Mercoledì, 22 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior dopo la 'bacchettata' del ministro Urso a Stellantis: "Se è prodotta in Polonia, non può chiamarsi Milano"

"Un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore", Stellantis: "Abbiamo rispettato la legge, ma cambiamo"

15 Aprile 2024

Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior dopo la 'bacchettata' del ministro Urso a Stellantis: "Se è prodotta in Polonia, non può chiamarsi Milano"

Alfa Romeo Milano, fonte: Facebook, @Drive Department

Una decisione storica. Alfa Romeo Milano cambia nome: si chiamerà Alfa Romeo Junior. Una svolta resasi tale dopo le parole del ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso: "Un auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia".

Alfa Romeo Milano cambia nome in Junior dopo la 'bacchettata' del ministro Urso a Stellantis

Detto, fatto. Stellantis ha recepito il messaggio e in una settimana ha cambiato nome all'Alfa Romeo Milano, prodotta nello stabilimento di Tychy, in Polonia. Commentando la presentazione del nuovo modello di Alfa Romeo, chiamato "Milano", il ministro Urso aveva detto: "Un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore".

La vettura è stata presentata lo scorso mercoledì da Carlos Tavares, ad di Stellantis, il gruppo industriale erede della vecchia FIAT, che possiede l’Alfa Romeo. Si tratta del primo modello di Alfa Romeo venduto in Italia ma prodotto all'estero dove Stellantis produceva già la Jeep Avenger e la Fiat 600. Tavares ha spiegato che è stata prodotta in Polonia perché lì il costo del lavoro è minore che in Italia. Il modello base della Alfa Romeo Junior partirà da 30mila euro.

Stellantis: "Il nome rispetta la legge, ma cambiamo"

Stellantis ha spiegato che "pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa decide di cambiare il nome da Milano a Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione".

Così Stellantis nello spiegare il cambiamento di nome: "Siamo perfettamente consapevoli che questo episodio rimarrà inciso nella storia del Marchio. È una grande responsabilità ma al tempo stesso è un momento entusiasmante. La scelta del nuovo nome Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico. Come team scegliamo ancora una volta di mettere la nostra passione a disposizione del Marchio, di dare priorità al prodotto e ai clienti. Decidiamo di cambiare, pur sapendo di non essere obbligati a farlo, perché vogliamo preservare le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica. L’attenzione riservata in questi giorni alla nostra nuova compatta sportiva è qualcosa di unico, con un numero di accessi al configuratore online senza precedenti, che ha provocato il crash del sito web per alcune ore”, ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo.

"Alfa Romeo è un Brand inclusivo, che accoglie e che genera passione ed emozioni positive. Lo si vede chiaramente guardando negli occhi i nostri clienti quando vengono a vedere, provare, acquistare e ritirare le vetture Alfa Romeo nelle nostre concessionarie. Per questo accogliamo favorevolmente la decisione presa dall’azienda di cambiare nome alla vettura da Milano a Junior alla luce delle ultime notizie, che potrebbero influire sul clima di entusiasmo e sull’enorme attenzione che la nuova autovettura sta riscuotendo in questi giorni da parte dei nostri clienti. Junior, come Milano, sono nomi bellissimi, che affondano le proprie radici nella storia del Marchio. Non a caso sono stati da subito tra i preferiti del pubblico", afferma Stefano Odorici – Presidente Associazione Concessionari Italiani (Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Jeep).

 

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x