24 Aprile 2024
La Corte Suprema del Regno Unito ha ordinato a una controllata della società russa Gazprom (RusKhimAlyans) di fermare le azioni legali contro UniCredit in Russia relative a un progetto sul gas poi accantonato. No comment sia da parte di RusKhimAlyans che da parte di UniCredit.
Inizialmente il procedimento era stato affidato alla Corte di Arbitrato di San Pietroburgo e della regione di Leningrado ma UniCredit ha ottenuto un'ingiunzione a Londra, impedendo a RusKhimAlyans di portare avanti la causa in Russia, in quanto il contratto tra le parti prevedeva che qualunque tipo di controversia sarebbe stato sottoposto ad arbitrato in Francia.
La Corte Suprema inglese ha perciò fatto riferimento al contratto precedentemente firmato dalle parti per deliberare a favore di Unicredit. Era stata la stessa RusKhimAlyans a cercare di ribaltare questa decisione presso la Corte Suprema del Regno Unito la scorsa settimana, ma l'appello del gruppo è stato respinto.
Non è escluso che la causa verrà comunque portata avanti, ma questo potrà succedere soltanto nelle Corti europee.
RusKhimAlyans, società posseduta al 50% dal gigante russo del gas Gazprom, ha intrapreso un’azione legale contro l’italiana UniCredit nell'agosto del 2023. La causa, intentata in un tribunale russo, chiede 45,7 miliardi di rubli (circa 450 milioni di euro) da UniCredit. Questa affermazione è nata dopo che la banca si è rifiutata di pagare le garanzie bancarie legate al progetto, adducendo come motivazione l'imposizione delle sanzioni occidentali. RusKhimAlyans punta a ottenere una cospicua somma di denaro a titolo di risarcimento per i ritardi causati dalle sanzioni dell’UE.
RusKhimAlyans ha già intrapreso un’azione legale contro Deutsche Bank e Commerzbank per ragioni simili. Tutte e tre le banche erano garanti di un contratto di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) firmato nel 2021 da Linde, una società tedesca di gas industriali, e dalla turca Renaissance Heavy Industries con Gazprom e i suoi partner per il complesso di Ust-Luga. RusKhimAlyans ha intentato causa contro le banche citate, chiedendo un risarcimento per i ritardi del progetto.
Unicredit, che ieri si è aggiudicata il premio di Best Bank in Italy 2024, da parte di due importanti pubblicazioni finanziarie, Global Finance ed Emea Finance, continua ad operare in Russia. Già diversi analisti hanno fatto notare come continuare a lavorare in Russia rappresenti un rischio e un danno alla reputazione di UniCredit. Gli asset di UniCredit in Russia rimangono esposti a una rappresaglia legale da parte di Gazprom con altre basi. Nel corso del 2022 e dei primi mesi del 2023 l'esposizione cross-border alla Russia di Unicredit era stata ridotta, a costi minimi, complessivamente del 66% circa, ovvero di circa 4,1 miliardi. Una strategia seguita anche nei trimestri successivi. Bce però continua ad andare in pressing sugli istituti attivi nel paese.
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