11 Dicembre 2025
La Banca Europea per gli investimenti e STMicroelectronics hanno firmato un accordo di finanziamento da €500 milioni per rafforzare la propria presenza in ambito europeo. Si tratta della prima parte di un pacchetto di finanziamento da €1 miliardo approvato dalla Bei a favore del gruppo italofrancese che produce semiconduttori ed è attivo nei mercati automotive, industrial, personal electronics e infrastrutture di comunicazione.
Circa il 60% dell'accordo si focalizza sulle capacità di produzione in grandi volumi, fra cui i siti fondamentali di Catania (un impianto all'avanguardia che copre l’intera catena del valore del carburo di silicio), Agrate e Crolles, mentre il restante 40% è destinato alle attività di Ricerca&Sviluppo (R&S). Dal 1994 la Bei ha affiancato Stm in 9 progetti, per un totale di €4,2 miliardi di finanziamento. Con questa nuova operazione, sosterrà il programma di investimenti dell’azienda nelle tecnologie e nei dispositivi a semiconduttore innovativi in Italia e in Francia.
«Guidare l'innovazione nel settore dei semiconduttori è essenziale per garantire all'Europa competitività, resilienza e il raggiungimento degli obiettivi climatici. Con questo accordo, la Bei conferma il proprio impegno a sostenere le industrie strategiche funzionali alle transizioni verde e digitale che contribuiscono inoltre a rafforzare la sovranità tecnologica europea», ha sottolineato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei.
Da parte sua Stm «continua a impegnarsi per rafforzare l'ecosistema europeo dei semiconduttori, e questo importante finanziamento della Bei mira a sostenere i nostri investimenti in attività di R&S sulle tecnologie differenziate e la produzione in grandi volumi nei vari siti in Italia e in Francia», ha commentato Jean-Marc Chery, presidente e ceo di STMicroelectronics. Finanziando gli investimenti di Stm in ricerca e produzione avanzata, la Bei «aiuta l’'Europa a garantirsi tecnologie strategiche e a creare occupazione altamente qualificata per il futuro», ha aggiunto Ambroise Fayolle, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti.
A Piazza Affari il titolo Stm l’11 dicembre perde lo 0,92% e scivola a quota 22,05 euro. In un anno ha lasciato sul terreno il 10,9% con il ceo Chery che si aspetta un avvio del 2026 in linea con la consueta stagionalità, quindi con ricavi in calo del 10%/11% trimestre su trimestre. Comunque, il 2026 sarà un anno di crescita (non ancora quantificata dal management, Equita stima +11% rispetto al 2025), sostenuto da diverse nuove introduzioni di prodotto: il lancio di 45 nuovi microcontrollori a 40 nm e a 18 nm anche per applicazioni edge AI, a cui vanno aggiunte le nuove linee analogiche rivolte ad automotive, industrial e personal electronics, oltre ai customer engagement programs nel Personal Electronics e communications.
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