20 Febbraio 2024
Sabelli, Mapelli, Brancadoro, Quaranta e Danovi
Tempo di nomine per quanto riguarda i commissari dell'Ex Ilva. L'acciaieria infatti va verso il commissariamento ed il ministro Adolfo Urso è impegnato in queste ore a sfogliare la margherita per capire quali possano essere i nomi giusti. Cinque quelli sui quali sta riflettendo: Sabelli, Mapelli, Brancadoro, Quaranta e Danovi. Nel frattempo Arcelor Mittal si ribella: "Grave violazione dell'accordo di investimento".
Cinque i manager in pole. A giorni arriverà la nomina dei commissari visto che Ex Ilva va verso l'amministrazione straordinaria. Rocco Sabelli, già amministratore delegato di Alitalia e oggi presidente di Invitalia, Carlo Mapelli, insegnante presso il dipartimento di Ingegneria Meccanica del Politecnico di Milano e già membro del consiglio di amministrazione di AdI fino al maggio 2022, Gianluca Brancadoro, avvocato di fiducia proprio di Urso, Giancarlo Quaranta, dirigente che per anni ha avuto un ruolo nell'Ilva e oggi Presidente di CEIP Scarl (Consorzio Elettrosiderurgici Italiani per il Preridotto Società Consortile a r.l.) e infine Alessandro Danovi, professore di Gestione Aziendale e di Risoluzione delle Crisi Aziendali presso l'Università Bocconi.
"Si partirà da un commissario e, per quanta riguarda le caratteristiche che dovrà avere, dovrà essere una persona che conosce bene l’azienda e abbia competenze nel settore siderurgico per rilanciare subito l’azienda", ha spiegato Urso. La "procedura di amministrazione straordinaria prevale su ogni altra procedura ed è quella che sarà realizzata nelle prossime ore". Per l'ex Ilva si prevede "una gara nel minor tempo possibile perché già si sono affacciati numerosi investitori italiani e stranieri".
"Si va in amministrazione straordinaria e nei prossimi giorni saranno nominati i commissari", ha detto Pasquale Di Napoli, rappresentante di Confindustria Taranto.
"Siamo a poche ore dall’amministrazione straordinaria e dalla nomina dei commissari straordinari. Come Fiom-Cgil chiediamo che non si perda altro tempo, Governo e commissari garantiscano lavoratori, produzione, salute e ambiente”. Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil.
Ma se i sindacati spingono, di tutt'altro avviso sembra essere Arcelor Mittal, che ha scritto una lettera a Invitalia: "Siamo delusi e sorpresi". La richiesta al governo italiano di mettere in amministrazione straordinaria l'acciaieria è "una grave violazione dell'accordo di investimento" perchè non si è avvisato il Cda di questa mossa.
"Abbiamo partecipato pienamente e in buona fede alle intense discussioni per cercare di raggiungere un accordo equo respingendo il tentativo - si legge nella missiva - di incolparci per il loro esito insoddisfacente, e di assolvere voi stessi e il governo italiano per il fallimento del nostro partenariato pubblico-privato".
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