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Eni valuta emissione di prestiti obbligazionari subordinati ibridi fino a €1 mld, destinati a investitori istituzionali entro giugno 2027

I bond, emessi in una o più tranche, mirano a mantenere una struttura finanziaria equilibrata e saranno utilizzati per fabbisogni generali della società, con possibile quotazione su mercati regolamentati o sistemi multilaterali

11 Dicembre 2025

Eni valuta emissione di prestiti obbligazionari subordinati ibridi fino a €1 mld, destinati a investitori istituzionali entro giugno 2027

Giuseppe Zafarana

Il Consiglio di Amministrazione Eni, riunitosi oggi sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha deliberato la possibile emissione di uno o più prestiti obbligazionari subordinati ibridi, da collocare presso investitori istituzionali, per un ammontare complessivo non superiore a 1 miliardo di euro, da emettersi in una o più tranches entro il 30 giugno 2027.

I prestiti obbligazionari, se emessi, perseguiranno l’obiettivo di mantenere una struttura finanziaria equilibrata e verranno utilizzati per i fabbisogni generali di Eni. I prestiti sono destinati ad essere quotati presso uno o più mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione.

I prestiti obbligazionari subordinati ibridi sono strumenti finanziari emessi da società o istituzioni per raccogliere capitali dai mercati. Si chiamano “obbligazionari” perché chi li sottoscrive presta denaro all’emittente in cambio di interessi periodici e del rimborso del capitale a scadenza. Sono definiti “subordinati” perché, in caso di difficoltà finanziaria dell’emittente o di fallimento, i creditori ordinari vengono rimborsati prima dei detentori di questi titoli. Ciò implica un rischio maggiore per gli investitori, ma in genere offre un rendimento più elevato rispetto alle obbligazioni ordinarie.

Il termine “ibridi” indica che questi strumenti combinano caratteristiche di debito e di capitale proprio. In pratica, possono essere considerati come prestiti che, in certe condizioni, possono comportarsi come capitale dell’azienda, aiutando a rafforzarne la solidità finanziaria. Possono avere clausole flessibili, ad esempio interessi pagabili solo se la società raggiunge determinati livelli di redditività, o possibilità di posticipare il rimborso.

Le obbligazioni subordinati ibride sono spesso destinate a investitori istituzionali come fondi pensione, banche o assicurazioni. Per le aziende, rappresentano un modo di raccogliere risorse senza modificare in modo immediato la struttura del capitale, supportando progetti di crescita o esigenze generali di finanziamento.

Eni è una società multinazionale italiana attiva nei settori dell’energia, del petrolio e del gas naturale, con sede a Roma. Fondata nel 1953, opera in esplorazione, produzione, raffinazione, distribuzione e commercializzazione di idrocarburi, oltre a investire in energie rinnovabili e tecnologie sostenibili. È presente in decine di Paesi nel mondo e collabora con governi e partner industriali. Eni è quotata in Borsa e gestisce una struttura finanziaria solida, raccogliendo fondi tramite strumenti come obbligazioni e prestiti. La società mira a coniugare produzione energetica con transizione verso soluzioni più sostenibili.

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