Brunello Cucinelli, fatturato 2025 atteso a +11-12% a cambi costanti e buyback fino a 100.000 azioni entro il 2026

Brunello Cucinelli si avvia a chiudere il 2025 con risultati in forte crescita, sostenuti da un andamento commerciale superiore alle attese iniziali. L’azienda segnala un incremento del fatturato a cambi costanti compreso tra l’11% e il 12%, mentre la crescita a cambi correnti dovrebbe attestarsi intorno al 10%. Il dato è trainato da vendite robuste durante l’intero esercizio e da un quarto trimestre previsto in accelerazione, grazie ai riscontri positivi ottenuti dalle collezioni più recenti.

Secondo le indicazioni dell’impresa, il quarto trimestre dovrebbe chiudere con una crescita a doppia cifra a cambi costanti, mantenendo il ritmo registrato nel terzo trimestre nonostante una base comparativa più elevata. Il canale retail continua a mostrare aumenti solidi a perimetro omogeneo, ai quali si sommano le nuove aperture, mentre il wholesale si conferma stabile con circa 400 clienti tra specialty boutique e department store di fascia alta. La composizione dell’offerta resta bilanciata: circa l’85% del portafoglio è dedicato al ready to wear e il 15% agli accessori, con una suddivisione equilibrata tra uomo e donna.

A novembre è stata presentata la pre-collezione donna autunno-inverno 2026 ai partner multibrand e ai responsabili della rete monobrand. In parallelo, l’azienda segnala un portafoglio ordini primavera-estate 2026 definito solido e un buon andamento dei sell-out invernali. Sulla base di questi elementi, viene confermata una previsione di crescita del fatturato intorno al 10% per il 2026. È inoltre prevista, per metà gennaio, l’inaugurazione di un nuovo sito e-commerce sviluppato con tecnologie di intelligenza artificiale.

Sul mercato azionario, il titolo Brunello Cucinelli ha chiuso la seduta di mercoledì in area 93 euro, in aumento sull’ultimo mese ma in calo rispetto all’inizio dell’anno. La società ha comunicato l’avvio di un programma di buyback fino a un massimo di 100.000 azioni ordinarie, pari a circa lo 0,15% del capitale sociale. L’operazione, affidata a Mediobanca, è destinata a sostenere il piano di stock grant 2024-2026 per amministratori e dipendenti del gruppo. L’esborso potenziale, calcolato sul prezzo di chiusura del 9 dicembre, è di circa 10,2 milioni di euro. Il programma rimarrà attivo fino al completamento oppure fino al 29 ottobre 2026. La società ha comunicato di non possedere attualmente azioni proprie.