inerenti al consolidamento di Sienambiente e 5 milioni di euro inerenti all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico. Gli investimenti del periodo sono stati destinati principalmente alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche, all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti e di generazione rinnovabile.
Il Margine Operativo Lordo ammonta a 237,5 milioni di euro in aumento del +25,8% rispetto ai 188,7 milioni di euro del precedente esercizio ed è riconducibile prevalentemente all’incremento dei vincoli tariffari. Nel corso del periodo di riferimento il Gruppo ha distribuito 1.748 GWh di energia elettrica, 593 di metri cubi di gas e venduto 88 milioni di metri cubi di acqua.Al 30 giugno 2024 gli investimenti lordi del settore ammontano a 163 milioni di euro in crescita (+11,8%) rispetto all’anno precedente, destinati alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche.
Il Margine Operativo Lordo ammonta a 124,5 milioni di euro, in diminuzione del -5,6% rispetto ai 131,9 milioni di euro del primo semestre 2023. La dinamica del margine è caratterizzata dal miglioramento del risultato dell’attività di raccolta, interamente compensato dalla contrazione del margine delle attività di trattamento e smaltimento. L’attività di smaltimento, oltre ad essere penalizzata dalla flessione dei prezzi dell’energia elettrica e degli altri energetici (calore e biometano) ha risentito negativamente di un’attività di manutenzione straordinaria programmata sul WTE di Torino, del venir meno di contributi straordinari sui consumi energetici, di una riduzione dei volumi di rifiuti smaltiti in discarica per effetto di una parziale saturazione dei siti. Completa il quadro la fase di avvio, ancora in corso, di alcuni impianti (Gavassa, Borgaro Torinese e Vercelli).
Nel corso dei primi sei mesi 2024, i rifiuti gestiti sono stati pari a oltre 2 milioni di tonnellate.
Al 30 giugno 2024 gli investimenti lordi realizzati nel settore ammontano a 70,2 milioni di euro, in calo (-22,5%) rispetto al primo semestre 2023. Gli investimenti sono relativi all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti; in particolare, tra questi ultimi si evidenzia l’impianto di trattamento della carta Irma e della plastica di Borgaro Torinese (TO), l’impianto biometano sul biodigestore FORSU di Santhià e il biodigestore di Saliceti.
Il Margine Operativo Lordo ammonta a 133 milioni di euro in diminuzione del -30,1% rispetto ai 190,1 milioni di euro del corrispondente periodo 2023. L’andamento dello scenario energetico è stato caratterizzato da un trend in discesa dei prezzi delle commodities tornati ai livelli pre-crisi energetica del 2021-2022. La flessione dei prezzi ha avuto un effetto negativo sui margini di produzione interessando tutti i segmenti di produzione, con maggiore impatto sulla Cogenerazione Elettrica e Calore, soltanto parzialmente compensati dall’aumento delle quantità prodotte, in particolare per la produzione Idroelettrica, grazie ad una favorevole idraulicità ed innevamento al suolo nel corso del periodo.
Risultano in flessione rispetto al primo semestre 2023 anche le attività legate all’Efficienza Energetica, per la riduzione dei lavori di riqualificazione energetica degli edifici (Superbonus 110%) e delle attività di gestione energetica.
Nel periodo l’energia elettrica totale prodotta è stata pari a 3.902,1 GWh, in calo del -1,2% rispetto ai 3.948,7 GWh del primo semestre 2023. La produzione di calore si attesta a 1.421,9 GWht in aumento del 8,9% rispetto ai 1.305,1 GWht corrispondente periodo del 2023. Complessivamente le volumetrie teleriscaldate ammontano a circa 101,1 Mmc in aumento del +1,5% rispetto ai circa 99,6 Mmc dei primi sei mesi del 2023.
Al 30 giugno 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 52,2 milioni di euro, in aumento del +26,1% rispetto ai 41,3 milioni di euro del primo semestre 2023. Tra i principali progetti si evidenziano lo sviluppo delle reti del teleriscaldamento e degli impianti fotovoltaici.
Il Margine Operativo Lordo del settore ammonta a 138,5 milioni di euro e risulta in aumento del +48,4% rispetto ai 93,5 milioni di euro del primo semestre 2023. Il miglioramento della marginalità è riferibile ad entrambe le commodities con la vendita dell’energia elettrica che presenta un risultato positivo in incremento del +81,4% e la vendita di gas che riporta un incremento del +23,8%.
L’energia elettrica direttamente commercializzata nel corso del periodo è pari a 3.199,2 GWh, in aumento (+9,2%) rispetto al medesimo periodo del 2023. L’incremento delle vendite sul mercato ha riguardato tutti i segmenti di clientela in particolar modo il segmento grossisti e business.
Sono stati inoltre acquistati 1.250,5 Mmc di gas in calo del -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, per effetto di un calo del gas destinato a consumi interni al Gruppo (-8%) e commercializzato ai clienti (-2%).
Al 30 giugno 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 38 milioni di euro in calo del -11,4% rispetto al primo semestre 2023.
In un contesto macroeconomico complesso, sono tre i rischi principali con potenziale impatto sui risultati del Gruppo: l’andamento dei tassi di interessi, la volatilità del prezzo delle commodity e le dinamiche inflattive. Il monitoraggio continuo da parte di Iren dei suddetti trend consente di adottare tempestivamente azioni di mitigazione volte al raggiungimento dei risultati economico-finanziari attesi.
Il 2024 sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti nel Piano Industriale aggiornato a giugno 2024. Per l’anno in corso sono previsti circa un miliardo di euro di investimenti, destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti e degli impianti di trattamento, allo sviluppo di capacità rinnovabile e all’acquisizione di una quota di minoranza di EGEA. Iren ha emesso il quinto Green Bond per complessivi 500 milioni di euro e ha sottoscritto due linee di credito per ulteriori 280 milioni di euro. Tali strumenti consentono di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo, migliorando gli indici di liquidità e al tempo stesso confermano il forte commitment ad ampliare il proprio portafoglio di finanzia sostenibile.
I risultati economici sono previsti in crescita rispetto a quelli del 2023 grazie al miglioramento dei parametri regolatori per le attività di distribuzione e di raccolta rifiuti, al consolidamento di Sienambiente in ambito rifiuti e al mantenimento di una solida profittabilità del portafoglio clienti congiuntamente ad una crescita della stessa per effetto della liberalizzazione del mercato. Per quanto concerne l’attività di energia, si prevede un calo dei prezzi energetici solo parzialmente compensati dai maggiori volumi da fonti rinnovabili e il minor contributo delle attività di efficientamento energetico, per il venir meno degli incentivi del Superbonus 110%.
Forti di un robusto piano di investimenti e di risultati economici previsti in crescita il Gruppo può confermare il trend di sviluppo nel rispetto della sostenibilità finanziaria come previsto dal recente aggiornamento del Piano Industriale.
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