18 Aprile 2024
Andrea Orcel, Amministratore delegato di Unicredit - Fonte: Imagoeconomica
Unicredit persegue sulla strada dell'M&A e lo fa puntando all'estero.
Già lo scorso 14 marzo Il Giornale d'Italia aveva spiegato come l'Amministratore dell'Istituto di Piazza Gae Aulenti Andrea Orcel fosse apparso fiducioso di poter utilizzare il capitale in eccesso (9-10 miliardi di euro pre Basilea IV e 6-7 miliardi post Basilea IV) per fare acquisizioni. "Sarei deluso di dover solo restituire il capitale in accesso agli azionisti; Sarebbe deludente se i rigidi criteri stabiliti da Unicredit per valutare potenziali acquisizioni impedissero alla banca di impiegare almeno una parte dell'ampio capitale in eccesso in questo modo. Ritengo che a un certo punto serva investire per far crescere il business e che quindi M&A al giusto prezzo sia preferibile", aveva spiegato il vertice dell'Istituto nel corso della European financials conference di Morgan Stanley.
Ora però, la mappa dei target di Orcel sembra delinearsi sempre più, e indirizzarsi in particolare verso l'Est Europa, storicamente territorio di manovra dell'Istituto. Dopo la conferma alla guida di Unicredit arrivata lo scorso venerdì 12 aprile infatti, la prima apparizione pubblica del CEO è stata un'intervista doppia e Bloomberg insieme all'amministratore delegato di Aplha Bank, Vassilios Psaltis, con cui Orcel ha siglato un'alleanza industriale che potrebbe ora essere il punto di partenza per nuove acquisizioni.
"Siamo entrambe impegnate in Romania, ci piace la Romania e tutte e due vediamo molto valore in questo Paese. Se e quando si presentasse l’opportunità, valuteremmo acquisizioni congiunte", ha spiegato l'Amministratore delegato dell'Istituto di Piazza Gae Aulenti.
Tra i target di Orcel non è da escludersi, secondo diversi osservatori, anche la Germania, e in particolare Commerzbank, già valutata dal Ceo nel 2021 e Julius Baer, la più importante banca privata svizzera di gestione patrimoniale.
Se il focus di Unicredit sembra essere l'estero, continuano a diffondersi i rumors circa un possibile deal Mediobanca-Generali.
Tra i target italiani discussi da molti mesi poi, l'integrazione con Banco Bpm o Mps, o ancora Bper, Banca Popolare di Sondrio, Banca Generali, Azimut e Banca Mediolanum.
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