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Istat, a dicembre la produzione nelle costruzioni cresce del 4,4%; Pelazzi (Argenta SOA): "Ancora rischi nel 2024"

Presentata l’analisi fatta dal Centro Studi di Argenta SOA sui dati ISTAT di oggi sulla produzione nelle costruzioni a dicembre

20 Febbraio 2024

Istat, a dicembre la produzione nelle costruzioni cresce del 4,4%; Pelazzi (Argenta SOA): "Ancora rischi nel 2024"

A dicembre 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del 4,4% rispetto a novembre.

Nella media del quarto trimestre del 2023 la produzione nelle costruzioni aumenta del 5,7% nel confronto con il terzo trimestre.

Su base tendenziale, a dicembre l’indice grezzo registra un incremento del 2,6%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 9,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2022).

Nel complesso del 2023, l’indice grezzo cala dello 0,7%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra una flessione dello 0,1% nel confronto con il 2022.

Giovanni Pelazzi, Presidente di Argenta SOA, ha dichiarato: “La produzione nelle costruzioni, secondo i dati Istat diffusi oggi, è aumentata in dicembre del 4,4% rispetto a novembre. Un incremento straordinario che dà un pò di sollievo alle imprese del settore e appare giustificato dalla necessità di chiudere entro il 31 dicembre la maggior parte dei lavori per potere beneficiare del Superbonus”.
Argenta SOA è una delle principali società organismo di attestazione che certifica le aziende per la partecipazione alle gare pubbliche, nel presentare l’analisi fatta dal Centro Studi di Argenta SOA sui dati ISTAT di oggi sulla produzione nelle costruzioni a dicembre.
“Nella media del 2023, invece, nonostante la buona dinamica dell’ultimo trimestre dell’anno (+5,7% rispetto al terzo)- sostiene Pelazzi -  la produzione nelle costruzioni è diminuita dello 0,7%.
Sulle prospettive non ci sono molte ragioni di ottimismo: i permessi per costruire indicano una diminuzione di circa il 30% e, come già sostenuto, in prospettiva il settore edile risulta tra i più penalizzati dall’attuale contesto economico caratterizzato da tassi alti, mutui più costosi e famiglie più prudenti a causa della perdita di potere d’acquisto subita nell’ultimo triennio.
Bisogna solo sperare che le misure del PNRR diano un contributo significativo quest’anno, compensando, almeno in parte la carenza derivante dalla minore domanda da parte del settore abitativo legato ai vari incentivi non più in essere.”

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