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Bibanca (Bper), rinnovato il Cda per il triennio al '26, Mariani confermato presidente, Kuhn Vicepresidente, Rossi Dg

L'assemblea ha approvato il Bilancio al 31 dicembre 2023, chiuso con utile a 57,5 mln (+102%) e un patrimonio netto a 364,8 mln (+11,8%)

16 Aprile 2024

Bibanca (Bper), rinnovato il Cda per il triennio al '26, Mariani confermato presidente, Kuhn Vicepresidente, Rossi Dg

Bibanca (Gruppo Bper) ha rinnovato il Consiglio di Amministrazione per il triennio 2024-2026, confermando per la carica di Presidente Mario Mariani e per quella di direttore generale Diego Rossi, e nominando come Vicepresidente Stefano Vittorio Kuhn. 

Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto da Mario Mariani, Vittorio Stefano Kuhn, Michele Campanardi, Massimiliano Baga, Sara Quintavalla, Ignazio Pischedda, Angela Mameli.

“È un onore e al tempo stesso una grande responsabilità presiedere anche per il prossimo mandato il CdA di Bibanca. Sono molto soddisfatto dei risultati sin qui conseguiti dall’azienda, frutto dell’intelligenza e del lavoro di squadra dei suoi dipendenti. Crescita, efficientamento e innovazione hanno rappresentato in questi anni un impegno quotidiano. Impegno che continueremo a mantenere anche per il triennio che ci prepariamo ad affrontare, per cogliere tutte le opportunità che l’evoluzione del contesto di mercato e il Gruppo BPER ci offriranno” ha dichiarato Mario Mariani, confermato Presidente di Bibanca per il prossimo triennio.

Bibanca, i principali risultati al 31 dicembre 2023

Il conto economico chiude con un utile netto pari a 57,5 mln, superiore di 29,0 mln (+102%) a quello del 2022 (28,5 mln). La ripartizione degli utili deliberata prevede l’assegnazione di un dividendo pari a Euro 0,65 per azione.

Il margine di interesse si porta a 108 mln aumentando del 20,1% (+18,1 mln) rispetto al 2022 (89,9 mln), le commissioni nette sono pari a 57,4 mln e crescono del 36,3% (+15,3 mln) mentre il margine di intermediazione (165,4 mln) si incrementa del 25,3% (+33,3 mln) (132,1 mln).

Le rettifiche nette sui crediti sono pari a 11,9 mln contro i 24,1 mln del 2022 (-12,2 mln, -50,6%) portando il costo del credito sull’intero anno a 0,35%, in diminuzione rispetto allo 0,79% dell’anno precedente.

Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e crediti lordi alla clientela (NPL gross ratio) è pari a 1,87% (1,06% a valori netti), stabile rispetto a dicembre 2022 nonostante l’incremento degli impieghi.

I Costi Operativi (67,1 mln) sono sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (+3,1%).

Il Cost Income Ratio conferma il trend storico positivo ed è pari al 39,3%, in forte riduzione rispetto al valore del 47,2% di dicembre 2022.

Il ROTE (Return on Tangible Equity) del periodo è pari al 22,3%, più che raddoppiato rispetto al 10,7% di un anno prima.

Sul fronte volumi, l’erogato complessivo dell’anno di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali è stato pari a 1.327,9 mln in aumento di 57,6 mln (+4,5%) rispetto all’esercizio 2022 (1.270,4 mln).

Lo stock di impieghi netti verso clientela è pari a 3,4 mld, in crescita del 12,3% su dicembre 2022 (+0,4 mld).

Il Patrimonio netto ammonta a 364,8 mln (+38,4 mln su dicembre 2022, +11,8%).

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